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Discorso

Dipartimento delle istituzioni

02 dicembre 2022

Discorso

Dipartimento delle istituzioni

02 dicembre 2022

Discorso del Consigliere di Stato Norman Gobbi in occasione dell’inaugurazione del Centro di controllo per veicoli pesanti


– Fa stato il discorso orale –  

 

Gentili signore, egregi signori

è a nome di tutto il Governo ticinese che prendo la parola in questo giorno di festa, che ci vede qui a Giornico in un clima ormai invernale, ma caldo di positive sensazioni per l’inaugurazione del Centro di controllo dei veicoli pesanti.
Lo abbiamo atteso per anni e ora è pronto per dare il suo grande contributo alla sicurezza sull’asse autostradale sud nord e nord sud.Chi mi ha preceduto ha già messo in evidenza i tanti aspetti positivi di questo imponente centro:

  • l’aumento della sicurezza per tutti gli utenti dell’autostrada che transitano sull’asse del San Gottardo
  • il miglioramento notevole della gestione del traffico pesante in entrambe le direzioni
  • il miglioramento della situazione ambientale
  • la creazione di un indotto economico a livello locale/regionale
  • la creazione di nuovi posti di lavoro per la polizia cantonale
  • e l’accesso in autostrada attraverso il nuovo svincolo.

Da parte mia vorrei sottolineare due importanti aspetti: 

  • la forte volontà del Consiglio di Stato ticinese e del Parlamento di favorire la realizzazione del CCVP
  • la stretta e proficua collaborazione con USTRA per arrivare a definire tutti i dettagli di questa complessa infrastruttura

L’infrastruttura di controllo dei veicoli pesanti sarebbe dovuta sorgere a Sigirino. Parliamo degli inizi degli anni 2'000. Vi è stato un lungo tira-molla, legato a più problemi anche di natura ambientale. L’iter si è dilatato a dismisura, sino a quando si è preso coscienza della necessità assoluta di questo Centro.
La chiave di volta per sbloccare e consolidare il progetto – la cui ubicazione era ormai stata definita qui a Giornico – fu il messaggio governativo 7179 del 6 aprile 2016 per la Concessione di un credito di 5 milioni di franchi quale contributo cantonale alla realizzazione dell’area multiservizi e del centro di controllo per veicoli pesanti lungo l’autostrada A2 a Giornico.
Qui ringrazio il collega Claudio Zali per il supporto dato e per il lavoro svolto.
In quel messaggio il Governo metteva nero su bianco – e cito – “l’assoluta priorità di dare avvio ai lavori, considerati gli interessi pubblici di carattere economico, ambientali e di gestione del traffico”. Inoltre il CdS portava alla luce (cito) “l’assicurazione da parte della Direzione dell’USTRA che un contributo cantonale unico ed omnicomprensivo di 5 milioni di franchi avrebbe permesso di sbloccare l’avvio della realizzazione”. Per questo motivo abbiamo deciso di aderire alla proposta di USTRA e chiedere quindi al Parlamento il credito di 5 milioni di franchi. Una scelta politica ben precisa, scaturita dopo molti incontri tra il Cantone e USTRA. Grazie alla garanzia di questo contributo, USTRA ha assunto a suo carico l’incognita dei costi e delle procedure necessarie. Quindi, in altre parole, ha potuto dare avvio ai lavori di costruzione. Al Cantone non è più stato chiesto un franco per un investimento che si aggira attorno ai 250 milioni di franchi.

La determinazione del Governo è stata figlia anche degli ottimi rapporti instaurati con la direzione di USTRA. E qui si inserisce il secondo aspetto importante da mettere in evidenza nella narrazione della realizzazione di questo progetto. Per riuscire a raggiungere l’obiettivo di avere il Centro qui a Giornico era ed è indispensabile una positiva predisposizione alla collaborazione. È quanto è avvenuto concretamente. Sia prima dell’inizio dei lavori – come ho detto –, sia durante i lavori. Collaborazione ancora più indispensabile visto che a intervenire sono partner di due differenti livelli politici: da un lato la Confederazione e dall’altro il Cantone.

Sul piano organizzativo la parte del leone l’ha fatta la Polizia cantonale. Ringrazio tutti i miei collaboratori per l’impegno che hanno messo in questo progetto. Con una menzione speciale al capitano Marco Guscio, che da vent’anni insegue questo progetto e che oggi vede coronato questo sogno, ma soprattutto gli sforzi che vi ha profuso.

Un leventinese come il sottoscritto. È forse per questo che teniamo ancora di più a questo Centro, al quale guardiamo con tante aspettative. Lo abbiamo voluto fortemente perché capivamo l’importanza strategica non solo per il Ticino e per la sicurezza di tutti gli automobilisti, ma perché avrebbe dato un sostegno importante anche per l’economia di valle, con l’indotto prodotto dall’investimento di 250 milioni di franchi e con l’indotto che si creerà nel corso della gestione dell’impianto: posti di lavoro diretti e indiretti, collegamenti privilegiati grazie alla creazione di uno svincolo con possibilità di nuovi sviluppi regionali interessanti.

Per un Consigliere di Stato è sempre molto gratificante intervenire in questo genere di occasioni: è il coronamento di un impegno; è la finalizzazione di un lavoro, ma soprattutto è la certezza di aver contribuito a offrire qualcosa di utile alla nostra cittadinanza. Qui parlo a nome di tutto il Governo, che come detto ha sostenuto il progetto. Come leventinese, lo ammetto, sono ancora più felice di essere qui oggi a questa inaugurazione!

Il Centro ora inizierà a funzionare, inserendosi a pieno titolo nella rete svizzera dei 12 centri di controllo dei veicoli pesanti, già operativi o in fase di realizzazione. A tutti i collaboratori che qui operano auguro un proficuo lavoro.

A partire dal tenente Franco D’Andrea, a cui è stata affidata la direzione del Centro quale ufficiale subalterno, subordinato al V° Reparto di Gendarmeria stradale. È un’attività di controllo nuova, con modalità di lavoro anche tecnologicamente avanzate. Un’esperienza per tutti da sfruttare.

Concludo con i ringraziamenti: al direttore di USTRA Jürg Röthlisberger, che ha seguito dal 2015 in prima persona questo progetto. Al responsabile USTRA della filiale di Bellinzona Marco Fioroni; al capitano Marco Guscio e a tutti i suoi collaboratori della Polizia cantonale. Ai progettisti e a tutte le maestranze che hanno lavorato su questo cantiere.    

Norman Gobbi
Consigliere di Stato
Direttore del Dipartimento delle istituzioni