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Comunicato stampa

Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport

03 dicembre 2019

Comunicato stampa

Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport

03 dicembre 2019

Il Ticino in PISA 2018 e nelle indagini nazionali VeCoF: equità e qualità al primo posto

Il Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (DECS) - attraverso la Divisione della scuola (DS) - informa che sono stati pubblicati i risultati specifici sugli allievi del Canton Ticino relativi a tre indagini realizzate durante gli anni 2016, 2017 e 2018 e coordinate in Ticino dal Centro innovazione e ricerca sui sistemi educativi (CIRSE) della SUPSI.Le prime due sono legate alla verifica del raggiungimento delle competenze fondamentali (VeCoF) e sono state svolte a livello nazionale in matematica (per gli allievi di quarta media), in italiano e in francese (per gli allievi di prima media). La terza è la consueta indagine internazionale PISA (Program for International Student Assessment), arrivata ormai alla sua settima edizione. I risultati delle tre indagini presentano un ottimo bilancio rispetto ai risultati nelle diverse materie considerate e confermano quanto il sistema scolastico ticinese sia comparativamente più equo di molte realtà nel confronto nazionale e internazionale. Come già nel 2015 l’indagine PISA 2018 pone gli allievi ticinesi tra i migliori nella graduatoria mondiale in matematica.


Nell’indagine PISA 2018 i buoni punteggi raggiunti dal Canton Ticino nell’edizione 2015 sono confermati. In lettura, ambito principale dell’indagine 2018, con 496 punti di media, gli allievi del Canton Ticino ottengono prestazioni superiori rispetto a quelli della Svizzera (484) e della media OCSE (487). A livello internazionale solo 11 Paesi su 79 raggiungono prestazioni superiori a quelle del Ticino. Negli agli altri ambiti testati, in matematica il Ticino continua ad eccellere e si posiziona tra i migliori nella classifica mondiale, con un punteggio medio di 528 punti che è inferiore soltanto a Singapore (569 punti), Macao (558 punti) e Hong Kong (551 punti), mentre in scienze il Ticino raggiunge una media di 502 punti, superiore a quella dell’OCSE (489), ma che non si differenzia a livello statistico da quella della Svizzera (495) ed è inferiore rispetto a 10 altri Paesi.

I rapporti cantonali dell’indagine sulla verifica delle competenze fondamentali (VeCoF) consentono a loro volta di fornire dei dati specifici al Cantone. Il 64 % degli allievi di quarta media del Canton Ticino raggiunge le competenze fondamentali in matematica. Tale percentuale non si differenzia in modo statisticamente significativo da quella svizzera (62%) e da quella di altri 20 Cantoni. Le caratteristiche individuali prese in considerazione per l’analisi nel Canton Ticino hanno però mostrato differenze significative nel raggiungimento delle competenze fondamentali. In particolare, si sono registrati effetti importanti rispetto alla condizione socioeconomica e al profilo curriculare dell’allievo. La percentuale di allievi che raggiunge le competenze fondamentali in matematica è dell’86% per chi segue due corsi attitudinali ma appena del 26% per chi segue due corsi base. Per quanto riguarda invece la condizione socioeconomica, l’82% degli allievi che ha una condizione più favorita raggiunge le competenze fondamentali in matematica, percentuale che si discosta in modo statisticamente significativo da quella degli allievi di condizione socioeconomica sfavorevole, dove unicamente il 41% le raggiunge.

Nelle lingue, il Ticino ha ottenuto buoni risultati in italiano: l’88% degli allievi di prima media in Ticino raggiunge le competenze fondamentali nella comprensione scritta (tale percentuale non si discosta in modo statisticamente significativo dal dato svizzero relativo alla lingua di scolarizzazione nelle altre regioni, situato anch’esso all’88%) e l’80% degli allievi raggiunge le competenze fondamentali in ortografia. Altrettanto buoni risultati vengono riscontrati in francese dove l’80% degli allievi ticinesi raggiunge le competenze fondamentali nella comprensione dello scritto (contro il 65%, percentuale media degli altri Cantoni che hanno il francese come seconda lingua) e il 97% nella comprensione dell’orale (contro l’89% degli altri Cantoni di riferimento). Dall’analisi dei vari piani di studio, i risultati ottenuti nella comprensione scritta in italiano sono abbastanza incoraggianti e confermano i risultati delle prove di ingresso svolte negli ultimi anni in prima media. I risultati nell’ambito ortografico sono invece meno positivi rispetto a quanto atteso nei piani di studio: l’ortografia dovrebbe infatti essere acquisita alla fine della quinta elementare. Il buon risultato ottenuto nella comprensione scritta in francese può essere condotto alla vicinanza linguistica tra il francese e l’italiano, mentre per la comprensione orale si può spiegare con l’approccio scelto nella scuola elementare dove in primo piano si trova l’oralità (comprensione orale, interazione, produzione orale).

 

Le indagini PISA e VeCoF in sintesi

La verifica delle competenze fondamentali (VeCoF) è prevista dall’accordo intercantonale HarmoS. Nel 2016 ha avuto luogo in tutta la Svizzera una valutazione delle competenze fondamentali in matematica degli allievi di quarta media, mentre nel 2017 sono state misurate presso gli allievi di prima media le competenze fondamentali nella lingua di scolarizzazione (in Ticino l’italiano) e nella prima lingua seconda (in Ticino il francese). Le indagini hanno permesso per la prima volta un confronto sull’efficacia dei sistemi educativi cantonali per il raggiungimento delle competenze fondamentali negli ambiti considerati.
Dopo aver presentato nel mese di maggio 2019 i risultati nazionali di questa indagine, il Canton Ticino ha voluto approfondire i propri dati cantonali in due rapporti che forniscono informazioni più precise e dettagliate in merito alla realtà del nostro territorio, confrontando tra le altre cose i vecchi piani di formazione con il nuovo piano di studio. Allo stesso tempo, in concomitanza con l’odierna diffusione dei dati a livello nazionale, il Ticino presenta anche alcuni primi risultati relativi all’indagine PISA 2018, alla quale il Cantone ha partecipato con un campione rappresentativo, come già nel 2015.

Per evitare confusioni è importante ricordare le principali differenze metodologiche tra le indagini VeCoF, e PISA. VeCoF è uno studio svolto a livello nazionale che prevede l’elaborazione di appositi strumenti realizzati da gruppi di esperti provenienti dalle tre regioni linguistiche e concepiti sulla base delle competenze fondamentali che sono confluite nei tre piani di studio regionali. In PISA l’elaborazione degli strumenti di indagine avviene invece a livello internazionale sulla base di un quadro concettuale universale. Inoltre, se in PISA le valutazioni permettono di situare gli allievi su scale con diversi livelli di competenza, nell’indagine VeCoF l’obiettivo è di verificare il raggiungimento della soglia di competenza considerata fondamentale per tutti gli allievi della Svizzera. Infine è importante ricordare che, contrariamente a PISA, che non consente di confrontare i risultati dei diversi Cantoni, in VeCoF tutti i Cantoni hanno partecipato allo studio con campioni rappresentativi e dunque confrontabili tra loro.

In merito ai risultati specifici, potrebbe apparire strana la differenza che si riscontra tra i punteggi in matematica dell’indagine VeCoF 2016 (dove unicamente il 64% degli allievi in Ticino raggiunge le competenze fondamentali) e quelli dell’indagine PISA, dove gli allievi del Cantone si situano invece tra i migliori del mondo. È importante a questo proposito precisare che le due indagini si distinguono su diversi piani ed è necessario considerare alcuni elementi per interpretare i risultati in maniera corretta.
In primo luogo i due campionamenti sono diversi: se PISA si basa sui dati relativi agli allievi quindicenni, VeCoF ha invece preso in considerazione gli allievi dell’undicesimo anno scolastico (quarta media).
Oltre a questo occorre tener presente che i risultati derivanti dalle indagini VeCoF sono stati ottenuti nel 2016 e nel 2017, ovvero prima che le competenze fondamentali fossero realmente radicate nei dispositivi d’insegnamento del Canton Ticino. Per questo motivo ci sono degli ambiti che sono stati valutati, ma che figurano solo parzialmente nei “vecchi” piani di studio.
In terzo luogo è stato appurato che alcuni descrittori delle competenze fondamentali per la matematica, confrontati con gli esercizi PISA, permettono di elaborare esercizi di complessità variabile che, pur rientrando in questa dicitura, possono effettivamente rivelarsi più o meno complessi per gli studenti e risultare dunque di un livello di esigenza più alto. A questo proposito la CDPE ha incaricato il gruppo di coordinamento relativo alle prove VeCoF di approfondire la questione relativa ai descrittori delle competenze fondamentali in matematica.