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Comunicato stampa

Consiglio di Stato

08 novembre 2020

Comunicato stampa

Consiglio di Stato

08 novembre 2020

Coronavirus – Aggiornamento delle misure cantonali

Alla luce della rapida evoluzione epidemiologica nel nostro Cantone, il Consiglio di Stato ha aggiornato le misure per limitare la diffusione del Coronavirus. A partire da domani, lunedì 9 novembre 2020, saranno vietati gli assembramenti negli spazi pubblici di oltre cinque persone, così come le manifestazioni pubbliche e private con più di cinque partecipanti. Saranno inoltre vietate tutte le attività sportive di gruppo salvo alcune eccezioni. Il Consiglio di Stato ha inoltre deciso di innalzare il livello di guardia al colore rosso e di lanciare un appello a tutta la società “Insieme facciamo la differenza”. Ora più che mai è necessario che ognuno faccia la differenza per rallentare la trasmissione del virus.


Il Governo ha ribadito oggi, nel corso di un momento informativo, che la situazione in Ticino è molto seria. L’aumento dei contagi e delle ospedalizzazioni nel nostro Cantone è troppo rapida e necessita l’introduzione di nuove misure.

Il Consiglio di Stato ha quindi deciso che da domani e fino al 30 novembre 2020, oltre alle disposizioni federali, saranno in vigore una serie di nuove misure cantonali:

  • Assembramenti – Saranno vietati gli assembramenti con più di 5 persone nello spazio pubblico.  
  • Manifestazioni – Saranno vietate tutte le manifestazioni, pubbliche e private, con più di 5 persone. Le uniche eccezioni riguardano assemblee di organi legislativi cantonali e comunali, assemblee inderogabili di diritto pubblico e le raccolte di firme. Saranno ammesse anche le celebrazioni religiose, funerali e matrimoni, con un massimo di 30 partecipanti.  
  • Attività sportive – Sono vietate tutte le attività sportive di gruppo con alcune eccezioni come per le attività con giovani fino a 16 anni e per attività professionistiche e legate quadri nazionali (per i dettagli consultare la risoluzione governativa 5692).

Tutti i dettagli sulle misure in vigore in Ticino sono contenuti nella risoluzione governativa 5692 dell’8 novembre 2020, pubblicata sul sito web del Cantone (www.ti.ch/coronavirus).  

Il Consiglio di Stato ha inoltre deciso di alzare il livello di attenzione al “colore rosso”, e di lanciare un nuovo messaggio rivolto a tutta la società: “Insieme facciamo la differenza”. Limitiamo i contatti personali e rispettiamo scrupolosamente le regole (distanziamento, igiene delle mani e uso della mascherina). Solo in questo modo potremo rallentare la diffusione del virus.

Inoltre, il Governo ha pure dato luce verde all’ulteriore potenziamento del dispositivo ospedaliero affinché siano adeguate le disponibilità di letti per i pazienti Covid. In questa nuova fase sono previsti fino a 82 letti di cure intense e 340 posti nel settore acuto (ripartiti fra Ospedale La Carità di Locarno, Clinica Luganese di Moncucco e Cardiocentro), 150 per il trattamento di pazienti stabili per i quali non si prevede un passaggio in cure intense (Ospedale Faido, Ospedale Italiano e Ospedale Malcantonese di Castelrotto) e 28 posti in riabilitazione (Clinica di riabilitazione di Novaggio e Clinica Hildebrand). Qualora fosse necessario, per ulteriori ampliamenti del dispositivo Covid il Consiglio di Stato si riserva la possibilità di imporre il blocco degli esami e dei trattamenti procrastinabili senza pregiudizio per il paziente, e questo per reindirizzare le risorse di cura nella presa a carico di malati Covid.  

A livello economico continuano ad essere in vigore le misure del lavoro ridotto e dell’IPG corona. Quest’ultima misura è stata prorogata fino a giugno 2021. Inoltre, a seguito di questa seconda ondata il Cantone Ticino sta partecipando attivamente alla consultazione della Confederazione riguardante un nuovo strumento di sostegno finanziario da attuare fra Cantone e Confederazione legato ai casi di rigore. Sarà un sostegno mirato a quelle aziende molto in difficoltà che operano in settori particolarmente in crisi. Questo strumento andrà ad aggiungersi ai crediti COVID-19 e agli interventi cantonali già messi in atto.

Ricordiamo che in Ticino attraverso lo strumento del lavoro ridotto sono già stati erogati oltre 610 milioni di franchi, attraverso lo strumento dell’indennità di perdita di guadagno circa 150 milioni di franchi a cui si aggiungono circa 1.3 miliari di franchi di crediti COVID-19 e misure specifiche cantonali per circa 120 milioni di franchi sottoforma di sostegni puntuali o rinunce di incasso.

Infine, il Governo ha informato di aver scritto al Consiglio federale affinché venga decretata la situazione straordinaria, provvedimento che permetterebbe di dare uniformità sul territorio nazionale alle misure per frenare i contagi e di creare ancora maggiore efficienza e chiarezza sul fronte della gestione e il coordinamento tra Cantoni.