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Comunicato stampa

Dipartimento del territorio

22 marzo 2023

Comunicato stampa

Dipartimento del territorio

22 marzo 2023

Giornata mondiale dell’acqua

In occasione della Giornata mondiale dell’acqua, che si celebra ogni anno il 22 marzo, il Dipartimento del territorio (DT) vuole sensibilizzare l’opinione pubblica su questa tematica. L’acqua è parte integrante della nostra vita e del nostro patrimonio: necessita quindi di una protezione costante per garantirne la disponibilità nel medio-lungo termine e per salvaguardarne la quantità e la qualità, soprattutto in periodi di scarse precipitazioni.


La Svizzera dispone di risorse idriche abbondanti con importanti diversità regionali. Il Cantone Ticino rientra fra i cantoni con maggiore disponibilità idrica, nonostante ciò da oltre un anno è confrontato con un calo della portata delle sorgenti e con una costante riduzione dei livelli delle acque sotterranee e dei laghi a causa della siccità.

Anche l’approvvigionamento in acqua risente dei cambiamenti climatici. In quest’ambito il Cantone Ticino è però stato un precursore a livello nazionale, varando nel 1994 la Legge sull’approvvigionamento idrico. Si tratta di una disposizione che promuove gli scambi idrici su scala sovracomunale e che, grazie allo strumento del Piano Cantonale di Approvvigionamento Idrico (PCAI), consente un adattamento progressivo ai mutati regimi idrici. Questa messa in rete degli acquedotti comunali è la miglior risposta a situazioni di carenza idrica e i vantaggi di questo sistema sono principalmente la diversificazione delle fonti e la creazione di un sistema di ridondanza in caso di carenza idrica.

Oltre alla messa in rete degli acquedotti, in futuro, è previsto un aumento delle captazioni a lago. Infatti attualmente l’approvvigionamento idrico da questa fonte corrisponde a circa il 10%, mentre si attesta al 45% dalle sorgenti e al 45% derivante dai pozzi in falda. A titolo di paragone, nel resto della Svizzera le captazioni a lago si aggirano attorno al 20% e in Canton Ticino vi è ancora un buon margine per sfruttare meglio questa fonte. A questo proposito, il Luganese sta potenziando i propri acquedotti a lago, mentre il Mendrisiotto è in procinto di costruirne uno. Anche nel Locarnese è prevista una captazione dal Verbano. Se le sorgenti e i pozzi in falda sono limitate, l’acqua nei laghi è pressoché illimitata, ma la sua potabilizzazione è più onerosa. Questa grande disponibilità di acqua proveniente dalle captazioni a lago non significa però che questa vada sprecata; vige sempre il principio dell’uso parsimonioso. In generale l’utilizzo delle captazioni da sorgente è prioritario rispetto alle altre fonti di approvvigionamento idrico in quanto meno oneroso in termini di filiera di potabilizzazione e di consumo energetico per i pompaggi.

Ovviamente per salvaguardare l’acqua, i cittadini possono contribuire semplicemente evitando gli sprechi domestici, come ad esempio evitando di lasciar scorrere l’acqua inultimente mentre ci si lava i denti, ci si rade o si fa la doccia.

Un altro concetto che si sta sviluppando per far fronte a situazioni di carenza idrica è quello di “Città spugna”, dove l’idea è quello di rendere la gestione dell’acqua piovana in ambito urbano più efficiente. Infatti, al giorno d’oggi, a seguito di eventi meteorologici vieppiù estremi, emergono problematiche legate all’impermeabilizzazione delle superfici, che non consente all’acqua piovana di filtrare nel terreno e provoca esondazioni causate da una rete di canalizzazioni non più adeguata. Con il concetto di “Città spugna” s’intende trattenere il più possibile l’acqua piovana nelle città, attraverso l’uso di tetti piatti rinverditi e zone umide che assorbano il più possibile l’acqua e regolino nel contempo le temperature mitigando il fenomeno delle isole di calore. In Cantone Ticino, il nuovo quartiere delle Officine a Bellinzona e il quartiere di Cornaredo saranno i primi siti in cui si sperimenterà questo nuovo concetto.