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Cancelleria dello Stato
Comunicato stampa
Cancelleria dello Stato
27 giugno 2022
Con l’obiettivo di promuovere la parità salariale e garantire una concorrenza efficace, a partire dal 1° luglio 2022 prenderà avvio nel Cantone Ticino un progetto pilota volto ad introdurre i controlli della parità salariale nel settore delle commesse pubbliche. Le aziende che nel corso dell’ultimo anno si sono aggiudicate una commessa pubblica da parte del Cantone potranno pertanto essere sottoposte ad un controllo da parte di un organo esterno composto da esperti/e certificati/e dalla Confederazione.
La Costituzione federale sancisce il diritto di donna e uomo ad un salario uguale per un lavoro di uguale valore (art. 8 cpv. 3). Questo diritto viene concretizzato nella legge federale sulla parità dei sessi (LPar), la quale vieta esplicitamente la discriminazione salariale (art. 3 cpv. 2). Questo significa che tutti/e i datori e le datrici di lavoro sono tenuti/e a rispettare il principio della parità salariale.
Nell’ambito delle commesse pubbliche, diversi articoli di legge prevedono la necessità di rispettare e garantire la parità salariale. In particolare, già da gennaio 2020 alle aziende viene richiesta l’autocertificazione dell’offerente della parità di trattamento tra uomo e donna ai sensi dell’articolo 39 del regolamento di applicazione della legge sulle commesse pubbliche e del concordato intercantonale sugli appalti pubblici del 12 settembre 2006. Oltre a ciò l’articolo 11 lettera f del concordato intercantonale sugli appalti pubblici del 25 novembre 1994 prevede che nell’aggiudicazione delle commesse venga osservato il principio della parità di trattamento tra donna e uomo. Il Cantone Ticino può assegnare gli incarichi solo agli offerenti che garantiscono il rispetto della parità salariale. Un committente subordinato alla LCPubb deve pertanto garantire che nessun appalto pubblico sia assegnato ad un offerente che non rispetta tale principio.
Il progetto pilota prenderà avvio il 1° luglio 2022 con l’entrata in vigore della direttiva del Consiglio di Stato sui controlli della parità salariale tra donna e uomo nel settore delle commesse pubbliche del Cantone Ticino del 15 giugno 2022, la quale stabilisce le modalità per lo svolgimento dei controlli. La fase pilota – prevista negli anni 2022 e 2023 – è stata avviata con il sostegno finanziario dell’Ufficio federale per l’uguaglianza fra donna e uomo (UFU) e consentirà una prima valutazione per stabilire futuri sviluppi. Le verifiche saranno eseguite da un organo di controllo esterno composto da esperti/e certificati/e che seguiranno la procedura standard stabilita dalla Confederazione. Durante la fase pilota saranno selezionate almeno 5 aziende che impiegano oltre 100 lavoratrici e lavoratori che nel corso dell’ultimo anno si sono aggiudicate una commessa pubblica da parte del Cantone. Il progetto è coordinato dal Servizio per le pari opportunità e coinvolge il Centro di competenza in materia di commesse pubbliche (CCCPubb) e l’Ufficio di vigilanza sulle commesse pubbliche (UVCP).
Attraverso l’introduzione dei controlli della parità salariale il Consiglio di Stato concretizza gli impegni dichiarati all’interno della Carta per la parità salariale nel settore pubblico – ratificata nel 2016 – e si unisce all’azione congiunta di Confederazione, Cantoni e Comuni per rafforzare ulteriormente il ruolo del settore pubblico nel promuovere la parità salariale e attuare su larga scala il principio costituzionale del salario uguale per un lavoro di uguale valore.
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