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Autori: Cristina Gorla
Autori: Oscar Mazzoleni
Autori: Giosia Bullo
Data: 19 maggio 2011

Intervista di Cristina Gorla a Giosia Bullo, responsabile del Comitato comunicazione e del segretariato generale e a Oscar Mazzoleni, responsabile del coordinamento scientifico

Federalismo - L'evoluzione di un concetto chiave e le sue nuove sfide

Il 26 e 27 maggio si svolgerà a Mendrisio la terza edizione di un ormai consolidato appuntamento, la Conferenza nazionale sul federalismo. Questo evento, che ricorre ogni tre anni, è sostenuto e organizzato in stretta collaborazione con il Consiglio federale, il Consiglio degli Stati, la Conferenza dei Governi Cantonali e, quest'anno, con l'ampio contributo organizzativo del Canton Ticino, cantone ospite della manifestazione.

Giosia Bullo, responsabile del gruppo operativo per l'organizzazione di questo evento, ce lo può presentare brevemente? Quali sono le sue caratteristiche principali e quante persone, e di che tipo, si aspetta di ricevere?

Si tratta di una conferenza di alto contenuto intellettuale e politico ma con una caratteristica estremamente democratica, in quanto è aperta al pubblico e totalmente gratuita: oltre alla presenza di professori, ricercatori, politici a vari livelli istituzionali, rappresentanti del mondo economico e dell'industria ci si aspetta di ricevere molte persone interessate alla tematica della conferenza. Ci attendiamo infatti fra i 300 e i 350 partecipanti. L'evento si svolgerà su due giornate: la prima mattinata sarà contraddistinta da sessioni plenarie (con traduzione simultanea nelle tre lingue nazionali), nel pomeriggio di giovedì, invece, si potranno approfondire diversi temi durante gli otto workshop previsti. La discussione sarà sollecitata da diversi relatori, il cui compito è quello di portare delle tesi - anche critiche - sulle diverse tematiche e stimolare così la discussione con il pubblico.
Al termine dei workshop è previsto un momento enogastronomico allestito nel parco dell'Accademia di architettura di Mendrisio con produttori di vini locali e ci sarà la possibilità di colloquiare anche con famosi professori dell'Accademia di fama internazionale. La sera, al mercato coperto di Mendrisio, è prevista la cena ufficiale. Il giorno seguente ( NdR venerdì 27 maggio), oltre a un atteso discorso della Consigliera federale Simonetta Sommaruga, ci sarà una tavola rotonda, moderata dal direttore generale della SRG SSR Roger de Weck, con i presidenti dei partiti svizzeri di governo. E ovviamente, ancora spazio alla discussione con il pubblico.

Il primo anno, nel 2005, la conferenza ha avuto luogo a Friborgo e il tema è stato il federalismo cooperativo. Il secondo appuntamento si è svolto a Baden con il tema centrato sugli aspetti economici. Quest'anno l'onore di ospitare questa opportunità di discussione con ospiti di carattere nazionale e internazionale esperti del tema è toccato al Ticino che tratterà il federalismo e le nuove sfide territoriali. Ci potete dire qualcosa di più riguardo la scelta del Canton Ticino, della città di Mendrisio e del tema?

Il Cantone Ticino, per il tramite della sua partecipazione alla Conferenza dei governi cantonali, ha presentato la propria candidatura che è stata accettata con ampio favore a Berna il 19 marzo 2010. In questa scelta non c'è solo la volontà di offrire un'opportunità per far conoscere meglio la realtà cantonale nel resto della Svizzera, ma anche di dimostrare che il Ticino, terra di confine, deve far fronte a sfide territoriali importanti, che vanno ben oltre i confini cantonali. Scegliere il Canton Ticino quale ospite della manifestazione - e in particolare la città di Mendrisio, sede dell'Accademia di architettura - è stato anche un segno di riconoscimento per gli sforzi nazionali e internazionali a livello accademico. Non dimentichiamo inoltre che il Ticino è inglobato culturalmente nella Lombardia, bacino economico importante a livello italiano ed europeo.
Dal canto nostro consideriamo l'onere organizzativo di questa manifestazione una grande opportunità per dimostrare al resto della Confederazione che in Ticino ci sono le risorse e le capacità per organizzare una Conferenza nazionale.

La scelta della Città di Mendrisio è dettata dall'importanza che la Città ha acquisito come luogo di accoglienza di un importante ateneo e come Città affacciata sull'Italia, un paese che partecipa ad un importante cambiamento istituzionale in chiave federalista, e che guarda con interesse all'esperienza elvetica. La scelta di un workshop sul federalismo italiano inserito nella Conferenza nazionale sul federalismo non è quindi casuale.

Ricordiamo inoltre che Mendrisio, oltre ad essere vicina al confine con l'Italia, ha ottenuto la certificazione di Città slow e dell'energia. Proprio in relazione a questa sua caratteristica la città metterà a disposizione una ventina di e-bikes, azione che si sposa molto bene con la filosofia di progetto sostenibile.

Oscar Mazzoleni, approfondiamo l'argomento workshop, politica degli agglomerati, collaborazione transfrontaliera, aggregazioni comunali, relazioni con l'UE, collaborazione intercantonale e altri ancora. Sembrano temi che si prestano particolarmente al Canton Ticino e alla regione del Mendrisiotto dove si svolgerà la conferenza.
In base a che criteri sono state scelte le tematiche previste per questi momenti?

L'idea del tema generale è venuta dal Ticino ed è stata poi discussa e approvata dalle varie istanze nazionali coinvolte. È piuttosto ovvio che il tema delle sfide territoriali interessa da vicino la realtà ticinese, ma è altrettanto importante sottolineare come queste sfide sono condivise, ciascuno con le proprie specificità, da gran parte delle realtà elvetiche.

Riguardo alle personalità che saranno presenti in questa due giorni di discussione sul federalismo. Signor Mazzoleni, in qualità di responsabile del gruppo scientifico, a cosa ha mirato per la scelta dei relatori?

I criteri sono stati diversi e quindi non è sempre stato facile far quadrare il cerchio: la competenza (di tema e linguistica), la capacità di rappresentare le diverse sensibilità regionali e politiche, nonché l'esigenza di una presenza femminile nei vari workshop sono stati i criteri più importanti.

Per concludere: 3 motivi ciascuno per cui un cittadino comune o uno studente dovrebbe iscriversi a questa conferenza.

E' un'occasione unica per confrontarsi con persone che conoscono da vicino i meccanismi istituzionali elvetici. Un'occasione per affrontare temi di grande attualità, che possono suscitare anche dibattito e controversia. Infine, non da ultimo, va considerata la tavola rotonda con i principali rappresentanti nazionali dei partiti svizzeri di Governo, moderata dal nuovo direttore della Radiotelevisione svizzera: un'occasione unica, al Sud delle Alpi, per prepararsi ai prossimi appuntamenti elettorali, dall'elezione del Parlamento a quella del Governo federale.
Un'ulteriore motivazione è la possibilità di incontrarsi e creare "networking" con persone di ogni livello. I momenti conviviali non mancheranno.

Sito web ufficiale della manifestazione: www.foederalismus2011.ch.

È possibile iscriversi, compilando l'apposito modulo online, entro mercoledì 25 maggio 2011.