Nelle opere di Fabiola Di Fulvio viene radunato e plasmato il non relazionato. Leggerezza e pesantezza si sovrappongono, la diversità trova unione. Questo gioco di congiungere ciò che non si appartiene, questo fare collage tra immaginazione e realtà, pervade tutti i livelli compresa la realizzazione stessa dell’opera, spesso eseguita con tecniche molto diverse tra loro. Le opere diventano una sorta di rebus. Ma la loro peculiarità sta nel fatto che non li si può risolvere.