Vocabolario dei dialetti della Svizzera italiana

356 FASSA FASSA sass de fassa, pietra posata orizzontalmente e nel senso della lunghezza nella costruzione del muro (Verz.); – fassa, livido, segno lasciato sulla pelle da una legatura troppo stretta (Pura). 2.3. Banda, componente lineare con funzione di rinforzo e collegamento o ornamentale: fass dal tavol, fasce del tavolo (generalm.), fass dala marna, pareti della madia (Pedrinate); la fassa del cuvèrt, lo scrimolo del tetto (Crana); fassa, zoccolo della parete (Stabio, Mesocco), fassa dala tapezzaría, balza della tappezzeria (Rovio). – Striscia di intonaco o di calcestruzzo, più recentemente sostituita da un listellometallico, che serve da guida per lisciare la parete o il pavimento: fá giǘ i fass, predisporre le fasce di intonaco sulle quali far scorrere la staggia per pareggiare la rifinitura del muro (generalm.). 2.4. A Carasso, Moleno, Palagnedra e Bondo, fascera, cascino per il formaggio. 3. Locuzioni Fassa dala cumár, fascia della comare: appezzamento di terreno rettangolare lungo e stretto (Poschiavo); a Brusio figura come nome di luogo [8]. 4. Modi di dire, proverbi, filastrocche 4.1. L’abitudine di fasciare i neonati ha dato spunto a diverse espressioni: in fassa/ in fass, in fasce: nella prima infanzia (generalm.); quéll lí el sa dava giá ari quand l’éva ammò in fassa, quello menava vanto sin da piccolo (Camorino); per estensione, égn da fass, cane da fasce: cucciolo (Cavergno). – Cambiá u vèter in la fassa, scambiare il bambino nella fascia: far credere una cosa per un’altra, ingannare (Loco). – I a miga doperò i stéss fass, non hanno usato le stesse fasce: sono stati allevati differentemente, hanno indole diversa (Sonvico). 4.2. Béll in fassa, brütt in piazza (Quinto), béll in fassòra, brütt in piazzòra (Camorino), bello in fascia, brutto in piazza, béll in fascia, brütt in rassa, … brutto in gonnella (Bondo), béll in di fass, brütt in di piazz, brütt in di fass, béll in di piazz, bello in fasce, brutto nelle piazze, brutto in fasce, bello nelle piazze (Menzonio): chi appare bello da neonato talvolta imbruttisce col crescere, e viceversa; a Brione Verzasca lo stesso proverbio si applica in riferimento a persona ipocrita, finta. – Sa tü nu bra in fascia, tü bragirá in rassa, se non piangi in fascia, piangerai in gonnella: prima o poi ci si deve confrontare con difficoltà e dolori (Soglio [9]). – Par sa maridá, diferénza d’etá: óm in plazza e féma in fassa, per maritarsi [è opportuna la] differenza d’età: uomo in piazza [= maturo] e donna giovane (Poschiavo [10]). 4.3. In una sequenza scherzosa riferita alle diverse fasi della vita matrimoniale, le fasce e i pannolini simboleggiano la nascita dei figli: el prim ann stringh e bindéi, el segónd fass e patéi, il primo anno stringhe e nastri, il secondo fasce e pannolini (Mendr. [11]), al prim ann a brasc a brasc, el secónd ann patúsc e fass, el tèrz ann giá i a n pò piú, el quart ann i s’è mai vist né conossú, il primo anno a braccetto, il secondo pannolini e fasce, il terzo non ne possono già più, il quarto non si son mai visti né conosciuti (Cama), primann basín e brasc, sagund ann patǘsc e fass, tèrz ann cüü a cüü, pòssa ch’a t’avrössa mai vadüü!, il primo anno baci e abbracci, il secondo pannolini e fasce, il terzo culo contro culo, non ti avessi mai incontrato! (Olivone [12]). 5. Onomastica 5.1. Antroponomastica: da un diminutivo è sorto il cognome Fassora di Sonvico e DavescoSoragno [13], donde anche a Sonvico il nome locale Sass Fassòra, parete rocciosa [14]. 5.2. Toponomastica: la Fassa, pendio boscato (Orselina), appezzamento (Castel S. Pietro), Fassa della préssa, campo (Brusio), li Fassi (Brusio), Fassi d’Urèzza (Poschiavo) e, come alterati, Fassétti (Poschiavo), Fascín, Fassín(Brusio), prati, Fasciasci, prati e campi (Brusio) [15]. 6. Derivati fascial s. Capra dal pelame di colore nero pezzato di bianco (Buseno). fasciòlas.f. Porzione di ordito avvolta sul subbio (Giubiasco). fasséra(Isone, Stabio, Roveredo Grig., Posch.), fassíer(Isone) s.f. 1. Fascera, cascino per il formaggio (Isone, Stabio, Posch.). – 2. Congegno costituito da un robusto arco di legno o da un cerchio di ferromunito internamentedi cuscinetti di legno, usato per frenare il cavodella teleferica (RoveredoGrig.). fassina s.f. Fascia, benda (Loco). fassó(Calpiogna, Airolo), fassóu(Soazza), fassú(Bedretto) agg. 1. Col pelame di colore bianco e nero (Calpiogna, Soazza). – 2. Che presenta una porzione del pelame con direzione anomala del pelo: di vacca ammalata (circ. Airolo). fassòla (Isone, Auressio, Crana, Melezza), fasciöla (Poschiavo), fassòra (Sonogno), fassòro (Bironico) agg. e s. f. Dal pelame che presenta chiazze o fasce di colore bianco: di capra. fassolíd(Isone), fasciolíd(Moghegno, Roveredo Grig.), fassulíd (Isone, Russo), fassuríd (ArbedoCastione); – fassolòo(Tegna), fassuláo(Linescio); – fassorǘ(Rivera) agg. 1. Dal pelame che presenta chiazze o fasce di colore bianco: di capra (Isone, Arbedo-Castione, Moghegno, Rivera, Roveredo

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