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N1 - 2017

Frontiera

Autori: Mattia Bertoldi
Data: 12 gennaio 2017

Dietro le quinte di Ticino Ticket

Ecco com’è nato il tagliando che animerà i soggiorni nel nostro Cantone per tutto il 2017

In fondo si tratta di un semplice foglio A4 con un’illustrazione blu su sfondo bianco (vd foto), una mappa della rete dei trasporti pubblici in Ticino e un rettangolino in basso dai contorni traforati. Eppure il Ticino Ticket, in vigore da pochi giorni, rappresenta una delle più importanti frontiere del turismo a livello nazionale: mai nessun Cantone era riuscito a proporre agli ospiti di alberghi, ostelli e bed & breakfast un biglietto gratuito grazie al quale viaggiare liberamente in autobus e in treno, usufruendo inoltre di sconti per funicolari, funivie, impianti di risalita e attrazioni di vario tipo. Un risultato ancor più sorprendente, se si considera che l’offerta è stata definita nel giro di appena nove settimane. «Era l’inizio d’agosto del 2016, stavo per partire in vacanza» ricorda Mauro Verdone, project manager di Ticino Turismo (ora Agenzia turistica ticinese, o ATT), «quando Elia (Frapolli, NdR) mi ha detto: “Buone ferie, riposati. Poi quando torni, forse, dovrai occuparti di un progetto molto bello…»

Un progetto di dimensioni importanti, visto il risultato.

«È stato così, infatti, ma per tutta la durata delle vacanze potevo solo immaginare di che cosa si sarebbe potuto trattare. Poi, quando sono tornato a lavoro, ecco la notizia: dovevamo studiare un biglietto con il quale i turisti avrebbero potuto viaggiare liberamente grazie ai mezzi di trasporto pubblico. Da lì, è iniziata una vera e propria corsa contro il tempo».

Come mai?

«Avevamo nove settimane di tempo per definire i termini legali, delineare un business plan e individuare le persone coinvolte: rappresentanti dei trasporti pubblici, titolari di alberghi, ostelli, bed & breakfast, gestori di attrazioni interessati a offrire uno sconto di almeno il 30% ai possessori del biglietto… Senza dimenticare poi che dovevamo definire centinaia di altri aspetti, tra cui: il nome, il colore e lo stile di comunicazione del sito http://www.ticino.ch/it/ticket.html, inclusa la regia e il montaggio dei filmati che descrivono il prodotto. Un’operazione molto complessa che ha richiesto migliaia di ore di lavoro, ma come dico sempre: un progettista lavora a progetti, e non a ore».

Come si gestisce un’operazione del genere in così poco tempo?

«Ci devono essere molte teste che pensano, molte idee da convogliare in un solo posto. Noi usiamo per esempio un software di chat e condivisione di dati chiamato Slack che ci permette di riunire su una sola piattaforma materiali, documenti e comunicazioni, così da non dover perdere tempo nel recuperare i file tra una mail e l’altra. Tuttavia, alla fine, ci vuole una persona sola che decide – altrimenti, il rischio di non rispettare la scadenza è troppo alto. Si tratta di una maratona, un percorso in cui bisogna rimanere lucidi fino al raggiungimento del traguardo».

E qual è stato l’ostacolo più grande affrontato durante i lavori?

«Sapere che non ce ne sarebbe stato uno preciso, sapere che in quelle nove settimane sarebbe potuto succedere di tutto ma, al contempo, eravamo tutti consapevoli che stavamo realizzando qualcosa di innovativo e mai visto prima in tutta la Svizzera. Quello è stato il nostro carburante».

Dopo aver lavorato per Arcobaleno per 12 anni, lei è stato assunto da Ticino Turismo per la progettazione di hike Ticino, un’app presto divenuta uno degli strumenti più amati dagli amanti delle passeggiate sul nostro territorio. È stato scelto per gestire il progetto Ticino Ticket anche per questo risultato?

«Penso di sì, ed è stato per me un onore godere di tanta fiducia. Ci prepariamo a distribuire più di un milione e 250 mila biglietti per un costo di oltre 5 milioni, e parte dell’investimento è coperto anche dal Dipartimento delle finanze e dell’economia, rappresentato alla presentazione ufficiale dal direttore Christian Vitta. Questo è un aspetto che ci ha responsabilizzati ancora di più perché si tratta dei soldi dei contribuenti, dei nostri soldi. Sapevamo insomma che le aspettative erano alte e abbiamo voluto superarle».

Ticino Ticket è riservato a chi pernotta in un albergo, un ostello o in un bed & breakfast durante il 2017. Questo, di fatto, esclude i ticinesi. Ma cosa possono fare i cittadini e i dipendenti dell’Amministrazione cantonale per favorire la diffusione di questo biglietto?

«Non parlerei di esclusione. Ho molti amici che trascorrono parte delle loro vacanze in Ticino. Momò, ad esempio, che pernottano nei campeggi di Tenero. Personalmente ho pernottato più di una volta in una struttura della Valle di Blenio. Quindi anche noi residenti possiamo approfittarne. Poi, condividere il progetto con amici e familiari per far sì che venga conosciuto dal maggior numero di persone possibile. Parlare di Ticino Ticket non significa solamente promuovere un’offerta rivolta ai nostri ospiti, ma anche favorire ricadute economiche a favore dell’intero territorio».