Vocabolario dei dialetti della Svizzera italiana

269 fALChéTT fALChéTT 2. Paragoni e traslati 2.1. Vèss comè un falchétt, essere come un falco: di persona lesta e furba (Carasso), ardita, sfrontata (Auressio), vardaa fòra cun dui écc cumè un falchètt, guardare condue occhi grifagni (Cavigliano), saltaa in di öcc cumè un falchètt, saltare agli occhi [= aggredire, avventarsi contro] come un falco: mettere in condizioni di non potersi difendere (Campo VMa.), al ta piumba gió cumé un falchétt, piomba giù come un falco: per arraffare o colpire (Mendrisio [5]). Oltre che per la sua abilità di predatore, il falco è noto per la vista estremamente acuta: al véd da lontán comè un falchétt, vede da lontano come un falchetto (Brusino Arsizio), l’a na vista d’um falchétt, ha la vista di un falco: acutissima (Calpiogna). 2.2. A Pazzallo, persona dal naso adunco, v. anche al par. 3.1. 2.3. Generalmente, persona ardita, sfrontata, furba, accorta, vigile; anche rapace, avida: l’é un falchétt, s’u pò vèss, è sfrontato, se può esserlo: al massimo grado (Linescio), quand l’è turnaa indré ... al paréva n sant óm dal paradís; falchétt l’è nai … e culumba l’è turnaa, quando è rientrato sembrava un sant’uomo del paradiso; è partito falco ed è tornato colomba (Balerna [6]). 2.4. Bambino, ragazzo vivace, irrequieto (Carasso, Cugnasco). 2.5. A Brione Verz., tipo di gioco infantile. 3. Locuzioni 3.1. Nas a falchétt (Brissago), … de falètt (Sementina) naso a/ di falco: adunco, aquilino. – Da falchétt, acuto, della vista (generalm.): a gh’èra mía i famósi prisma tant pinín da métt i sachètt, a gh nava vista da falchètt, pólz franch e bói garètt, non c’erano i famosi binocoli tanto piccoli da metterli in tasca, occorreva vista da falco, polso fermo e buone gambe (Aquila [7]); – grifagno, che denota fierezza, imperiosità, volitività, rapacità, furbizia, spavalderia: di occhio, sguardo (generalm.); – a Gerra Gamb., fèe l’öcc da falchétt, fare l’occhio languido, innamorato, ammiccante. – Végh i óng (Stabio), … i sgrinfi (Minusio) da falchétt, avere gli artigli da falco: essere ladro, rubare. 3.2. A Sonogno, con espressione scherzosa, pulée di falchitt, pollaio dei falchetti: teleferica troppo alta e quindi praticamente inutilizzabile. 4. formule di scongiuro, favole 4.1. Falchètt, falchètt, la brüsa la cá, falchètt, falchètt, la brüsa la cá!, falchetto, falchetto brucia la casa, falchetto, falchetto, brucia la casa! (Arbedo-Castione [8]), falchétt, falchetèll, fa la rösa sül castèll, fala sciá, fala lá, fala vía di mè cá, falco, falconcello, rotea sopra il castello, rotea qua, rotea là, rotea lontano dalle mie case (Ligornetto): grida che lanciavano i bambini quando vedevano volteggiare un falco sopra le case per farlo allontanare ed evitare che predasse le galline. 4.2. in una favola raccolta a Brusino Arsizio una chioccia, durante i preparativi del matrimonio tra una delle sue pollastrelle e un galletto del vicino pollaio, perde l’ago con cui stava cucendo l’abito nuziale. in preda allo sconforto inizia a piangere e a lamentarsi perché non avrà modo di confezionarlo per tempo. Le sue grida disperate giungono all’orecchio di uno scorbutico e irascibile falco che, mosso a compassione, si offre di prestargliene uno, a condizione però che glielo restituisca di lì a tre giorni. Dopo aver atteso invano una settimana, il rapace si presenta dalla chioccia per reclamarne la restituzione, ma apprende che l’ago è andato perso nel trambusto dei festeggiamenti e che non è più stato ritrovato. Alla notizia va su tutte le furie e promette che se la consegna non avverrà entro il termine di sette giorni, si vendicherà predando ogni sorta di volatile da cortile e anche altri uccelli, cosa che puntualmente accade. Da allora galline, polli e galli persistono a razzolare, specialmente quando vedono qualcosa luccicare, nella speranza di ritrovare l’ago smarrito, così da poterlo restituire al legittimo proprietario. 5. Onomastica 5.1. Antroponimi: Falchétt, soprannome individuale (Lugano [9]), Falètt, soprannome di un ceppo familiare ferrari (in distinzione da un altro ceppo denominato Sarèmbra ‘allocchi’) e in particolare nomignolo del capostipite (Ludiano), Falchitt, soprannome familiare (Giubiasco [10]). – I Farchitt, nomignolo degli abitanti di Pugerna, frazione di Arogno [11]. 5.2. Toponimi: Falchétt, strettoia lungo il sentiero che conduce ai Bòzz (Sigirino), Pian du falchétt, pianoro a monte dell’oratorio di S. Remigio (Corzoneso), ur Mator dro falchétt, rilievo con spiazzo panoramico sulla prospiciente Val Colla (Sonvico) [12]. 6. Derivati falchetín; falcatígn (Russo), falchetígn (VMa., Loc.) s.m. Gheppio e altre specie di rapaci diurni (falco lodaiolo, smeriglio, falco di palude) [13]. falchetón, falchetún; falchetóm (Cugnasco, Brione Verz.) s.m. 1. falco pellegrino e altre specie di rapaci diurni [14]. – 2. Persona ardita, sfrontata, avida (Cugnasco, Gandria). Con l’aggiunta di una specificazione si distinguono: falchetún di avicc, falco pecchiaiolo (Lugano [15], v.  avigia‘ape’), falchetón cenerín, al-

RkJQdWJsaXNoZXIy MTA1MTg=