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N2 - 2017

Unità

Stefan Novarina, proprietario d'impresa insieme alla moglie Laura

Autori: Marco Schmidt
Autori: Fulvio Bottinelli
Data: 06 aprile 2017

La storia di fondounimpresa.ch

Da semplice progetto a servizio interdipartimentale sviluppato dal Dipartimento educazione, cultura e sport (DECS) e dal Dipartimento finanze ed economia (DFE)

Il servizio fondounimpresa.ch è nato oltre dieci anni fa come progetto di scuola professionale e avrebbe potuto avere ricadute limitate, se non fosse stato sostenuto contemporaneamente dalla Divisione della formazione professionale e dalla Divisione dell’economia. Gli obiettivi della collaborazione interdipartimentale mettevano il focus sostanzialmente su tre vettori trainanti e sui risultati posti in aspettativa.

Innanzitutto sostenere attraverso la consulenza mirata e il coaching l’avvio di microimprese sul territorio cantonale da parte di soggetti residenti. Le statistiche aggiornate indicano che nel 2015-2016 sono stati esaminati e sostenuti 386 casi, nel 2014-2015 322 casi, globalmente dal 2008 ben 1'408 casi. Ovviamente non tutti i progetti hanno avuto un avvio – talvolta occorre onestamente riconoscere che non vi sono le condizioni per avviare un’attività. Un sondaggio a campione ha permesso di constatare che il 34% delle attività effettivamente avviate sono in essere a distanza di due anni (dato in sintonia con altre situazioni analoghe).

In secondo luogo, offrire a un pubblico non universitario la possibilità di frequentare moduli brevi (30 ore) e serali di formazione all’avvio di un’attività (nozioni giuridiche per indipendenti, il business plan, parte finanziaria, il marketing e l’introduzione alla gestione contabile). Dall’avvio dei moduli formativi, ben 1’028 persone si sono prodigate nella formazione per meglio preparare l’avvio dell’attività. Empiricamente si è constatato che i soggetti con formazione nel campo dell’autoimprenditorialità hanno maggiore successo, anche perché non commettono errori che implicano conseguenze importanti (ad esempio il finanziamento tramite secondo pilastro senza aver fatto un business plan).

Infine, più su un piano culturale a lungo termine, sono pure da attivare la formazione dei docenti alla sensibilizzazione al lavoro autonomo e alla didattica del far impresa e l’opportunità per i giovani delle scuole professionali di partecipare a un concorso di idee con un progetto imprenditoriale. I risultati provvisori sono apprezzabili: oltre un centinaio di docenti ha seguito i corsi di formazione e il concorso cantonale minIMPRESAticino ha superato la terza edizione.

L’ipotesi iniziale di mettere in campo un progetto a sostegno della microimpresa derivava da necessità diverse a cui occorreva far fronte senza ulteriori indugi. Ci riferiamo in modo specifico alla ridefinizione del mercato locale a seguito degli Accordi bilaterali (concorrenza agguerrita proveniente da ditte d’oltre confine), alla marginalità geopolitica (a sud) e linguistica (a nord), che poneva - e pone - il Cantone Ticino in una situazione di mercato particolare. Appariva pure importante sostenere l’iniziativa imprenditoriale nelle regioni periferiche e allacciare i contatti operativi con gli Enti Regionali per lo Sviluppo.

In buona sostanza nel servizio www.fondounimpresa.ch – sostenuto dal DECS e dal DFE – sono state convogliate in un unico gremio le competenze e le risorse necessarie per sostenere l’avvio di microimprese e occuparsi di più fattori: docenti in gestione aziendale e formatori di adulti idonei a svolgere la consulenza con professionalità, collegamento diretto tra Ufficio delle misure attive e servizio per soggetti disoccupati con ipotesi consolidata di avvio, applicazione coerente della Legge cantonale sul rilancio dell’occupazione e sul sostegno ai disoccupati (L-rilocc), collaborazione stretta su progetti di microimpresa con le Agenzie regionali per lo sviluppo, risorse finanziarie importanti derivanti dalla NPR (Nuova politica regionale) della Confederazione, risorse logistiche per la consulenza sia nel Sopra che nel Sottoceneri, supporto alla cultura del far impresa grazie al sito internet www.fondounimpresa.ch.

In conclusione è lecito affermare che, nel rispetto delle competenze e dei compiti dei singoli dipartimenti, di fronte ai problemi economici odierni da un profilo metodologico appare proficuo attingere le risorse migliori da ogni dipartimento per conseguire obiettivi concordati.


L'esperienza di di Stefan Novarina e di un rilevamento aziendale di successo con l'attività "Arte e ferro"

Mi chiamo Stefan Novarina e abito a Contra. Ho un attestato federale di capacità nella professione metalcostruttore, ma lavoro anche anche come fabbro.

La storia della ditta

La ditta Arte e Ferro è attiva dal 1943 ed è stata fondata da Irvino Casacca, con sede in via San Gottardo 31 a Gordola e seguita poi dai generi: Giovanni Pezzolla ed Ernst Günter. Dopo dodici anni alle loro dipendenze durante i quali ho potuto approfondire e migliorare le mie conoscenze del mestiere, ho avuto l’occasione di rilevare l’attività, visto il raggiungimento dell’età di pensionamento del signor Günter.

La ditta individuale Arte e Ferro, a conduzione familiare, è attiva da oltre settant’anni nel settore delle metalcostruzioni ed è specializzata nelle lavorazioni del ferro battuto.

Abbiamo diversificato, mia moglie Laura ed io, la cerchia dei clienti rispetto alla prece-dente conduzione e tuttavia riforniamo con accessori per porte e finestre un importante rivenditore della Svizzera interna, il quale esporta i prodotti in tutto il mondo.

Il sogno di una vita

Lavoriamo con clienti privati e studi di architettura, creando qualunque commessa su misura, in base alle singole richieste da parte dei nostri clienti. Realizziamo costruzioni metalliche quali cancelli, ringhiere, corrimani, tettoie, scale a chiocciola, lavori in ferro battuto, accessori per porte e finestre, lavori in acciaio inox ecc…

Di fatto abbiamo inseguito con pazienza e realizzato il sogno della nostra vita: avere una ditta tutta nostra e poter lasciare un’ impronta nel mercato dell’ artigianato.

Purtroppo non abbiamo frequentato alcun corso di gestione aziendale, ma abbiamo comunque avuto due grandi fortune: Laura, che è l’autentica colonna per la parte amministrativa dell’attività e l'opportunità di beneficiare delle preziose 50 ore di consulenza L-rilocc messe a disposizione dall’Ufficio delle misure attive, mirate alle esigenze della nostra ditta per i primi dodici mesi di attività.

La consulenza del Servizio fondounimpresa.ch ha permesso inoltre alla nostra azienda di meglio strutturare la parte amministrativa, di elaborare un piano contabile commisurato, di verificare gli importantissimi aspetti assicurativi, di impostare la calcolazione dell’IVA, di strutturare e comprendere l’impostazione delle buste paghe e infine di valutare vantaggi e svantaggi di un passaggio da ditta individuale a Sagl o SA.

Una scelta che rifarei

A distanza di circa un anno osserviamo ch la principale difficoltà è stata l’aumento di responsabilità, anche come tensione mentale: passare da dipendente a capo di te stesso e dei tuoi dipendenti. Comunque, considerando l’appagamento personale, oggi possiamo affermare che sì, rifaremmo molto volentieri la scelta di metterci in proprio. Il veder funzionare la ditta e la soddisfazione dei clienti ci rendono molto orgogliosi e felici del traguardo raggiunto.

Da ultimo vorrei dire che mia moglie ed io crediamo fermamente nella responsabilità sociale dell’impresa, vale a dire: impegno su tutti fronti, onestà verso clienti e dipendenti, volontà di conseguire obiettivi comuni e pazienza poiché nel nostro settore la concorrenza è spietata, perciò bisogna puntare molto sulla qualità e la velocità delle esecuzioni. Se non si lavora in squadra e in condivisione, non si raggiungono gli obiettivi.

(Intervista raccolta da Vladanka Gavric, consulente in gestione aziendale)