Un vecchio avaro trova una pentola d’oro grazie al Lar Familiaris, che vuole favorire il matrimonio della figlia. Euclione, l’erede, ossessionato dal timore di furti, la seppellisce e la sorveglia con paranoia. La compagnia LaRibalta reinterpreta la vicenda in chiave moderna: Euclione è un barone decaduto, la pentola diventa una cassetta, il figlio Cleante è suo antagonista e il paese un surreale consiglio comunale, tra richiami a Molière, Totò e satira sociale brillante.