Vai al contenuto principale Vai alla ricerca

Comunicati Ministero pubblico

Furti con scasso nel mendrisiotto e nel Locarnese: due inchieste concluse

29.07.2013

La Polizia Cantonale e il Ministero Pubblico comunicano che nel corso delle ultime settimane si sono concluse due inchieste relative ad altrettante bande di scassinatori rumeni che hanno colpito il nostro territorio negli ultimi anni.

La prima indagine è riguardante un gruppo di scassinatori che ha colpito nel Mendrisiotto e più precisamente la zona tra Novazzano, Genestrerio, Rancate e Riva San Vitale. Gli autori agivano durante la notte e prendevano di mira ditte/uffici, rustici e in alcuni casi anche case d'abitazione. Le modalità di scasso erano piuttosto semplici e nella maggior parte dei casi consistevano nel forzare la finestra con attrezzi piatti o rompendo i vetri avendo così accesso allo stabile. Dove erano presenti, venivano sistematicamente forzati  armadi, cassetti ed apparecchi automatici, ciò che in diversi casi ha generato danni ingenti. Complessivamente i colpi messi a segno sono stati 44 per un totale di refurtiva e danni causati di circa  200'000.- franchi.

 

La seconda indagine riguarda un gruppo di scassinatori che colpivano la zona tra il piano di Magadino ed il Gambarogno. In questo caso, non solo il Ticino è stato toccato da questi furti ma anche altri Cantoni come Uri, Zurigo, Argovia, Basile ed il cantone di Svitto.

Il gruppo era solito entrare sul nostro territorio e commettere furti in abitazioni e ditte sottraendo i veicoli delle parte lese. Con questi veicoli si spostava in tutta la Svizzera continuando a commettere furti. Il fermo è avvenuto alla fine del mese di maggio 2013 nel cantone di Svitto dopo la commissione di un furto. Su di uno degli arrestati era pendente un mandato di cattura del Cantone Ticino. In questo caso sono 22 i colpi messi a segno, in diversi Cantoni della Svizzera per una refurtiva e danni che supera gli 80'000.- franchi, oltre al furto d'uso di alcuni veicoli.

 

Nuovamente si riscontra come la collaborazione con i cittadini sia stata fondamentale infatti, parte di questi arresti sono stati possibili proprio grazie a precise e tempestive segnalazioni. Pertanto visto il modus operandi di questi gruppi si invita la popolazione a segnalare persone sospette che si aggirano a piedi per i paesi o veicoli sospetti avendo cura di concentrarsi sull'annotare il numero di targa.

La coordinazione delle due inchieste é stata svolta dai Procuratori Pubblici Valentina Tuoni ed Amos Pagnamenta.