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Abitare i rischi

Raramente lo sviluppo di un luogo integra sin dall'inizio nella pianificazione territoriale la valutazione dei rischi (es. naturali o industriali). 

Sovente, infatti, I'attenzione per questo aspetto subentra solo dopo una catastrofe.

La situazione è recentemente migliorata con l'istituzione, in diversi paesi, di procedure obbligatorie per identificare i rischi, come l'elaborazione di catasti (per i siti contaminati o i rischi industriali) e di mappe dei pericoli (in genere per i rischi naturali).

In generale, però, i rischi sono ancora considerati come fenomeni esterni al territorio.

Le Carte della Pericolosità sono lo strumento principale per conoscere i pericoli di un territorio, impostare una corretta pianificazione territoriale e attuare una politica di prevenzione e di difesa della popolazione e degli abitati dai rischi.

Grazie a fotografie e plastici, la sezione mostra diversi esempi, provenienti dall'urbanistica, dall'architettura, dall'ingegneria, dalla sociologia o dalla geografia, che illustrano la complessità della relazione tra rischi e territorio.