Il 17 maggio scorso, nell’ambito del Festival della natura 2017, è stato ufficialmente presentato a Bellinzona il giardino della biodiversità: un’area verde, promossa dal Dipartimento del territorio, che comprende un prato estensivo, delle siepi naturali e un orto (curato da Caritas Ticino), che vuole essere un piccolo modello nella gestione sostenibile degli spazi verdi urbani. Questo spazio, allestito all’esterno dello Stabile amministrativo 3 (in via Franco Zorzi 13), ha ottenuto il riconoscimento Charta dei giardini da parte della Sezione del WWF Svizzera italiana. La prestigiosa menzione è stata assegnata al DT “per il suo carattere innovativo e pionieristico per la gestione degli spazi amministrativi”. Si tratta di una prima in Ticino in questo ambito.
Il prato estensivo
Il tappeto verde è gestito in modo estensivo a chiazze, ovvero riducendo la manutenzione a due tagli durante la stagione vegetativa e rinunciando alla concimazione, il che aumenterà la sua biodiversità. Le specie già presenti (dente di leone, iva comune, pratolina comune), così come quelle che vivono nelle adiacenze, potranno colonizzare le superfici, instaurando una comunità che si arricchirà di ragni, insetti (farfalle, formiche, bombi, ecc.) e uccelli. In questo modo, interventi semplici basati su una manutenzione ridotta, trasformeranno un prato artificiale in un prato seminaturale, fiorito e ricco di vita.
Le siepi naturali
Sia le siepi naturali, sia gli alberi isolati, rivestono una particolare importanza naturalistica: sono, infatti, spazi vitali per numerose specie animali che vi trovano rifugio e cibo, e contribuiscono alla strutturazione e alla diversificazione del paesaggio. Essi accolgono diverse specie utili, come gli insetti impollinatori o quelli predatori d’insetti nocivi, quali le coccinelle e le forbicine.
L’orto
L’orto, ricavato dagli spazi verdi antistanti lo Stabile amministrativo 3, ospita quasi esclusivamente antiche e rare varietà di piante coltivate in Svizzera e, al contempo, favorisce la presenza d’insetti impollinatori, in particolare api e bombi. Per la sua gestione si seguono criteri biologici, in particolare per evitare la dispersione nell’ambiente di prodotti fitosanitari nocivi per la biodiversità e per l’ambiente.
Claudio Zali: “Un modello nella gestione sostenibile degli spazi verdi urbani”
“Il giardino della biodiversità vuole essere un piccolo modello nella gestione sostenibile degli spazi verdi urbani” – afferma al proposito il Consigliere di Stato e Direttore del Dipartimento del territorio Claudio Zali, sottolineando come “con poco sforzo e qualche intervento quest’area verde ci restituisce varietà di colori e di specie. Vorremmo che questo progetto pilota diventasse un piccolo esempio per spazi verdi nell’Amministrazione cantonale”.
(nella foto qui accanto, il Presidente della sezione della Svizzera italiana del WWF Massimo Mobiglia consegna a Zali la targa "Charta dei giardini").
La Strategia Biodiversità Svizzera
Secondo la Strategia Biodiversità Svizzera, approvata dal Consiglio federale nel 2012, la biodiversità deve trovare spazio anche negli insediamenti, in quanto svolge importanti funzioni naturali e climatiche, promuove la salute ed è necessaria allo svago e alla sensibilizzazione della popolazione. Occorre quindi garantire in misura maggiore la disponibilità di aree verdi negli insediamenti, favorire la loro interconnessione e provvedere alla loro qualità naturale. In città, ogni metro quadrato di verde estensivo è quindi un passo concreto a favore della natura e della conservazione delle specie.
Con questa nuova area verde, il Dipartimento del territorio non si limita più a finanziare o ad offrire consulenza a terzi (privati e enti locali) in materia di biodiversità; ora, infatti, gioca anche un ruolo di attore principale.