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Alloggio dei pensionati: sicurezza o privilegio?

04.09.2012

In: Cooperazione 4.9.2012

Il 23 settembre cittadini e Cantoni si esprimono sull'iniziativa popolare «Sicurezza dell'alloggio per i pensionati». Ecco gli argomenti pro e contro dei due consiglieri nazionali Ignazio Cassis e Marina Carobbio.

Le domande & le risposte

L'iniziativa chiede che i proprietari di abitazioni in età AVS possano scegliere di non pagare l'imposta del valore locativo. Un privilegio rispetto ai proprietari non pensionati e agli inquilini?

Ignazio Cassis, consigliere nazionale del Plr
PERCHÉ SÌ

Marina Carobbio, consigliera nazionale del Ps
PERCHÉ NO

«Privilegio» suggerisce «regalo», ma così non è. È un vantaggio che si vuol dare ai pensionati perché nell'interesse di tutti. La Svizzera è un Paese con troppi inquilini, perché l'acquisto di un'abitazione costa troppo. Perciò gli svizzeri hanno deciso, con la nuova Costituzione del 2000, di promuovere la proprietà privata. La Confederazione deve considerare in particolare gli anziani: è scritto al cpv. 4 dell'art. 108. All'età del pensionamento molte persone hanno ammortizzato l'ipoteca, per non lasciare debiti ai figli. Non possono più dedurre gli interessi del debito ma devono pagare le imposte sul valore locativo della propria casa. Un'ingiustizia che riduce in modo pesante il loro reddito. A che serve risparmiare una vita, se poi si è puniti?

Sì, un privilegio che rappresenterebbe un unicum nel sistema fiscale svizzero. In alcuni ambiti i contribuenti possono già scegliere tra deduzioni forfettarie o effettive, ma qui s'introdurrebbe la possibilità di scelta tra due sistemi d'imposizione completamente diversi, per di più per una sola categoria di proprietari, i pensionati: una disparità di trattamento tra i proprietari d'immobili. I pensionati, come dice il Consiglio federale invitando a respingere l'iniziativa, hanno beneficiato in precedenza di deduzioni per risanamenti di immobili. Rinunciando ad imporre l'onero locativo, i proprietari in età AVS potrebbero ottimizzare al loro situazione fiscale. Una fiscalità à la carte che costituirebbe anche un privilegio rispetto agli inquilini.































Secondo l'iniziativa, i pensionati-proprietari che scelgono di non pagare l'imposta del valore locativo non potranno detrarre gli interessi ipotecari, i premi assicurativi, le spese amministrative, mentre la deduzione per le spese di manutenzione sarebbe di 4mila franchi al massimo all'anno. Quali sono i pro e i contro di questa contropartita?

Ignazio Cassis, consigliere nazionale del Plr
PERCHÉ SÌ

Marina Carobbio, consigliera nazionale del Ps
PERCHÉ NO

Se in età AVS una persona non deve più pagare le imposte sul valore locativo, è giusto che non possa più scaricare dal reddito i costi causati dall'abitazione, in particolare gli interessi ipotecari. Lo svantaggio è che potrebbe essere tentata di non spendere più un franco per la manutenzione, visto che non ha vantaggi fiscali. Ecco allora la deduzione massima di fr. 4000.- : un incentivo per i piccoli proprietari a fare eseguire regolarmente i lavori di manutenzione e impedire il degrado degli immobili. Trattandosi di una cifra modesta, il suo valore è essenzialmente simbolico.

L'iniziativa privilegia una categoria di contribuenti, i proprietari d'immobili pensionati, a scapito degli altri e in particolare degli inquilini, molti dei quali anche pensionati. Già oggi i proprietari di casa hanno numerose possibilità per dedurre gli oneri ipotecari e i costi di manutenzione e pagano un'imposta modesta sul valore locativo. L'inquilino, invece, non gode di alcuna agevolazione fiscale sull'abitazione, deve pagare una pigione e far fronte a spese accessorie notevoli. Una parte delle deduzioni poi (le spese di manutenzione fino a 4000.- franchi) continuerebbe a sussistere se fosse accettata l'iniziativa. La contropartita da parte dei proprietari sarebbe solo parziale, mentre i privilegi sarebbero importanti.



























Se passa l'iniziativa si prevedono minori entrate fiscali per Confederazione, Cantoni e Comuni (oltre 600milioni di franchi secondo il comitato del No all'iniziativa). Come verrebbero compensate?

Ignazio Cassis, consigliere nazionale del Plr
PERCHÉ SÌ

Marina Carobbio, consigliera nazionale del Ps
PERCHÉ NO

Sapendo che a 65 anni avrò un vantaggio fiscale se sono proprietario, sarò incentivato nel corso della vita a risparmiare e a ridurre i debiti. Così facendo aumenterà il numero dei proprietari che non avranno bisogno di aiuti statali in terza età. Da un lato lo Stato avrà minori entrate fiscali, dall'altro però anche minori uscite delle assicurazioni sociali. E la montagna di debiti ipotecari diminuirà, a vantaggio di tutti i cittadini e della stabilità del Paese.

Quest'iniziativa vuole favorire una parte dei proprietari d'immobili, che già beneficia di circa 450 milioni di sgravi fiscali a livello federale e un miliardo tra comuni cantoni. Ulteriori sgravi fiscali significherebbero di fatto tagli in altri settori come le pensioni, la formazione o i sussidi cassa malati, a scapito di tutta la popolazione. Nel suo messaggio contrario all'iniziativa, il Consiglio federale ricorda come le persone più in difficoltà oggi sono le famiglie dei ceti medio bassi o le persone sole con figli a carico che appunto subirebbero le conseguenze dei risparmi. Se si vuol favorire l'accesso alla proprietà, allora non si deve utilizzare la leva fiscale che svuota le casse pubbliche, ma incentivare gli alloggi sociali e le abitazioni in cooperativa.



























Il Consiglio federale e il Parlamento hanno bocciato l'iniziativa. L'esecutivo nazionale aveva proposto un controprogetto indiretto, poi ritirato, in cui proponeva sia l'abolizione dell'imposta sul valore locativo - per tutti i proprietari e non solo per quelli in età AVS - sia della deduzione degli interessi ipotecari e altri costi. Qual è il vostro giudizio?

Ignazio Cassis, consigliere nazionale del Plr
PERCHÉ SÌ

Marina Carobbio, consigliera nazionale del Ps
PERCHÉ NO

L'imposizione del valore locativo è ingiusta e asociale, a qualsiasi età. Invece di premiare chi osa e chi s'impegna per costruire la propria sicurezza, quest'imposizione ostacola l'accesso dei più operosi alla propria abitazione. Ma un Paese è sano se ogni cittadino è solerte e provvede ai propri bisogni, presenti e futuri. In caso contrario, prima o poi i nodi vengono al pettine, come mostra bene la crisi del debito pubblico in alcuni Paesi europei. Il controprogetto del Nazionale andava nella giusta direzione, dando al cittadino una corretta responsabilità. Dicendo sì il prossimo 23 settembre all'iniziativa in votazione, diremo che vogliamo un Paese di formiche e non di cicale.

Se si vuole abolire il valore locativo, allora ciò deve valere per tutti i contribuenti e sono solo per la categoria dei pensionati. Nel contempo si devono però abolire anche tutti i privilegi di cui godono i proprietari d'immobili. Come si evince dal messaggio del Governo, una coppia di pensionati su cinque ha una sostanza lorda superiore al milione. Nel caso in cui, con il sistema attuale, per certi pensionati ci fossero delle difficoltà a seguito dell'imposizione del valore locativo, allora questo potrebbe essere diminuito, come già avviene nei cantoni di Lucerna, Zurigo e Vaud quando questo supera una parte del reddito. Ma non abolito, come invece propone l'iniziativa, solo per certuni, per permettere loro di ottimizzare le imposte.































Votazione

L'iniziativa e il no del governo

Per il Comitato d'iniziativa, l'imposizione del valore locativo è ingiusta e asociale e a farne le spese sono soprattutto i pensionati proprietari. Con l'abolizione del valore locativo per i proprietari in età AVS, l'iniziativa incoraggia il rimborso dei debiti ipotecari, creando stabilità economica. Consiglio federale e Parlamento invitano a votare no all'iniziativa perché introdurrebbe una disparità di trattamento (verso i proprietari non in età Avs e gli inquilini) e una complicazione del sistema fiscale.

 

 



 

 



 



Autori

Ignazio Cassis

Ignazio Cassis

Marina Carobbio Guscetti

Marina Carobbio Guscetti