Vai al contenuto principale Vai alla ricerca

Archivio Argomenti

Autori: Mauro Martinoni
Autori: Alessandra Barbuti Storni
Data: 05 ottobre 2007

Intervista di Alessandra Barbuti Storni a Mauro Martinoni

AAA... INGEGNERI E TECNICI CERCANSI

Oggi, venerdì 5 ottobre 2007, il Forum per la Cultura Scientifica ha indetto presso la Scuola media di Gordola la Giornata della Scienza. Organizzata nel Cantone Ticino una volta all'anno, la giornata si rivolge essenzialmente alle scuole medie allo scopo di mostrare ai giovani come la scienza possa essere divertente, coinvolgente e soprattutto viva!

Questa è una delle molteplici iniziative promosse attraverso la Campagna 2007 di sensibilizzazione dei giovani alla Scienza e alla Tecnica lanciata dal DECS.

Gli indicatori delle scelte di studentesse e studenti ticinesi, svizzeri ed europei mettono in evidenza che vi sono proporzionalmente sempre meno giovani che intraprendono una formazione terziaria nel campo delle scienze o delle tecniche.

Si tratta di una tendenza che sta coinvolgendo tutto il mondo occidentale e che vede crescere in maniera esponenziale nelle posizioni chiave della ricerca soprattutto specialisti provenienti dall'area asiatica del pianeta. Non si tratta di fare sciovinismo o di generare allarmismi ma piuttosto di rispondere alla domanda: "Come vogliamo gestire la nostra tecnologia nel XXI secolo?"


Per contrastare la mancanza di ingegneri, tecnici, ricercatori, ... insomma di personale specializzato e di qualità che strategia ha adottato il governo ticinese?

Il Consiglio di Stato ha istituito un Gruppo di lavoro che presiedo per coordinare le attività che già si svolgono, proporne di nuove e dare visibilità alle iniziative.
La Campagna è iniziata nella primavera 2007 e continuerà almeno per l'anno scolastico 2007/2008. Dico almeno perché la sensibilizzazione delle e dei giovani alla scienza e alla tecnica non è un tema che si può abbandonare dopo un anno.

Cosa si propone di fare il progetto "Ticino della scienza e della tecnica"?

Il progetto Ticino della scienza e della tecnica si propone di sostenere le giovani e i giovani nelle loro scelte professionali e di studio in modo da aumentare il numero di diplomati con formazione scientifica o tecnica a tutti i livelli, dalla formazione professionale al dottorato.

Sappiamo che gli atteggiamenti verso le discipline si formano molto precocemente per cui abbiamo ritenuto di agire anche sul piano emotivo, coinvolgendo in modo specifico anche i bambini senza dimenticare i giovani, e la popolazione in generale. Particolare attenzione verrà dedicata alle ragazze, finora poco attratte da queste attività.

Sostenendo le scelte di studio e di professione significa anche modificare una immagine stereotipata della scienza come qualcosa di freddo, una specie di anti-umanesismo. La scienza è parte della nostra cultura, come la filosofia e l'arte, e va apprezzata come tale.

Concretamente che tipo di iniziative sono state lanciate o verranno promosse?

Abbiamo cercato di privilegiare proposte che coinvolgono i giovani come attori. Ci siamo in qualche modo ispirati alle discipline sportive. La "gestione dei talenti": la scienza esige passione, allenamento come una disciplina sportiva. La scienza e la tecnica sono esigenti, ma aprono campi interessanti: dalla meraviglia e dalla scoperta giocosa si passa alla ricerca e allo sforzo mentale necessari per un impegno di studio e professionale.

Partecipare a un Campo estivo, essere implicato in un progetto di ricerca della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana SUPSI (magari il lancio di un satellite nello spazio) o dell'Università della Svizzera italiana USI (per costruire un videogioco) esige sforzo ma permette anche di entrare in contatto con realtà affascinanti.

Non possiamo citare tutte le attività proposte dall'Alta scuola pedagogica (ASP) di Locarno, dalla SUPSI, dall'USI e dalle associazioni scientifiche, visibili sul sito Internet di Science et Cité e nell'elenco aggiornato il 1° ottobre 2007.

Una delle attività è proprio la "Giornata della scienza" che si tiene il 5 ottobre 2007 alla Scuola media di Gordola.

Come intendete rendere visibile questa unità di intenti, di fronte a iniziative molto eterogenee?

Grazie alla collaborazione del Centro scolastico per le industrie artistiche (CSIA) di Lugano e della SUPSI possiamo disporre di elementi visivi unificanti che facilitano la comunicazione.

Un primo strumento è il manifesto nel formato F12 - realizzato dalla studentessa Johanna Lisa Kotlaris del Corso di Grafica del CSIA per il DECS - che è stato affisso in primavera in tutto il Cantone Ticino e negli istituti scolastici per sensibilizzare i giovani alla scienza e alla tecnica.

Il secondo strumento è un segno di riconoscimento - ideato dal gruppo di lavoro del Laboratorio Cultura Visiva (LCV) del Dipartimento Ambiente Costruzione Design (DACD) della SUPSI - che funge da denominatore comune visivo in grado di fornire riconoscibilità alle molteplici manifestazioni, ai prodotti e ai temi che verranno proposti nel campo della scienza e della tecnica durante i prossimi anni dal DECS e dagli altri enti coinvolti nell'iniziativa. Col tempo, il segno sviluppato dall'LCV della SUPSI diventerà un timbro di qualità e il "fil rouge" delle iniziative e dei prodotti di "Scienza e Tecnica".

Come vede lei, Mauro Martinoni, il futuro della scienza? Il mondo occidentale riuscirà a mantenere viva la voglia di scoprire e ricercare?

Difficile fare previsione perché stiamo parlando in fondo di un progetto di società: tra l'immagine di un paradiso terreste perduto, di una natura vergine da ritrovare e l'illusione di onnipotenza dell'uomo che può stravolgere tutto a suo piacere.

Spero che possa prevalere una visione critica, la capacità di utilizzare le conoscenze e di integrarle in un disegno di società vivibile. Mi auspico che si possa cioè superare quella rottura, tipicamente occidentale, tra tecnica e umanesimo, tra scienza e arte. Il pensiero dicotomico, senza lo sforzo di trovare nuove sintesi e nuovi equilibri, è molto pericoloso.

Perciò accanto ai momenti di animazione per i bambini ci saranno anche momenti di riflessione sulla didattica delle scienze e sul posto della scienza nella nostra società.

Per approfondimenti si invita a voler consultare il sito Internet ufficiale dell'Amministrazione cantonale www.ti.ch/scienzatecnica e il portale scientifico della Fondazione svizzera Science et Cité www.ticinoscienza.com