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Libera circolazione delle persone: Modello Ticinese pronto per l'attuazione delle misure d'accompagnamento

01.06.2004

Ticinoinforma, sessione estiva n.4

Il 1° giugno 2004 sono entrate in vigore le misure di accompagnamento previste dall'accordo Svizzera -UE sulla libera circolazione delle persone.Queste misure hanno lo scopo di combattere e impedire eventuali pratiche di dumping salariale o sociale che potrebbero manifestarsi in questa seconda fase dell'accordo,caratterizzata da alcuni cambiamenti importanti.Fra questi citiamo l'abolizione della priorità data ai lavoratori indigeni e l'abolizione del controllo preventivo delle condizioni di lavoro e salariali.Tutti i cittadini dei primi 15 paesi firmatari dell'accordo godranno di maggiore libertà di movimento, compresi i prestatori di servizio indipendenti e i lavoratori distaccati per un periodo massimo pari a tre mesi o 90 giorni per anno civile.

Le misure di accompagnamento
Le misure di accompagnamento sono:

  • la Legge federale concernente le condizioni lavorative e salariali minime per lavoratori distaccati in Svizzera e misure collaterali;
  • il conferimento agevolato

dell'obbligatorietà generale alle disposizioni dei contratti collettivi di lavoro (CCL) in caso di dumping salariale abusivo e reiterato in un determinato settore o professione;

  • in mancanza di CCL,la possibilità per i Cantoni e la Confederazione di stabilire salari minimi tramite i contratti normali di lavoro.

Cantoni e Confederazione hanno,inoltre, l'obbligo di istituire Commissioni tripartite composte da rappresentanti dei lavoratori,dei datori di lavoro e dello

Stato quale supporto operativo all'applicazione delle misure di accompagnamento.La Commissione tripartita del Cantone Ticino è stata istituita nel 2000 con lo scopo di:

  • monitorare e analizzare le dinamiche del mercato del lavoro (considerata la posizione geografica del nostro cantone,il monitoraggio è esteso alle regioni italiane di confine).
  • sorvegliare e intervenire attivamente in caso di abusi ripetuti e provati (dumping salariale e sociale).

Nel caso in cui si riscontreranno abusi ripetuti e provati in un settore o in una professione,la Commissione tripartita potrà proporre all'autorità competente di conferire il carattere obbligatorio generale al CCL in vigore in quel settore o professione,oppure,in mancanza d'altro, di stabilire un contratto normale di lavoro che fissi salari minimi obbligatori per la professione o il settore interessati.

L'attuazione pratica delle misure di accompagnamento
Dal momento della sua istituzione ad oggi la Commissione tripartita ha lavorato per darsi un'organizzazione e strutture efficaci per rispondere alle sfide della liberalizzazione.Progressivamente ha preso forma il Modello Ticinese per il monitoraggio del mercato del lavoro (Ti- Lav).Con l'entrata in vigore dell'accordo (giugno 2002),il Ticino aveva una struttura organizzativa pronta a preparare gli strumenti operativi necessari all'attuazione delle misure di accompagnamento.Accanto alla

Commissione tripartita,con compiti decisionali,il modello è costituito da due strutture aventi compiti operativi: l'Osservatorio del mercato del lavoro (OLav) e l'Unità di coordinamento per la sorveglianza del mercato del lavoro (UCO-Lav).Queste due strutture lavorano in modo sistemico con l'insieme degli attori del mercato del lavoro.

Le due strutture sono entrate in funzione nel corso del 2003.Nel frattempo sono proseguiti i lavori per la realizzazione della piattaforma informatica,strumento indispensabile per la raccolta e l'analisi delle molteplici statistiche del mercato del lavoro (funzione di monitoraggio).La competenza dell'Ufficio cantonale di statistica e del Centro sistemi informativi ha permesso un lavoro efficace ed efficiente.Si stanno ora eseguendo i primi test d'accesso alla piattaforma e per la fine del 2004 il sistema dovrebbe essere accessibile,a titolo e grado d'accesso diverso,agli operatori del modello Ti-Lav. Nel corso del 2005 dovrebbe essere possibile completare la piattaforma con le statistiche del mercato del lavoro italiano. Con quest'operazione il monitoraggio sarà completo per tutta l'area transfrontaliera.Nel 2003,l'Istituto di ricerche economiche del Cantone Ticino (IRE) ha analizzato le dinamiche del mercato del lavoro degli ultimi 15 anni, fino all'entrata in vigore dell'accordo bilaterale.Il rapporto che n'è scaturito rappresenta il punto di partenza per l'analisi degli impatti dell'accordo. Dal canto loro,i responsabili dell'O-Lav stanno realizzando un manuale che spiegherà cosa implica la progressiva apertura del mercato del lavoro,come e a chi segnalare eventuali pratiche scorrette, come e da chi queste pratiche saranno analizzate e come e da chi saranno risolte. In tal senso sarà allestita una nuova statistica sugli abusi.Da ultimo,l'IRE sta elaborando delle stime per stabilire le fasce entro cui,a dipendenza del settore e della professione,come pure delle caratteristiche della forza lavoro in esame (sesso,formazione,anni di esperienza, livello di qualifiche,ecc.) si muovono i salari "normali".

Queste stime saranno utili,in particolare alla Commissione tripartita,al momento in cui si dovranno valutare eventuali segnalazioni di dumping salariale.

Aspetti finanziari
I lavori riguardanti la definizione e l'entrata in funzione del modello Ti-Lav hanno richiesto,fino ad oggi,investimenti per circa 370'000.- franchi ,240'000.- dei quali sono serviti per l'acquisizione di dati statistici,segnatamente quelli derivanti dalla regionalizzazione per il Ticino dell'inchiesta nazionale sulla struttura dei salari che,a partire dal 2003, sono a carico della Confederazione.Dal punto di vista della gestione corrente del modello,per i prossimi quattro anni sono da prevedere oneri per circa 800'000.- franchi/anno.In questi costi ci sono quelli concernenti l'O-Lav (35%) e l'applicazione delle diverse misure di accompagnamento,in particolare la legge federale sui distaccati,attraverso l'operato dell'Associazione interprofessionale di controllo (45%) e di nuovi ispettori cantonali del lavoro (20%).

Autori

Siegfried Alberton

Siegfried Alberton