Dal 2011 il Canton Ticino ha riconosciuto il 27 gennaio quale Giorno cantonale della memoria. È il momento per ricordare tutte le vittime di crimini contro l’umanità e i popoli oppressi o discriminati.
Il 27 gennaio è un giorno significativo poiché nel 1945 furono liberati i detenuti del campo di concentramento di Auschwitz.
I dettagli del programma saranno annunciati con l’avvicinarsi dell’evento.
Prospetto pubblicato in dodici lingue e distribuito alle persone che decidono di stabilirsi in Ticino in modo stabile e duraturo. Al suo interno sono contenute informazioni prioritarie per chi ha raggiunto il nostro territorio e più in generale la Svizzera, nonché spunti di riflessione sugli usi e costumi e sul funzionamento del nostro Paese (sistema politico, sociale, economico e culturale). Il documento, che non intende essere esaustivo, è certamente complementare al lavoro svolto nei Comuni nell’attività di prima accoglienza. I Comuni, come pure i numerosi enti, le associazioni e gli uffici cantonali, possono fornire informazioni supplementari, chiarimenti e approfondimenti e, se necessario, consulenze personalizzate.
“Il Ticino in breve” è ottenibile gratuitamente nelle seguenti lingue: italiano, francese, tedesco, inglese, spagnolo, portoghese, serbo-croato, albanese, turco, arabo, persiano e tigrino. La maggior parte delle aree culturali d’origine dei nuovi arrivati in Ticino è dunque coperta.
Dal 2011 il Canton Ticino ha riconosciuto il 27 gennaio quale Giorno cantonale della memoria. È il momento per ricordare tutte le vittime di crimini contro l’umanità e i popoli oppressi o discriminati.
Il 27 gennaio è un giorno significativo poiché nel 1945 furono liberati i detenuti del campo di concentramento di Auschwitz.
I dettagli del programma saranno annunciati con l’avvicinarsi dell’evento.
Prospetto pubblicato in dodici lingue e distribuito alle persone che decidono di stabilirsi in Ticino in modo stabile e duraturo. Al suo interno sono contenute informazioni prioritarie per chi ha raggiunto il nostro territorio e più in generale la Svizzera, nonché spunti di riflessione sugli usi e costumi e sul funzionamento del nostro Paese (sistema politico, sociale, economico e culturale). Il documento, che non intende essere esaustivo, è certamente complementare al lavoro svolto nei Comuni nell’attività di prima accoglienza. I Comuni, come pure i numerosi enti, le associazioni e gli uffici cantonali, possono fornire informazioni supplementari, chiarimenti e approfondimenti e, se necessario, consulenze personalizzate.
“Il Ticino in breve” è ottenibile gratuitamente nelle seguenti lingue: italiano, francese, tedesco, inglese, spagnolo, portoghese, serbo-croato, albanese, turco, arabo, persiano e tigrino. La maggior parte delle aree culturali d’origine dei nuovi arrivati in Ticino è dunque coperta.