Vai al contenuto principale Vai alla ricerca

Istituzione commissione parlamentare d'inchiesta

10.06.2010

Intervento di M.Carobbio in Consiglio nazionale, 9.6.2001

La commistione tra interessi pubblici di uno stato e interessi privati di banchieri senza scrupoli; il malfunzionamento di una democrazia: questi sono i fili conduttori principali di una vicenda che segnerà per sempre la storia svizzera. I protagonisti di questa storia sono loro, i dirigenti di UBS, Kurer e Ospel in testa, il consigliere federale Merz e i dirigenti dell'autorità di vigilanza sulle banche che non hanno voluto vedere quando succedeva. Ma anche quei partiti, come il PLR che ha ricevuto finanziamenti dall'UBS,come abbiamo avuto conferma oggi dalla loro portavoce Isabel Morel nel dibattito.

Per permettere finalmente di chiarire quello che è il più importante avvenimento dell'intera storia economica del nostro paese e soprattutto per far si che la democrazia torni ad avere il sopravvento, è necessario ora istituire una commissione parlamentare d'inchiesta. 

Uno strumento eccezionale per una situazione eccezionale che, proprio perché dotata di mezzi speciali che la commissione della gestione non ha, permetterebbe di chiarire la dipendenza del mondo politico e delle autorità di vigilanza da quello finanziario. Chiamando i responsabili a rispondere, evidenzierebbe quello che dal rapporto della commissione della gestione traspare, ma che essa stessa non ha potuto accertare.

Accertamenti necessari che permetterebbero di chiarire come il salvataggio per ben tre volte dell'UBS è stato dettato dal timore che a finire sotto accusa delle autorità americane  fossero Ospel e Kurer. E non in primo luogo ispirato dall'interesse pubblico !

Che permetterebbero di dimostrare quanto sapevano i dirigenti di UBS sugli affari illegali negli Stati Uniti, di capire perché nell'autunno 2008 si è arrivato al salvataggio di UBS con oltre 60 miliardi di soldi pubblici.

La Svizzera rimane fortemente esposta al pericolo di una crisi del mondo finanziario in particolare riguardante una grande banca e occorre quindi agire per porre rimedio alla situazione. Oggi gli attivi degli istituti elvetici ammontano a sette volte il Prodotto interno lordo elvetico, UBS e Credit Suisse raggiungono già da sole quattro volte il PIL. Il presidente della BNS Hildebrand ha recentemente dichiarato che "considerata questa esposizione estrema sarebbe irresponsabile aspettare la conclusione del processo di riforma delle regolamentazioni in atto a livello internazionale".

Ma nei giorni scorsi abbiamo assistito ancora una volta come gli interessi personali di dirigenti di grandi istituti siano anteposti all'interesse pubblico.

Nessuna regola sui bonus, nessuna misura per contrastare i rischi delle grandi banche, troppo grandi per fallire, nessuna misura di regolazione. Niente !

E a tutto ciò si deve ancora aggiungere l'impunità per chi ha fatto si che l'UBS potesse sistematicamente aiutare evasori fiscali statunitensi a sottrarsi al fisco, per chi ha costruito un modello bancario basato metodicamente sull'aggiramento di leggi.

Il rapporto della commissione della gestione ci illustra un grave capitolo della storia svizzera e ne lascia trasparire degli aspetti preoccupanti. Non va però a fondo del problema, lasciando molte questioni aperte . Una commissione d'inchiesta permetterà di trarre le debite conclusioni politiche per evitare che situazioni simili non abbiano mai più a ripetersi .

Non possiamo demandare queste conclusioni a indagine interna condotta magari dall'UBS stessa o da ambienti a lei vicina, come si sente dire in questi giorni.

Per rispetto  dei cittadini e delle cittadine, della cosa pubblica , della democrazia e delle istituzioni stesse , oggi noi dobbiamo dare un reale segnale di cambiamento: dobbiamo istituire la Commissione parlamentare d'inchiesta.

Autori

Marina Carobbio Guscetti

Marina Carobbio Guscetti