- La mano del clima e la mano dell’uomo
- Il giro del mondo di Emilio Balli 1878-79
- Handimals - Le mani dipinte di Guido Daniele
- Icone vegetali
- L'incanto del paesaggio
- Inzetti
- Ettore Silini - fotografie
- No limits! - I campioni dell'altitudine
- Sguardi sulla biodiversità
- Metamorfosi botaniche - Il linguaggio artistico di Ruth Moro
- La biodiversità raccontata dai francobolli
- I colori della Terra
- Erbe di qui, spezie del mondo
- X-NATURE - Il tempo della Terra, il tempo dell'uomo
- Una apis, nulla apis
- Impressioni dalla montagna
- Z come zircone
- Immagini dal bosco
- Un occhio sulla biodiversità
- Rivelazioni nel buio totale
- Ötzi - L'uomo venuto dal ghiaccio
- Altre mostre
X-NATURE - Il tempo della Terra, il tempo dell'uomo
21 novembre 2015 - 26 agosto 2017
Visto il grande successo di pubblico la mostra è stata prolungata fino al 26 agosto 2017.
In questi ultimi 200 anni invenzioni e scoperte hanno permesso alla scienza di compiere passi da gigante. Da sempre è stata la curiosità per l’ignoto - quell’incognita “X” - ad avere mosso i ricercatori alla scoperta dei misteri dell’essere umano e dell’intero universo. Sull’esempio di ricerche mirate svolte in Ticino nel campo delle scienze della Terra e della vita, la mostra permette di capire come anche i musei contribuiscano ai progressi della scienza e come molti reperti conservati nelle collezioni rappresentino veri e propri strumenti per fare luce su fenomeni di portata globale nel tempo e nello spazio.
I fossili del Monte San Giorgio ci permettono di ricostruire l’ambiente marino di oltre 200 milioni di anni fa, quando Lugano era ancora in fondo al mare. Le ossa delle grotte del Monte Generoso ci raccontano il clima delle Alpi meridionali durante l’ultima era glaciale, quando il Ticino era popolato da specie oggi estinte come l’orso delle caverne. Gli “zirconi giganti” delle Centovalli ci parlano della nascita delle montagne lungo la Linea insubrica, il punto di massima collisione tra la placca europea e quella africana. L’impiego di geolocalizzatori miniaturizzati sulle rondini del Piano di Magadino getta nuova luce sulla migrazione degli uccelli tra i continenti.
La mostra, realizzata dal Museo cantonale di storia naturale in collaborazione con il Dipartimento ambiente costruzioni e design della SUPSI, si inserisce nel quadro della manifestazione Ricerca Live per il Bicentenario dell’Accademia svizzera di scienze naturali (1815-2015).
Il catalogo della mostra è in vendita presso lo shop del Museo (Fr. 5.-).