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Dipartimento delle finanze e dell'economia
Comunicato stampa
Dipartimento delle finanze e dell'economia
17 giugno 2022
Durante la stagione estiva si possono verificare dei periodi di caldo elevato: ciò che comporta accresciuti rischi per la salute dei lavoratori impegnati a svolgere, in particolare, attività all’aperto. A lungo termine l’esposizione al caldo può, anche svolgendo un’attività lavorativa relativamente leggera, provocare un sovraccarico del sistema cardiovascolare (aumento rapido e forte del battito cardiaco), con affaticamento precoce.
Il lavoro in ambiente caldo, in particolare all’esterno, riduce il rendimento fisico e psichico, con conseguente aumento del pericolo di incidenti. I sintomi di un surriscaldamento cronico sono la sensazione di affaticamento, il dolore di testa, l’inappetenza, l’insonnia e disturbi del sistema circolatorio. Un’esposizione prolungata alle alte temperature può provocare un collasso.
A questo riguardo, l’Ufficio dell’ispettorato del lavoro sta svolgendo un’azione di informazione per richiamare al rispetto delle misure principali di prevenzione per la protezione dei lavoratori, come previsto dagli artt. 16, 20, 21 e 35 dell’Ordinanza 3 concernente la Legge sul lavoro.
I. Provvedimenti tecnici
Raffreddamento dell’aria
Una ventilazione naturale o meccanica (ventilatori, cortine d’aria) raffredda l’aria grazie a un rinnovo di aria più frequente o a una sua maggiore velocità di circolazione. Negli spazi limitati (ad es. cabina di guida o di una gru), l’aria entrante dovrebbe essere raffreddata (v. anche art. 16 e 17 OLL 3).
II. Provvedimenti organizzativi
Fare in modo di non lavorare durante le ore più calde (per esempio, di comune accordo con i lavoratori, inizio della giornata alle ore 05:00)
Riduzione della mole di lavoro
Ridurre il lavoro muscolare (muscolatura delle braccia, delle gambe e del tronco) allo stretto necessario.
Periodi di riposo:
Tempo di permanenza al caldo
Ridurre la durata di permanenza nelle zone calde indispensabili alla produzione (riduzione del tempo di lavoro).
III. Provvedimenti personali
Se i provvedimenti tecnici e organizzativi non sono sufficienti a proteggere la salute, occorre fornire un equipaggiamento personale di protezione il più possibile conforme alle esigenze concrete:
Per determinate categorie di lavoratori (le persone che lavorano la notte, le donne incinte, ecc.), è obbligatoria una dichiarazione di idoneità.
Si ricorda che la tutela della salute dei lavoratori è un obbligo del datore di lavoro (art. 6 della Legge federale sul lavoro - LL) e che la mancata applicazione di misure di protezione può essere perseguita penalmente (art. 59 LL).
Altre informazioni sulle misure da adottare, a prevenzione della salute dei lavoratori, sono consultabili sul sito www.ti.ch/ispettorato-lavoro