
Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport
Comunicato stampa
Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport
17 luglio 2025
Lavoro, studio, esperienze: le scelte degli apprendisti e delle apprendiste alla vigilia del diploma
Ancor prima di concludere l’apprendistato, due terzi dei giovani e delle giovani hanno già definito il loro percorso, trovando un impiego oppure scegliendo di proseguire gli studi. Oltre la metà dei rispondenti vorrebbe fare in futuro un soggiorno linguistico o uno stage professionale in Svizzera o all’estero. Sono questi alcuni dei risultati del sondaggio annuale svolto dalla Divisione della formazione professionale (DFP) del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (DECS), al quale hanno risposto 940 apprendisti e apprendiste alla vigilia del diploma.
Tra maggio e giugno, da quasi vent’anni, la DFP rileva, tramite un questionario, le intenzioni e le aspettative dei giovani e delle giovani al termine della loro formazione professionale di base a tempo pieno e duale scuola-azienda. Dall’indagine emergono diversi dati significativi.
Due terzi con le idee chiare: lavoro o studi
Due terzi dei giovani hanno già le idee in chiaro: il 41% ha trovato un impiego prima di concludere la formazione professionale e il 24% proseguirà gli studi in una Scuola universitaria professionale o in una Scuola specializzata superiore, con un corso passerella oppure con un anno integrativo per ottenere la maturità professionale. Rispetto al 2024, è stabile la quota di chi ha già firmato un contratto di lavoro, mentre cala l’interesse per gli studi (-5%). Tra chi ha già trovato lavoro, il 90% sarà impiegato nella professione appresa, con un significativo aumento di coloro che restano nell’azienda di formazione: l’83%, rispetto al 73% dell’anno scorso. Il 69% verrà assunto a tempo indeterminato, mentre il 27% inizierà con un contratto a termine. Sono quattordici i giovani (4%) che intraprenderanno subito un’attività indipendente, un dato che testimonia la presenza, seppur minoritaria, di uno spirito imprenditoriale tra le nuove leve.
Apprendistato decisivo per il lavoro
Per l’accesso al mondo del lavoro, l’apprendistato in azienda fa la differenza. I dati evidenziano le differenze tra i percorsi formativi: il 49% dei giovani che hanno svolto un apprendistato in azienda ha già trovato lavoro o è in attesa di conferma, rispetto al 19% di chi conclude la formazione a tempo pieno. Questi ultimi sono nel contempo più propensi a proseguire gli studi (46% rispetto al 14% degli apprendisti in formazione duale).
Scelte temporanee, sguardo al futuro
Anche tra chi non ha ancora preso una decisione definitiva, circa un terzo dei rispondenti, si riscontra un atteggiamento proattivo, caratterizzato da scelte temporanee ma orientate a costruire il proprio futuro. Tra coloro che hanno risposto al sondaggio, diversi e diverse giovani stavano ancora cercando attivamente un lavoro (19%), altri intendono svolgere il servizio militare, alcuni rimarranno temporaneamente in azienda o cercheranno impieghi part-time, altri ancora prevedono di frequentare corsi di lingua o di partire per un’esperienza all’estero.
Voglia di esperienze di mobilità
Il sondaggio conferma l’importanza attribuita alla conoscenza delle lingue straniere. Oltre la metà dei giovani e delle giovani che hanno risposto vorrebbe fare un soggiorno linguistico all’estero e il 42% vorrebbe svolgere uno stage fuori cantone o all’estero. Il tedesco resta la lingua più richiesta (68%), con una forte attrazione per Zurigo, Berna e Lucerna. Un giovane o una giovane su cinque vorrebbe partire all’estero, nel Regno Unito e negli Stati Uniti, per migliorare l’inglese.
Quattro su cinque soddisfatti della formazione ricevuta
L’85% dei giovani e delle giovani che hanno risposto al sondaggio si dichiara soddisfatto del percorso formativo seguito, che risponde alle loro aspettative. Il restante 15% (poco o per nulla soddisfatto) propone di incrementare la qualità dell’insegnamento, la motivazione dei docenti e delle docenti come pure dei formatori e delle formatrici in azienda e di migliorare l’allineamento tra gli apprendimenti scolastici e la realtà lavorativa. Riscontri che verranno tenuti in considerazione.
Dal 2007 a oggi: giovani sempre più pronti a costruire il proprio futuro
Tra il 2007 e il 2019 le scelte dei giovani e delle giovani al termine della formazione professionale in Ticino sono rimaste relativamente stabili. A partire dal 2020 emergono invece nuove tendenze. La percentuale di giovani che trova subito un’occupazione è cresciuta sensibilmente, superando il 40% già nel 2021 e mantenendosi poi su valori elevati. Conseguentemente la quota di chi è alla ricerca di un lavoro è diminuita in modo marcato, fino a scendere sotto il 15%. Le intenzioni di proseguire gli studi, dopo un aumento progressivo fino al 2020, passano dal 33% a circa il 23%. Questo dato potrebbe riflettere la scelta di restare o entrare tempestivamente nel mercato del lavoro per acquisire esperienza pratica e poi valutare percorsi di specializzazione successivi, magari più mirati alle esigenze concrete delle aziende e all’evoluzione delle competenze richieste.
Contatto per i media:
Angela Cattaneo, collaboratrice scientifica dell’Ufficio della formazione continua e dell’innovazione, Divisione della formazione professionale, angela.cattaneo(at)edu.ti.ch, tel. 091 815 31 29