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Finanziamento istituti per disabili

09.12.2010

Iniziativa parlamentari Robbiani 09.526 e Lombardi 09.523

Testo depositato

In virtù dell'articolo 160 capoverso 1 della Costituzione federale e dell'articolo 107 della legge sul Parlamento presento la seguente iniziativa parlamentare:

Propongo che la legge federale concernente la perequazione finanziaria e la compensazione degli oneri sia corretta, rispettivamente completata nel modo seguente:

Articolo 20 Diritto ai sussidi

...

b. ... se il conto finale del progetto realizzato è presentato entro cinque anni dall'entrata in vigore.

Propongo in via subordinata che la lettera b. sia completata nel modo seguente:

b. ... entro tre anni dall'entrata in vigore. Nel caso in cui l'ultimazione dei lavori oltrepassi questo termine al massimo di due anni, i contributi sono versati proporzionalmente alla loro esecuzione fino al 31 dicembre 2010.

Motivazione

L'articolo 20 della legge federale concernente la perequazione finanziaria e la compensazione degli oneri prevede un periodo transitorio durante il quale la Confederazione continua a partecipare al finanziamento dei progetti di costruzione o rinnovamento di istituti per persone disabili. Questa disposizione, diversamente da quanto supposto al momento della sua discussione e adozione, sta sollevando difficoltà e disagi poichè imprevisti di diversa natura (difficoltà tecniche, ricorsi ecc.) hanno rallentato l'esecuzione di alcuni progetti, impedendo il rispetto delle scadenze inizialmente fissate. E' prevedibile che in alcuni casi il termine di fine 2010 venga conseguentemente oltrepassato.

E' difficilmente comprensibile che, per motivi indipendenti dalla volontà di chi gestisce le istituzioni interessate, venga negato il finanziamento federale, la cui concessione ha rivestito un ruolo decisivo nella decisione di costruire o rinnovare gli edifici.

La situazione è tanto più spiacevole poiché le istituzioni, oltrepassando il termine di fine 2010, perdono l'intero importo a carico della Confederazione e sono tenute a restituire quanto già percepito.

Chiedo perciò che si possa ovviare a questo scompenso, che è riconducibile ad una stima dei termini di esecuzione avveratasi incompleta poiché il parlamento non ha considerato a sufficienza i possibili imprevisti e fattori di rallentamento delle opere qui considerate.