Nell’estate del 1989, scoppia in Svizzera lo scandalo delle schedature illegali, allestite a danno di migliaia di cittadini (900’000, secondo le cifre ufficiali), colpevoli unicamente di avere o professare idee non conformistiche e situate nella zona grigia dei delitti d’opinione. Tra quanti ne patirono le conseguenze, in vario modo e a diversi gradi di gravità, esemplare ed emblematico il caso di Berufsverbot, di cui era rimasto vittima.