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La politica sanitaria nazionale del PLR

28.01.2010

Articolo apparso su "Opinione Liberale" di giovedì 21 gennaio 2010

La politica sanitaria era un non-tema ad inizio della legislatura (fine 2007): si aspettava l'esito della votazione popolare sull'articolo costituzionale «Per qualità ed economicità nell'assicurazione malattie». Il PLR aveva posto grandi aspettative su quell'articolo, che tuttavia il 69% degli svizzeri respinse il 1 giugno 2008. Non se ne fece nulla e l'assemblea dei delegati dell'aprile 2008 approvò un piano di legislatura basato su tre temi chiave: più posti di lavoro, assicurazioni sociali sane e uno Stato efficace vicino ai cittadini. Di politica sanitaria non una traccia.

Tuttavia i costi della salute rappresentano una preoccupazione costante per gli elettori svizzeri: da anni il barometro delle preoccupazioni del Credit-Suisse lo raffigura ai primi posti. Era perciò inevitabile che anche il PLR delineasse una sua politica sanitaria. Lo ha fatto con un'apposita commissione presieduta dal Consigliere agli Stati Felix Gutzwiller, che ha prodotto un rapporto di 11 pagine all'indirizzo dell'Assemblea dei delegati del 23 gennaio 2010 a Berna. Come dice il titolo stesso del rapporto "Qualità, libera scelta e responsabilità in una concorrenza regolata", il partito vuole rimettere al centro del discorso la responsabilità individuale. Affinché ciò avvenga la stessa va premiata. In altre parole devono esserci incentivi finanziari sia individuali, per spronare i cittadini ad assumere la propria responsabilità e non strapazzare oltremodo la solidarietà, sia di sistema (collettivi), per evitare di ingenerare comportamenti opportunisti da parte di tutti gli attori del sistema (assicuratori, Cantoni, fornitori di prestazioni, assicurati).

Lo sappiamo tutti: la salute non ha prezzo! Ma il sistema sanitario ha un costo sempre più elevato: perciò è una preoccupazione costante. Due sono dunque i problemi: quello di frenare l'aumento dei costi e quello di rivederne i meccanismi di finanziamento. Le 10 raccomandazioni contenute nel documento mirano ad entrambe le questioni. Vediamole in rapida rassegna:

  • 1. Agenzia nazionale di qualità

Il cittadino ha diritto di conoscere la qualità delle prestazioni sanitarie offerte. Va creata un'agenzia nazionale indipendente, che misuri la qualità e renda facilmente accessibili i risultati. Una sorta di rating, come la guida Michelin per i ristoranti.

  • 2. Managed Care (reti di cure integrate)

Entro il 1 gennaio 2011 l'attuale riforma della LAMal sulle cure integrate dev'essere conclusa. Il medico è chiamato a pilotare il paziente attraverso il complesso sistema sanitario, favorendo le migliori cure ed evitando doppioni; egli ha un incentivo finanziario per cercare la massima efficienza. Il paziente paga premi inferiori.

  • 3. Libertà contrattuale

Insieme al Managed Care va introdotta anche la libertà di stipulare contratti tra fornitori di prestazioni e assicuratori (al posto dell'attuale obbligo). Il metodo deve tener conto di un'equa ripartizione del potere, per evitare esclusioni arbitrarie. La moratoria degli studi medici deve concludersi quest'anno.

  • 4. Pianificazione ospedaliera

Entro il 2014 i Cantoni sopprimono le loro pianificazioni ospedaliere e passano definitivamente al nuovo sistema di pilotaggio dell'offerta basato sui "forfait per caso" (swissDRG). Questo sistema di finanziamento ospedaliero entrerà in vigore il 1.1.2012. Ciò permetterà una reale concorrenza tra ospedali, indipendentemente dall'ente proprietario (pubblico o privato).

  • 5. Più responsabilità individuale

Il cittadino deve avere la libertà di stipulare polizze assicurative che premino il suo comportamento, sia in termini di mantenimento della propria salute (peso corretto, non fumatore, ecc.), sia in termini di costanza terapeutica (seguire correttamente le terapie prescritte). Ciò obbedisce anche all'obiettivo di aver rispetto della solidarietà altrui.

  • 6. Compensazione dei rischi

Accanto all'età, al sesso e, dal 1.1.2012, al ricovero ospedaliero nell'ultimo anno, la compensazione dei rischi deve arricchirsi di un indicatore di morbilità. Ciò per impedire l'attuale caccia ai buoni rischi (giovani maschi sani) fatta da alcune casse malati per ridurre i propri premi, sapendo che la compensazione attuale è carente.

  • 7. Abolizione dei cartelli

I contratti tra fornitori di prestazioni e assicurazioni devono avvenire al di fuori delle loro associazione mantello (santésuisse, FMH, pharmasuisse, chirosuisse, ecc.). Le tariffe decise dallo Stato (farmaci, analisi di laboratorio, mezzi ausiliari, ecc.) vanno invece lasciate a negoziati tra partner tariffali, per garantire flessibilità e concorrenza.

  • 8. Finanziamento monista

Oggi il finanziamento è duale per gli ospedali (a pagare sono casse malati e Cantoni), monista per la medicina ambulatoriale (solo casse malati). In futuro il PLR vuole che siano solo gli assicuratori a finanziare tutto il sistema. Ciò crea trasparenza, evita i finanziamenti occulti tramite l'erario fiscale (come per la medicina ambulatoriale in ospedale) e toglie i Cantoni da un palese conflitto di ruoli tra regolatore e pagatore.

  • 9. Innovazione e sanità elettronica

Il progresso in medicina (attrezzature, farmaci, tecniche mediche) va spronato. E' un'importante settore per l'economia svizzera, in grado di generare ricchezza e di esportare i suoi prodotti. In particolare la sanità elettronica (eHealth) va sostenuta quale chiave di volta per ridefinire i processi lavoratovi nel settore sanitario, oltre che per semplificare e rendere sicura la gestione dell'informazione sui pazienti.

  • 10. Formazione, perfezionamento, aggiornamento

Il numero di studenti in medicina va aumentato per prepararci al maggior fabbisogno futuro. Servizi e strutture sanitaria, pubbliche e private, devono essere finanziariamente incentivate a formare personale sanitario.

Per concludere esprimo un rammarico: il PLR non ha finora voluto includere anche il sostegno alla prevenzione e alla promozione della salute, a mio giudizio invece indispensabile per completare il quadro. Un'apposita legge è appena stata licenziata dal CF e sarà discussa nel 2010 dalle Camere. Peccato!

Autori

Ignazio Cassis

Ignazio Cassis