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Comunicato stampa

Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport

27 ottobre 2023

Comunicato stampa

Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport

27 ottobre 2023

Memoriav premia a sorpresa il ‘Sistema per la valorizzazione del patrimonio culturale’ con il suo Prix 2023

Il Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (DECS) comunica che si è conclusa con un successo di partecipanti e una premiazione a sorpresa la terza edizione del convegno Digitalizza la cultura, tenutosi giovedì 26 ottobre 2023 a Lugano, anticipando di un giorno la Giornata mondiale del patrimonio audiovisivo indetta dall’UNESCO. Il Sistema per la valorizzazione del patrimonio culturale (SVPC) della Divisione della cultura e degli studi universitari (DCSU) ha infatti ricevuto durante lo svolgimento dell’evento il Prix Memoriav 2023. La giornata di approfondimento sugli spazi di contaminazione tra approcci tradizionali e nuove intelligenze in ambito culturale viene coronata così da un doppio successo.


L’evento Digitalizza la cultura. Spazi di contaminazione tra approcci tradizionali e nuove intelligenze si è concluso con un successo in termini di partecipazione e di riconoscimenti. Durante lo svolgimento del convegno – che ha riempito la sala di Villa Ciani e registrato 210 collegamenti streaming – è stato infatti consegnato a sorpresa il Prix Memoriav 2023 al Sistema per la valorizzazione del patrimonio culturale (SVPC), organizzatore della giornata di studio.  

La direttrice dell’Associazione per la salvaguardia della memoria audiovisiva svizzera (Memoriav) Cécile Vilas lo ha consegnato a Roland Hochstrasser, responsabile del servizio. “Si tratta di un riconoscimento simbolico, ma che quest’anno viene assegnato a voi per la qualità e costanza del vostro lavoro nell’importante ambito della preservazione della memoria collettiva e della cultura in generale”, ha affermato Vilas. “Questo premio va condiviso tra tutti le collaboratrici e i collaboratori dell’Ufficio ed esteso alla Divisione della cultura e degli studi universitari e naturalmente anche alla direzione del DECS”, ha sottolineato invece Hochstrasser.  

Dopo aver trattato il tema della gestione sostenibile e aperta dei patrimoni digitali nel 2016 e le nuove mediazioni dei patrimoni audiovisivi nel 2021, l’edizione di quest’anno si è focalizzata sulle crescenti contaminazioni vissute dalle pratiche culturali tra approcci tradizionali e nuove intelligenze. Seppur percepito spesso negativamente, il termine contaminazioni rispecchia bene l’evoluzione di molti settori, che tendono ad avere frontiere sempre meno nette e a sviluppare collaborazioni, strumenti, strategie trasversali - interne ed esterne - alla filiera culturale.  

Ampio e importante è stato il contributo di relatrici e relatori, suddivisi in tre sessioni e una tavola rotonda finale. La prima sessione, Orizzonti aperti, ha visto la partecipazione di Luca Maria Gambardella, Theo Maeusli, Cécile Vilas e Magalie Vetter. Tentativi di dialogo con le culture digitali è invece il nome della seconda sessione alla quale hanno partecipato Fabien Morf, Simone Seregni e Jan Trautmann. Le sessioni si sono concluse con Intrecci culturali tra sperimentazioni e innovazioni con la partecipazione di Raphaël Brunschwig, Cristina Grisot e Chiara Fanetti.  

Ha generato grande interesse anche la tavola rotonda Sguardi verso il futuro condotta dalla giornalista Sandra Sain, che ha intervistato il Cancelliere dello Stato Arnoldo Coduri, la Delegata alla trasformazione digitale Milena Folletti, Ivan Vanolli del Servizio dell'informazione e della comunicazione del Consiglio di Stato e l’aggiunta al Cancelliere Paola De Marchi-Fusaroli.  

Il convegno Digitalizza la cultura. Spazi di contaminazione tra approcci tradizionali e nuove intelligenze è stato proposto nell’ambito della Giornata mondiale del patrimonio audiovisivo. L’incontro, organizzato dal SVPC per conto della Divisione della cultura e degli studi universitari, è stato realizzato con l'Aiuto federale per la lingua e la cultura italiana, in collaborazione con la Radiotelevisione svizzera (RSI), la Città di Lugano e il Centro di risorse didattiche e digitali (CERDD).