Fury Room è uno spettacolo che trae ispirazione dalle "stanze della rabbia", trasformando la scena teatrale in un luogo di esplosione controllata. Fanny Krähenbühl sale sul palco e si tramuta in una Fury room vivente, sfogando la propria rabbia con humour e lucidità. L'opera riflette sulla "pesante codardia" di una società che bandisce la rabbia pur producendola, portandoci a essere docili. Selezionato da Premio 2024, il monologo esplora l'angoscia silente e i "mondi che ci attraversano".