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Comunicato stampa

Consiglio di Stato
Dipartimento delle finanze e dell'economia

21 ottobre 2022

Comunicato stampa

Consiglio di Stato
Dipartimento delle finanze e dell'economia

21 ottobre 2022

Progetto ViSo Ticino - Viticoltura sostenibile Ticino

Il Dipartimento delle finanze e dell’economia (DFE) ha presentato oggi il progetto “ViSo Ticino – Viticoltura sostenibile Ticino”, tramite il quale s’intende sostenere i viticoltori del nostro Cantone nel percorso verso una produzione sempre più sostenibile. Per il settore vitivinicolo e la sua evoluzione si tratta di un progetto strategico e dalla valenza generazionale.


Il ramo della viticoltura è uno dei più importanti del settore primario ticinese: il valore della vendemmia è di circa 26 milioni di franchi all’anno mentre la cifra d’affari dell’intero settore, considerando anche il vino, ammonta a circa 80 milioni di franchi. Grazie all’impegno e alla professionalità delle migliaia di viticoltori presenti sul territorio, nel nostro Cantone vengono prodotti dei vini eccellenti, con etichette rinomate anche a livello internazionale.  

Ad oggi il settore è confrontato con numerose sfide, tra cui spicca quella derivante dalle nostre particolari condizioni, legate alla natura del terreno e alle strutture e sensibilmente diverse da quelle del resto della Svizzera. A ciò si aggiunge il fatto che i consumatori e la società chiedono una produzione sempre più sostenibile, che minimizzi l’impatto dei prodotti fitosanitari senza intaccare l’ottima qualità raggiunta negli anni dal vino ticinese. L’ambito della sostenibilità offre però alla filiera vitivinicola ticinese anche delle opportunità interessanti, volte a raggiungere proprio questi obiettivi.

In questa direzione va il progetto “ViSo Ticino – Viticoltura Sostenibile Ticino”, presentato oggi dal Dipartimento delle finanze e dell’economia. Come sottolineato in conferenza stampa da Christian Vitta, Direttore del DFE, il progetto ViSo ha una valenza strategica e generazionale per l’evoluzione del settore vitivinicolo: grazie al suo approccio innovativo nel nostro Cantone, in futuro, potrebbero essere introdotti nuovi metodi di coltivazione e nuovi e apprezzati vitigni.  

Il progetto riprende la volontà di un primo gruppo di viticoltori e vinificatori ticinesi, che ha proposto alla Sezione dell’agricoltura del DFE alcune riflessioni volte a ridurre i rischi legati all’utilizzo dei prodotti fitosanitari e a migliorare la sostenibilità della produzione viticola, tenendo conto delle condizioni climatiche della Svizzera italiana, non comparabili a quelle del resto della Svizzera. Per raggiungere questi obiettivi, occorre individuare e testare sul campo delle pratiche legate alla produzione primaria capaci di migliorare la sostenibilità ambientale ed economica della produzione viticola, con ricadute dirette positive sulla salvaguardia e sulla promozione della biodiversità.  

Il contenuto del progetto di sviluppa su quattro assi principali e legati fra loro:

  1. Il primo asse prevede un'innovazione nelle strategie di protezione fitosanitaria.

  2. Il secondo prevede un miglioramento generale della pratica d’utilizzo dei prodotti fitosanitari.

  3. Il terzo asse ha come obiettivo l'aumento della conoscenza sulle varietà tolleranti alle malattie fungine come opzione accanto alla varietà Merlot.

  4. Il quarto asse, infine, si pone l’obiettivo di promuovere e proteggere la biodiversità.

 Una delle principali novità del progetto è il cosiddetto ciclo di co-innovazione: durante dei workshop, organizzati all'inizio di ogni stagione, le innovazioni proposte dai viticoltori, dalla ricerca e da altre regioni viticole verranno discusse tra viticoltori, consulenza e accompagnamento scientifico. Quelle che troveranno il consenso verranno poi messe in atto all'interno di un quadro scientifico di consulenza e monitoraggio, che comprende l'implementazione su parcelle di prova presso le aziende, la raccolta e la valutazione dei relativi dati, nonché lo scambio di esperienze tra i diversi partecipanti. Le esperienze acquisite confluiranno poi nel prossimo ciclo di co-innovazione. Questo processo è centrale nello sviluppo congiunto di approcci risolutivi miranti ad una più rapida adozione nella pratica.  

Il costo complessivo del progetto è preventivato in poco più di 8.5 milioni di franchi, distribuiti sugli otto anni di durata del progetto. La Confederazione ha già preavvisato favorevolmente il progetto e contribuirà ai costi per il 77% circa, pari a circa 6.57 milioni di franchi, a condizione che il Cantone e le associazioni del settore vitivinicolo coprano la parte restante. Quest’ultima sarà a sua volta finanziata per il 90% dal Cantone e per il 10% dalle associazioni di settore.  

Il progetto ha il sostegno delle organizzazioni di produttori della Svizzera italiana: la Federazione dei viticoltori della Svizzera italiana (Federviti), l'Associazione viticoltori vinificatori ticinesi (AVVT) e l'Associazione Ticinese negozianti di vini (ATNV), aderenti all'Interprofessione della vite e del vino ticinese (IVVT), rappresentate quest’oggi in conferenza stampa da Giuliano Maddalena, Presidente della Federviti, Giorgio Rossi, Vicepresidente dell’AVVT e Andrea Conconi, Direttore dell'IVVT. Era presente anche Omar Pedrini, Presidente dell’Unione Contadini Ticinese (UCT), a dimostrazione dell’importanza del progetto per l’intero settore agricolo.  

L’avvio del progetto è previsto, previa approvazione del messaggio 8201 da parte del Gran Consiglio, nei primi mesi del 2023.