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N2 - 2020

cambiamento, s. m.

Autori: Redazione DT
Autori foto: Elizabeth La Rosa
Data: 24 dicembre 2020

L'obiettivo: una società al 100% rinnovabile

In autunno è stata presentata una serie di misure per favorire una transazione verso un mondo più ecologico. Ne abbiamo parlatocon Giovanni Bernasconi, Capo della Sezione della protezione dell’aria dell’acqua e del suolo

In autunno il Dipartimento del territorio (DT) ha presentato la prima parte di una serie di misure, il cosiddetto «pacchetto ambiente», promosse dal Dipartimento per favorire una transazione verso una società 100% rinnovabile. I primi tre messaggi si concentrano sulla definizione degli indirizzi della politica energetica e climatica cantonale e sul sostegno degli investimenti nel settore degli edifici e della produzione di energia da fonti rinnovabili. Ne parliamo con Giovanni Bernasconi, Capo della Sezione della protezione dell’aria dell’acqua e del suolo (SPAAS).

Cosa si intende con “società al 100% rinnovabile”?

«Con società al 100% rinnovabile intendiamo una società con un saldo netto di emissioni di gas a effetto serra pari a zero, coerentemente con gli indirizzi federali. Ciò richiede un’ampia riduzione delle emissioni principalmente nei settori edifici, trasporti e industria e – parallelamente – l’approvvigionamento con vettori energetici rinnovabili. Il raggiungimento di una società al 100% rinnovabile rientra anche nel Programma cantonale di legislatura 2019 – 2023 (obiettivo 15)».

In che cosa consiste il “pacchetto ambiente”?

«I tre messaggi presentati aggiornano e applicano la politica energetica e climatica cantonale. Nello specifico, riguardano l’aggiornamento della legge cantonale sull’energia dell’8 febbraio 1994 (Len), il rinnovo del fondo per le energie rinnovabili (FER), incluso lo stanziamento di un credito straordinario di 5 milioni pure destinato ad alimentare il fondo, e un credito quadro di 50 milioni per la continuazione del programma d’incentivi (2021-2025)».

Legge cantonale sull’energia (Len)

«La legge sull’energia costituisce la base legale della politica energetica cantonale. Benché sia la Confederazione a stabilire gli obiettivi di politica energetica e climatica, il Cantone può comunque definire indirizzi e norme nell’ambito delle proprie competenze, che permettano di indirizzare l’agire di tutti in funzione degli obiettivi prefissati a livello federale e cantonale. Considerando i cambiamenti climatici in corso, una modifica della legge era necessaria per raggiungere i nuovi obiettivi posti da Berna nella strategia 2050. L’indirizzo di questo aggiornamento legislativo riguarda gli edifici pubblici e privati che dovranno essere concepiti e realizzati in modo efficiente ed efficace grazie all’ impiego di fonti rinnovabili, il teleriscaldamento - dando ai Comuni la possibilità di imporre ai proprietari di case l’allacciamento ad una rete di teleriscaldamento pubblica - e la mobilità (le cui misure saranno annunciate più tardi)».

Il fondo per le energie rinnovabili

«Il fondo per le energie rinnovabili (FER) mira a incentivare la costruzione di impianti pubblici e privati per la produzione di energia elettrica tramite l’impiego di fonti energetiche rinnovabili. Lo specifico messaggio, oltre a richiedere il rinnovo del prelievo sulla produzione e sui consumi di energia elettrica da destinare al FER per il periodo 2021 – 2024, propone una novità importante: quella di alimentare il fondo in via straordinaria con un credito ad hoc dedicato al sostegno di progetti innovativi nel settore dell’energia e del clima riferiti al contesto cantonale. Nel periodo 2014 – 2020 il FER si è dimostrato essere uno strumento fondamentale della politica energetica cantonale, motivando il cittadino a investire nella produzione di energia elettrica rinnovabile».

Il programma cantonale degli incentivi

«Il credito stanziato concerne l’efficacia ed efficienza energetiche, la produzione e la distribuzione di energia termica da fonti indigene rinnovabili, la conversione delle energie di origine fossile e la promozione della formazione continua, della sensibilizzazione, dell’informazione e della consulenza nel settore dell’energia.

«Lo scopo del programma cantonale d’incentivi consiste nell’orientare il cittadino a scelte più sostenibili dal profilo energetico e climatico e più rispettose dell’ambiente, oltre che abbattere le barriere conoscitive a livello di domanda (proprietari di edifici) e d’offerta – (imprese, artigiani, architetti) tramite il ruolo cardine giocato dall’ Associazione TicinoEnergia».

Perché il “pacchetto ambiente” è così importante per il nostro territorio?

«Questi messaggi, attuati congiuntamente, puntano ad accelerare i progetti in favore del clima. Questo permetterà di affrontare in maniera ancor più efficace le sfide che attendono il Cantone Ticino nel settore dell’energia e della politica climatica. Inoltre, i contributi cantonali che saranno erogati, unitamente agli importanti contributi federali di cui il Cantone potrà usufruire, favoriranno l’indotto economico locale, consentendo di contenere, almeno in parte, le conseguenze economiche negative dovute alla pandemia, e inoltre potranno dare un rimarchevole impulso allo sviluppo di un’economia verde (tecnologie sostenibili, innovative dal profilo energetico, climatico e ambientale)».