
Il Piano cantonale delle aggregazioni (PCA) è un cantiere che sta gettando le fondamenta per costruire il Ticino di domani, grazie alla visione strategica del Consiglio di Stato e al prezioso contributo di molti attori che vivono il territorio da vicino. Stiamo dunque ridisegnando l'assetto istituzionale dei Comuni ticinesi, adottando un processo di lavoro dall’approccio partecipativo: una condizione essenziale per una riforma condivisa e realizzabile.
Il federalismo – ricetta essenziale del successo elvetico – richiede comuni forti, capaci di offrire servizi all’altezza delle esigenze sociali e custodi della prossimità fra amministrati e amministratori.
Gli scenari di aggregazione definiti nell’ambito del PCA vanno ben al di là dell’accorpamento meccanico di più giurisdizioni: sono lo strumento per servire meglio i cittadini e le cittadine.
Consolidati gli scenari aggregativi di obiettivo cantonale – che formano un Ticino di 27 comuni – è tempo di configurare gli strumenti per concretizzare questa ambiziosa visione strategica.
Consigliere di Stato
e Direttore del Dipartimento
delle istituzioni
La consultazione sul PCA è stata suddivisa in due fasi. La prima (svoltasi nel 2013/14) ha riguardato gli indirizzi della politica aggregativa e la prima ipotesi di scenari di aggregazione con le relative schede descrittive, mentre la seconda fase (giugno-dicembre 2017) ha riguardato le modalità di attuazione e gli incentivi cantonali, in base a scenari aggregativi consolidati, parzialmente rivisti rispetto ai precedenti.
Il rapporto sugli indirizzi integra le scelte di fondo che hanno indirizzato la riflessione del Consiglio di Stato in materia di aggregazione.
LinkQuesto documento riassume il metodo, i dati e il procedimento che hanno portato alla definizione dei comprensori di aggregazione.
LinkOgni scenario è presentato e analizzato singolarmente all'interno di una propria scheda.
Rispetto a quanto proposto nella prima fase di consultazione, gli scenari di ipotesi eventuale sono stralciati e gli scenari di obiettivo cantonale passano da 23 a 27.
il PCA è lo strumento di riferimento in ambito aggregativo fintantoché sono attuati tutti gli scenari, se del caso in tappe successive.
Sono stati proposti due tipi di incentivi finanziari: 26 mio ripartiti secondo numero di comuni e popolazione. 47,8 mio netti in base a popolazione, superficie e forza finanziaria.
Per la stesura definitiva del PCA il Consiglio di Stato ha risolto di integrare per quanto possibile le indicazioni più largamente condivise da comuni ed enti che hanno partecipato alla consultazione, adattando o non confermando quelle misure che invece hanno suscitato contrapposizione delle risposte o poca adesione.
Rispetto a quanto proposto nella prima fase di consultazione, gli scenari di ipotesi eventuale sono stralciati e gli scenari di obiettivo cantonale passano da 23 a 27. Di questi, 8 sono già integralmente attuati e in un ulteriore caso è coinvolta unicamente una porzione, non abitata, di un altro comune. Nel frattempo, gli scenari del Bellinzonese e della Riviera hanno conosciuto una parziale ma significativa attuazione.
Il consolidamento di ogni scenario è presentato in una specifica scheda.
Visualizza gli scenariDopo la prima fase di consultazione, l'elaborazione del PCA è stata sospesa in attesa della decisione del Tribunale federale in merito all'iniziativa costituzionale "Avanti con le nuove città di Locarno e Bellinzona", dichiarata irricevibile dal Gran Consiglio con decreto del 14 ottobre 2013 successivamente impugnato dagli iniziativisti. Con sentenza del 3 giugno 2016 il Tribunale federale ha confermato l'irricevibilità dell'iniziativa, consentendo così la ripresa dei lavori. La seconda fase di consultazione si è conclusa a fine 2017 e riguardato le modalità di attuazione del PCA e gli incentivi finanziari cantonali, in base agli scenari di aggregazione consolidati, parzialmente rivisti rispetto a quelli presentati nella prima fase. La documentazione sul PCA confluirà in un Messaggio governativo all'attenzione del Gran Consiglio.
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