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Autori: Nicolas Bosia
Autori: Giovanni Galli
Data: 06 aprile 2010

Alla scoperta delle montagne del nostro cantone con il Club alpino svizzero

In vetta con il CAS

A 125 anni dalla sua fondazione il Club alpino svizzero (CAS) conta 2'200 soci, 6 rifugi e organizza un centinaio di gite ogni anno. Forte della sua esperienza, accompagna molti degli appassionati di montagna del nostro cantone, offrendo anche corsi di formazione per giovani e adulti. Ce ne parla Giovanni Galli, presidente del comitato del CAS.

Il Club Alpino Svizzero: ci introduce Giovanni Galli, presidente del comitato.

Come ti sei avvicinato alla montagna? Una passione innata o l'hai scoperta con gli anni?
Non provengo da una famiglia di alpinisti, fin da piccolo però ho passato le vacanze in valle di Blenio facendo passeggiate ed escursioni. Sempre nella zona del Nara ho iniziato molto presto a sciare, da subito anche fuori pista, passione, quella della neve fresca, che mi accompagna tutt'oggi.

Ora sei presidente del Club alpino svizzero: cosa ti ha spinto a diventare membro e, in seguito, ad avere un ruolo attivo all'interno dell'associazione?
Nel 2005, dopo alcuni anni quale responsabile del settore giovanile all'interno del CAS Ticino, mi è stato proposto di assumere la presidenza della sezione. Una sfida importante che porto avanti soprattutto grazie all'entusiasmo ed alla motivazione di tutti i membri di comitato, senza i quali non sarebbe possibile gestire una società con 2'200 soci, 6 rifugi alpini e quasi 100 gite all'anno.

Quali attività propone il CAS? Qual è la più importante?
La nostra sezione del CAS propone attività sull'arco dell'intero anno, adattandosi alle condizioni climatiche e della montagna. In inverno naturalmente offriamo soprattutto corsi di formazione allo sci alpinismo, gite di applicazione giornaliere, durante i fine settimana o delle settimane intere anche al di fuori dai confini nazionali. Vi sono anche delle uscite con le racchette da neve, di cascate di ghiaccio o freeride. Durante l'estate offriamo l'arrampicata, l'alpinismo classico sulle vette dell'arco alpino e l'escursionismo. Non mancano naturalmente proposte culturali, naturalistiche, per bambini dai 10 anni di età e per i seniori. Sull'arco di un anno il programma propone circa 100 attività e gite condotte da una quarantina di capi-gita e monitori formati.

Dal vostro sito internet si evince che date molta importanza alla partecipazione dei giovani, sia a livello di attività che nell'Associazione stessa; che risposta danno le giovani leve al vostro appello? Cosa offre l'Associazione in particolare per loro?
Il gruppo giovani riscuote un successo altalenante e diversificato per fascia di età. Quando a 14 anni sono entrato nel gruppo giovanile del CAS, la partecipazione era importante e continua fin dopo i 20 anni. Oggi abbiamo tanti ragazzini dai 10 ai 15 anni ca. ma molti meno adolescenti. Troppe altre possibilità di svago, spostamento ed indipendenza, hanno fatto perdere al nostro club, ma anche in parecchie altre società, molti ragazzi nella fascia d'età dai 16 ai 25 anni ca., creando un certo problema di ricambio dei monitori. Per i ragazzi l'attività si concentra soprattutto sulle offerte settimanali durante le vacanze scolastiche, a natale per l'attività sulla neve, e in estate per l'arrampicata, l'escursionismo e l'alpinismo.

Ogni estate, da qualche anno a questa parte, viene organizzato un trekking di una settimana attraverso le montagne del Ticino, a cui vi partecipa sempre più gente. Quale sarà la meta della prossima edizione?
Il Trekking estivo che nasce dall'esperienza di "Tra confine e cielo" nell'anno della montagna 2002, è un trekking sulle montagne ticinesi e nei cantoni confinanti sostenuto dal Dipartimento dell'educazione della cultura e dello sport (DECS).
Fin dall'inizio ha riscosso un importante successo tant'è che la lista d'attesa, nonostante la quarantina di posti disponibili, è sempre lunga. Personalmente ho partecipato a due edizioni in qualità di guida, trovando sempre un ottimo ambiente, allegria ed amicizia nonostante le spesso lunghe camminate giornaliere. Quest'anno il percorso itinerante di una settimana si snoderà fra il Basòdino, la Val Bavona e la Val Bedretto.

Quali sono le sfide per il futuro per il CAS?
Abbiamo al momento un grosso progetto in cantiere ed è il giubileo del 125° che ricorre il prossimo anno. Progetti di eventi culturali, sportivi e ricreativi che dovranno essere concretizzati nei mesi a venire. Mentre due altre sfide più a lungo termine sono quella di risollevare l'interesse per la montagna nei giovani; questo potrebbe avvenire anche tramite la realizzazione di un centro di arrampicata sportiva coperto accessibile durante tutto l'anno. La mancanza di una struttura adeguata in Ticino è riconosciuta da tutti, ma da un lato la difficoltà a reperire i fondi, dall'altro il rischio di un investimento del genere, ci hanno fino ad ora frenato.

A chi consigli di diventare socio?
Naturalmente consiglio a tutti gli amanti della montagna di farsi socio di una società alpinistica, in Ticino ve ne sono più di una. In particolare rivolgo l'invito a chi vuole iniziare a muovere i primi passi in montagna, di sfruttare le opportunità formative offerte, per apprendere le nozioni tecniche sotto la guida di istruttori formati. È proprio nell'ambito della formazione di base in alpinismo, sci escursionismo ed arrampicata, che il CAS negli ultimi anni riscuote un grande successo.