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Apparecchi ad ultrasuoni

L’utilizzo più diffuso degli apparecchi a ultrasuoni è come antiabbaio oppure nel campo dell’addestramento dei cani. In Svizzera questi utilizzi sono vietati dall’art. 76 cpv. 2. dell’Ordinanza federale sulla protezione degli animali (OPAn). Sono di fatto vietati tutti i dispositivi ad ultrasuoni o che emettono sostanze chimiche (naturali o di sintesi) applicati ai collari o istallati nei recinti o nei box degli animali in quanto non possono sottrarsi all’azione di questi dispositivi. Sono pure vietati pure i collari elettrici e le recinzioni elettriche per i recinti dei cani.

I dispositivi a ultrasuoni installati come repellenti per animali di diverse specie meritano un altro approccio.
Gli ultrasuoni sono suoni al limite dell’udibile per gli esseri umani con frequenze superiori a circa 20'000 Hz, ma insetti, roditori, pipistrelli, cani, gatti e altri animali possono sentire o comunicare a frequenze ancora più elevate. L’effetto dissuasivo di questi repellenti risiede nell’effetto di disturbo e d’interferenza nella comunicazione tra animali della stessa specie (roditori ad esempio) o di solo disturbo come per cani o gatti. Questi animali quando sentono gli ultrasuoni, se sono liberi di decidere i propri spostamenti, si allontanano dalla fonte che li emette.

Vi sono innumerevoli apparecchi ad ultrasuoni presenti sul mercato che differiscono sostanzialmente per la frequenza (HZ) e la potenza dei suoni emessi. La frequenza determina la specie animale contro la quale è indirizzato il “repellente” mentre la potenza determina lo spazio (raggio di azione) del dispositivo. Purtroppo gli apparecchi delle categorie di prezzo più basse (e anche i più frequentemente commercializzati) non hanno la possibilità di regolare la frequenza e/o la potenza dei suoni emessi. All'acquisto di questi apparecchi è necessario prestare attenzione a questi parametri. 

Esistono inoltre dispositivi più mirati che si azionano solo quando un detettore di movimento è sollecitato. Va qui precisato che la letteratura scientifica non è unanime, molti studi mettono in dubbio la reale efficacia di questi dispositivi per allontanare gli animali indesiderati e, considerato che non possono passare oggetti solidi, sono facilmente “neutralizzati” da muri, pareti, siepi fitte e quant’altro.

L’uso di tali dispositivi non è vietato dalla legislazione se l’azione repellente è esercitata su animali che possono evitare tali suoni. Ad esempio, se per proteggere il proprio giardino un proprietario installa un apparecchio con una potenza tale che gli ultrasuoni possono essere uditi dagli animali indesiderati solo quando questi sono all’interno della proprietà, l’uso è corretto.

Per contro, se gli ultrasuoni sono udibili pure nelle proprietà confinanti questo non è permesso, tanto più se nei giardini confinanti vivono animali domestici che possono percepire suoni di queste frequenze. Va da se che non possono essere utilizzati questi apparecchi neppure in presenza di propri animali domestici che possono percepire le frequenze utilizzate e senza la possibilità di sottrarsi alla fonte sonora.

Se si trasportano cani o gatti, sulle automobili non devono essere installati apparecchi a ultrasuoni contro le faine.