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Comunicato stampa

Dipartimento delle istituzioni

21 dicembre 2020

Comunicato stampa

Dipartimento delle istituzioni

21 dicembre 2020

Punto della situazione sulla riforma dei rapporti fra Cantone e Comuni

Prosegue il progetto di riforma istituzionale «Ticino 2020». Il Dipartimento delle istituzioni informa che nelle scorse settimane si è concluso il primo ciclo di seminari, durante i quali sono state analizzate le proposte di ripartizione dei compiti e i nuovi flussi finanziari. Le discussioni sui settori «anziani», «scuole comunali» e «trasporto pubblico» entreranno nel vivo all’inizio del prossimo anno. Il termine per la consegna dello studio di fattibilità rimane per ora fissato al 18 aprile 2021.


Nel mese di settembre ha preso avvio la seconda fase della riforma ed è quindi stato organizzato un primo ciclo di incontri con l’obiettivo di verificare la fattibilità della proposta di ripartizione dei compiti e dei flussi tra Cantone e Comuni.

I gruppi di lavoro, coordinati dalla Sezione degli enti locali, stanno rispettando il proprio programma di sedute, proseguite in questi ultimi mesi con la formula della videoconferenza. In particolare si sono conclusi i lavori dei settori «assicurazioni sociali», «promozione delle politiche famigliari», «assistenza sociale» «centrale di allarme del servizio autoambulanze» e «sportelli per l’erogazione delle prestazioni sociali».

Le proposte emerse a livello tecnico sono state condivise e verificate con il Direttore del Dipartimento della sanità e della socialità Raffaele De Rosa e con alcuni Sindaci o Municipali in rappresentanza dei Comuni, i quali hanno preavvisato positivamente i risultati raccolti.

Nei primi mesi del 2021 si svolgeranno i seminari per approfondire le condizioni di fattibilità dei settori «anziani», «scuole comunali» e «trasporto pubblico».

Le soluzioni identificate confluiranno nel rapporto conclusivo che sarà consegnato al Consiglio di Stato entro il mese di aprile 2021, così che sia possibile – dopo un’ultima fase di consultazione – sottoporre la riforma al voto del Gran Consiglio nell’autunno del prossimo anno, come da programma stabilito.