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Finanziamento ospedaliero: l'altra faccia della medaglia

01.06.2007

Ticinoinforma, sessione estiva n.10

Durante la sessione primaverile delle Camere federali il Consiglio nazionale ha adottato il progetto di finanziamento degli ospedali, introducendo tra l'altro il sistema di finanziamento per caso unificato a livello svizzero e fissando nella legge la ripartizione dei costi ospedalieri tra Cantoni e assicuratori malattia.
In merito a quest'ultimo aspetto la Camera bassa ha deciso che i Cantoni dovranno partecipare ai costi delle degenze negli ospedali riconosciuti nell'ambito delle pianificazioni cantonali almeno nella misura del 55% dei costi di gestione (lo scorso anno il Consiglio degli Stati aveva invece optato per una partecipazione dei Cantoni nella misura del 60%) .
Per i Cantoni ciò significa un costo supplementare compreso tra i 570 e gli 800 milioni.
Sempre nella sessione del marzo scorso il Consiglio Nazionale ha pure previsto per gli assicurati la libera scelta degli ospedali in tutto il territorio nazionale, ovvero nei diversi Cantoni, opzione finora riservata (nell'ambito dell'assicurazione di base) alle sole cure non fornite nel Cantone di residenza. I Cantoni dovranno coordinare le loro politiche sanitarie e varare una pianificazione comune per la medicina di punta, senza tuttavia introdurre una pianificazione tra di essi.
I costi di questa misura per i Cantoni sono valutati tra i 400 e i 600 milioni di franchi.
Complessivamente i Cantoni dovranno dunque assumersi tra 1 miliardo e 1,4 miliardi di costi ulteriori.
Per il canton Ticino questa nuova ripartizione comporterà circa 90 milioni di costi supplementari, considerata l'alta densità di strutture ospedaliere private (e riconosciute nella pianificazione ospedaliera) presenti sul proprio territorio. Oggi i costi ospedalieri per le degenze nei reparti comuni degli ospedali pubblici sovvenzionati sono coperti fino a un massimo del 50% dei costi di gestione dall'assicurazione malattia di base, mentre il resto è finanziato da Cantoni e Comuni. In media in Svizzera i costi di gestione sono coperti nella misura del 55% dall'ente pubblico, il restante 45% va a carico delle assicurazioni malattia. La situazione tuttavia varia molto da Cantone a Cantone. In seguito alla decisione del Tribunale federale della assicurazioni del 2001 e con la conseguente entrata in vigore della legge federale urgente i Cantoni partecipano al finanziamento delle prestazioni LaMal per i trattamenti stazionari negli ospedali pubblici o sovvenzionati dall'ente pubblico dei pazienti con assicurazioni private e semiprivate.
Oltre a gravare pesantemente sui Cantoni che proprio nell'ambito della sanità si sono visti più volte ridurre i finanziamenti dalla Confedera zione,queste misure ancora una volta non affrontano compiutamente il problema del controllo dei costi ospedalieri e delle sovraccapacità nell'offerta sanitaria. Infatti oltre alle pianificazioni ospedaliere cantonali sarebbe necessario disporre pure di una vera una pianificazione regionale o intercantonale della medicina di punta, anche se il previsto coordinamento delle politiche ospedaliere che fissa criteri uniformi e definiti a livello federale va
salutato positivamente. Riforme nell'ambito dell'assicurazione malattia devono avere come obiettivo prioritario la garanzia di prestazioni sanitarie di qualità accessibili a tutta la popolazione. La necessità di contenere l'aumento dei costi sanitari, che sempre più gravano sui budget familiari, va conseguita attraverso misure che migliorino l'efficienza delle prestazioni offerte, grazie anche a un loro miglior controllo da parte dell'ente pubblico.
Decisioni come quelle adottate dalle Camere federali tese a parificare il finanziamento pubblico di ospedali pubblici e privati, in realtà mettono a repentaglio le risorse finanziarie di Cantoni e Comuni. Confrontati a situazioni finanziarie difficili i Cantoni potrebbero allora decidere di ridurre i finanziamenti pubblici in altri ambiti sanitari, quali ad esempio l'assistenza e la cura a domicilio o ancora i contributi cantonali alla riduzione dei premi cassa malati.

Autori

Marina Carobbio Guscetti

Marina Carobbio Guscetti