19 gennaio 2018

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 News 

01.

Un aggiornamento sul focolaio infettivo di Salmonella dovuto a latte in polvere per neonati prodotto da una ditta francese di trasformazioni alimentari

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Informiamo innanzitutto che l'Ufficio federale per la sicurezza delle derrate alimentari e veterinaria (USAV) conferma che la Svizzera non è fra i Paesi toccati dalla problematica.

Sul tema l'EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) ha pubblicato un aggiornamento di cui forniamo di seguito un breve estratto

Il ritiro e/o il richiamo del latte in polvere per neonati prodotto da una ditta francese di trasformazioni alimentari ridurranno significativamente il rischio che altri bambini vengano infettati da Salmonella Agona. A queste conclusioni sono giunte la stessa EFSA e l'ECDC (Centro Europeo per il Controllo delle Malattie) dopo aver eseguito una valutazione rapida del focolaio.

Un focolaio di S. Agona legato al consumo di latte in polvere per neonati è in corso dall’agosto del 2017 in Francia, dove l’infezione ha colpito finora 37 bambini di età inferiore a un anno. L'analisi del sequenziamento dell’intero genoma (WGS) ha confermato che un caso in Spagna è strettamente connesso al focolaio francese. Un caso probabile è stato individuato in Grecia. L'ultimo caso è stato notificato il 2 dicembre 2017.

Che cos’è una valutazione rapida di un focolaio?
Nel caso di focolai di origine alimentare che interessino più Paesi, il coordinamento a dimensione UE e Paesi terzi con accordi bilaterali con la stessa (fra cui la Svizzera) è importante. Una valutazione rapida di un focolaio infettivo (ROA) viene predisposta congiuntamente dall'EFSA e dall'ECDC in stretta cooperazione con i Paesi interessati. Il ROA fornisce una panoramica della situazione in termini di salute pubblica e individua il veicolo alimentare contaminato che ha causato le infezioni. Include anche indagini di rintracciabilità a monte e a valle per individuare l'origine del focolaio e i luoghi in cui i prodotti contaminati sono stati distribuiti. Tale approccio è fondamentale per individuare le misure di controllo più appropriate a prevenire un'ulteriore diffusione del focolaio.

02.

Qualità microbiologica di alcuni prodotti tipici delle feste natalizie: salmone, pâté e terrine venduti in Ticino

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Salmone affumicato, pâté e terrine rappresentano un must delle feste natalizie. Essi sono prodotti pronti al consumo che, grazie alle loro caratteristiche chimico-fisiche, costituiscono un terreno favorevole alla crescita di Listeria monocytogenes, un batterio in grado di causare la listeriosi, una tossinfezione alimentare pericolosa soprattutto per gli anziani, le donne in gravidanza e le persone immunodepresse. Una malattia che in Ticino ha -secondo i dati statistici dell'UFSP- un'incidenza (numero di casi per 100'000 abitanti) superiore alla media svizzera.

Nell'ambito di una campagna svolta sotto Natale si è voluto verificare la qualità microbiologica di alcuni prodotti tipici delle festività: in particolare le analisi si sono focalizzate sulla ricerca di L.monocytogenes. Sono stati prelevati 14 campioni di pâté o terrine e 12 campioni di salmone (affumicato e non). Sono stati ricercati e quantificati i Germi aerobi mesofili (indicatori generici dello stato igienico), le Enterobatteriacee (batteri prevalentemente intestinali, indicatori dello stato igienico), Escherichia coli (indicatori di contaminazione fecale), Stafilococchi a coagulasi positiva (indice di scarsa igiene del personale), Bacillus cereus (battere che produce tossine responsabili di intossicazioni alimentari, spesso in relazione con cibi cotti lasciati raffreddare a temperatura ambiente), Salmonella spp. (batterio patogeno che provoca gastroenteriti) e appunto Listeria monocytogenes.

Tutti i campioni sono risultati conformi alla legislazione vigente.

A livello di produzione, per prevenire la contaminazione e la crescita di Listeria, il Laboratorio cantonale richiede di seguire sempre le buone pratiche di fabbricazione, le buone prassi igieniche e di effettuare un efficace controllo della temperatura. Questa deve sempre essere sotto controllo anche durante la distribuzione e la conservazione dei prodotti, sia alla vendita sia in ambiente domestico. Una troppo lunga durata di conservazione e temperature di stoccaggio non idonee favoriscono infatti la proliferazione batterica: è pertanto importante conservare questi prodotti a temperature inferiori ai 4°C e consumarli il prima possibile. 

 

 

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