Il corpo che si muove in ascolto e in attenzione del gesto crea politica. Le declinazioni del movimento conducono sempre al noi, all’incontro, a riconoscersi nella moltitudine, nel farsi della comunità. Riguarda il concetto di liberazione e le fasi della democrazia. Il gesto libera altri gesti e si articola in territori di vicinato dialoganti. Lo stato del corpo è un dispositivo poetico e tecnologico che salva. Entrata libera, segue aperitivo.