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Archivio Argomenti

Autori: Redazione
Autori: Laura Sadis
Data: 24 novembre 2011

Intervista alla Direttrice del Dipartimento delle finanze e dell'economia (DFE)

Breve dialogo con Laura Sadis per concludere il 2011

I cinque Consiglieri di Stato ticinesi eletti per la legislatura 2012-2015 si presentano su Argomenti, la rivista aziendale dell'Amministrazione cantonale

Dopo la sua rielezione, avvenuta in aprile, vi sono stati i primi mesi di assestamento e a giugno la due giorni al Serpiano dove avete definito le priorità per la prossima legislatura. Cinque priorità che al loro interno incorporano numerosi temi spesso anche molto sentiti dalla popolazione, come ad esempio gli argomenti relativi all'integrazione, al lavoro o alle aggregazioni comunali. Come procede la definizione e lo sviluppo delle cinque aree tematiche presentate a giugno?

Il nuovo Governo, benché rinnovato per i tre quinti, ha deciso di proseguire sulla strada innovativa tracciata nella scorsa legislatura, quando - per la prima volta - si è optato non solo per una nuova impostazione del programma di legislatura ma soprattutto per una chiara definizione delle priorità che mettesse al centro i temi importanti per il Cantone (ad esempio il lavoro, la formazione, l'energia, l'ambiente, la sfida demografica o anche i rapporti cittadini-Stato) e spronasse ad abbattere le rigidità dipartimentali. Prima si definiscono e gerarchizzano dunque i campi d'intervento prioritari, poi si identificano i Servizi competenti alla loro progettazione e implementazione. Evidentemente un lavoro del genere impone un grande sforzo di preparazione e condivisione che richiede molto tempo, ma si sta facendo il possibile per accelerarne la presentazione.

Parliamo d'immagine e comunicazione dell'istituzione pubblica. Grazie alle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione, in particolare al web, le istituzioni sono più vicine al cittadino il quale è più partecipe alla vita pubblica. Cosa pensa di questo fenomeno e cosa si sente di consigliare per rendere il cittadino ancora più partecipe dell'attività statale e invogliarlo a dialogare ulteriormente con l'Amministrazione cantonale?

Credo che le nuove tecnologie siano dei preziosi strumenti che, se strutturati e utilizzati con criterio, sono sicuramente utili non solo per semplificare le procedure, ma anche per interconnettere - e dunque connettere - da una parte le istituzioni e dall'altra il cittadino, il quale può beneficiare di precise e corrette informazioni, non meno importanti di un contatto diretto con le autorità. Una forma di interazione che interessa direttamente la democrazia e che può anche aiutare a rivitalizzarla contrastando così la crescente indifferenza. Credo che molto sia stato fatto in questo senso, ma anche che molto debba ancora essere fatto, seguendo certo il parere degli esperti in comunicazione, ma anche e soprattutto quello di coloro che operano costantemente al fronte, vale a dire i funzionari stessi: ben vengano, quindi, delle proposte concrete. Da parte mia segnalo l'esperienza, senz'altro positiva, effettuata dalla Divisione delle contribuzioni che, quale incentivo, ha indetto un concorso per coloro che avrebbero effettuato la tassazione on-line.

Cambiamo argomento: a ottobre si sono svolte le Elezioni federali. Un appuntamento importante e molto sentito non solo da chi vi è coinvolto per mestiere o passione, ma da tutta la popolazione che, chi più chi meno, è stata interessata da questo evento che definisce l'immagine della Svizzera dentro e fuori dai suoi confini. Lei come ha vissuto, come ha seguito, questo momento?

La campagna elettorale per Berna è a mio modo di vedere speciale perché in un certo senso costringe i politici del nostro Cantone a parlare di politica federale, una politica della quale si parla troppo poco alle nostre latitudini, e questo nonostante il fatto che pesi molto sulle politiche cantonali e comunali: si pensi, ad esempio, all'entità dell'impatto sul Preventivo 2012, per il quale la maggior parte del disavanzo deriva proprio da scelte indipendenti dalla volontà cantonale. Sebbene abbia seguito la campagna elettorale in maniera un po' discontinua rispetto ad altre edizioni perché questo periodo è stato molto impegnativo dal punto di vista dell'attività di Governo e Dipartimento, la sera dei risultati ero in ufficio fino a tardi.

Per quel che la concerne invece, a livello personale, che bilancio può fare del suo 2011?

Positivo. Oltre alla rielezione in seno al Consiglio di Stato e la Presidenza dello stesso, il Dipartimento delle finanze e dell'economia ha portato a casa risultati importanti in questo 2011 - forse perché non ha voluto considerarlo un anno elettorale, ma un anno in cui si continua a lavorare, come è giusto che sia. Siamo infatti riusciti a varare delle misure sia a sostegno di quelle persone che faticano a collocarsi nel mondo del lavoro, sia più recentemente per contrastare gli effetti negativi dell'apprezzamento del franco, senza dimenticare la riforma della Legge sui negozi e il sistema del freno all'indebitamento, tutt'ora al vaglio di Parlamento rispettivamente Governo. Insomma, ci siamo rimboccati le maniche anche quest'anno...

Un'ultimissima domanda per concludere: quali saranno i suoi buoni propositi per il nuovo anno?

Riuscire a trovare un po' più di tempo da dedicare alle amicizie, presenze importanti nella vita!