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Comunicato stampa

Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport

05 dicembre 2023

Comunicato stampa

Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport

05 dicembre 2023

PISA 2022 – I risultati delle allieve e degli allievi quindicenni in Ticino

L’indagine PISA, svolta nel 2022 ha verificato le competenze in matematica, lettura e scienze delle allieve e degli allievi quindicenni scolarizzati nel Canton Ticino. Dall’indagine emerge che il Ticino ottiene risultati elevati nei tre ambiti studiati, sia rispetto alla Svizzera che rispetto a tutti gli altri Paesi partecipanti, posizionandosi sempre tra i primi 10 Paesi. In matematica, il punteggio è diminuito rispetto al 2015 e al 2018 mentre è rimasto costante in lettura e scienze.

Sebbene il sistema ticinese risulti prevalentemente equo, soprattutto rispetto alle altre entità di confronto (Svizzera, media OCSE e Paesi di riferimento), presenta comunque su questo piano dei potenziali margini di miglioramento. In particolare, la condizione socioeconomica ha ancora un impatto preponderante sui risultati: le allieve e gli allievi svantaggiati ottengono infatti un punteggio nettamente inferiore rispetto alle allieve e agli allievi di condizione socio economica favorita


L’indagine internazionale PISA (Programme for International Student Assessment), svolta in Ticino dal Centro competenze innovazione e ricerca sui sistemi educativi (CIRSE) del Dipartimento formazione e apprendimento / Alta scuola pedagogica (DFA / ASP) della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI) su mandato del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (DECS), fornisce ogni tre anni informazioni sulle competenze delle quindicenni e dei quindicenni in lettura, matematica e scienze. Nel rapporto sui risultati del Canton Ticino, i punteggi delle allieve e degli allievi di questo Cantone sono stati messi a confronto con i punteggi medi dei Paesi affiliati all’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), con quelli della Svizzera e con quelli dei Paesi di riferimento (Italia, Francia, Austria, Germania, Belgio, Estonia, Canada e Finlandia). Ciò è stato possibile in quanto il Ticino è l’unico Cantone in Svizzera ad avere un campione cantonale di quindicenni, consentendo quindi dei confronti internazionali.

I punteggi medi in PISA 2022 delle allieve e degli allievi ticinesi in matematica e in scienze non differiscono statisticamente da quelli della Svizzera, pur essendo superiori. In lettura, invece, le e i quindicenni scolarizzati in Ticino raggiungono un punteggio medio superiore e statisticamente significativo rispetto a quello della Svizzera, anche se la differenza è comunque piccola. Il Ticino si trova inoltre sopra la media dei Paesi dell’OCSE in tutti e tre gli ambiti. Considerando tutti i Paesi partecipanti (81 Paesi) al test PISA 2022, il Ticino eccelle in tutti gli ambiti posizionandosi sempre tra i primi 10 Paesi.
Dal 2015 al 2022, in matematica si osserva una tendenza alla diminuzione del punteggio medio in Svizzera, Ticino compreso, come nella media OCSE e in tutti i Paesi di riferimento mentre in lettura e in scienze, in Ticino e in Svizzera, non vi è un cambiamento del punteggio medio nel corso delle indagini.  

I risultati di PISA 2022 confermano che il sistema educativo ticinese è generalmente più equo rispetto al sistema educativo svizzero e a quelli degli altri Paesi di riferimento. Risulta infatti che il Ticino ha una percentuale ridotta di allieve e allievi che non raggiungono le competenze di base in tutti e tre gli ambiti rispetto alla Svizzera, alla media OCSE e alla maggior parte dei Paesi di riferimento. Inoltre, la differenza di punteggio tra gli allievi più e meno competenti (dispersione) in Ticino è più contenuta rispetto alle altre entità di confronto. Vi sono tuttavia degli aspetti che possono essere migliorati; ad esempio, per quanto riguarda le caratteristiche individuali, emerge che in Ticino, come in Svizzera e nella media OCSE, la condizione socioeconomica resta la caratteristica che ha il maggiore impatto sul punteggio al test PISA in tutti e tre gli ambiti: vi è di fatto una grande differenza di punteggio tra le allieve e gli allievi di condizione sfavorita rispetto a coloro con condizione favorita, a favore di quest’ultimi.

Commento ai risultati PISA 2022 cantonali da parte di Emanuele Berger, Direttore della Divisione della scuola e Coordinatore del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport  

Il Canton Ticino ha partecipato all'indagine PISA (Programme for International Student Assessment) sin dalla sua prima edizione nel 2000. I dati ottenuti da questo studio sono di grande valore poiché ci permettono di collocare il nostro sistema educativo in un contesto internazionale, facilitando l'identificazione delle aree in cui possiamo migliorare nelle materie di lettura, matematica e scienze.

Nelle ultime tre edizioni (2015, 2018 e 2022), il Canton Ticino è stato l'unico Cantone svizzero a mantenere un campione rappresentativo che consente di confrontare i risultati dei nostri studenti e delle nostre studentesse con quelli di altre regioni nazionali e internazionali. Questa scelta di partecipazione attiva riflette la nostra convinzione che le decisioni nel campo dell'istruzione, anche se di natura politica, debbano essere basate su solide basi di conoscenza fornite dalla ricerca.

I risultati dell'ultima edizione dell'indagine PISA (ritardata di un anno a causa della pandemia) sottolineano nuovamente l'alta qualità del sistema educativo ticinese. Considerando tutti i Paesi partecipanti al test PISA 2022, il Ticino eccelle in tutti gli ambiti posizionandosi sempre tra i primi 10 Paesi. Questi risultati sono estremamente positivi, ma ciò che mi conforta ancor di più è la conferma della solidità dell'equità nel nostro sistema. Questo risultato enfatizza l'efficacia del modello inclusivo adottato nel Canton Ticino, che ha un duplice scopo: garantire un'istruzione di alta qualità e offrire a tutti gli studenti pari opportunità di apprendimento. È importante ricordare che il Ticino è l’unico cantone svizzero a poter vantare una scuola media unica, nella quale confluiscono tutti gli allievi. Questo è un aspetto positivo e di cui andare fieri, in quanto porta a una maggiore equità del sistema scolastico rispetto ad altri cantoni in cui i ragazzi a 10-11 anni vengono già suddivisi in due o perfino tre filoni scolastici che, con grande probabilità, definiscono poi le loro future opportunità professionali.

Se da un lato molti elementi ci permettono di essere tranquilli e soddisfatti del nostro sistema educativo, ci sono però d’altra parte anche alcuni campanelli d’allarme che sicuramente dobbiamo monitorare. Il fatto che il 20% degli allievi e delle allieve non raggiunga in lettura (e il 15% in matematica e scienze) le competenze di base per poter affrontare le sfide quotidiane deve sicuramente interrogarci e dobbiamo fare in modo che queste lacune possano essere colmate.

Oltre a questo permangono ancora (e si acuiscono nel tempo) delle differenze importanti nei punteggi degli allievi e delle allieve a seconda della condizione socio economica di provenienza. Chi ha una condizione socioeconomica favorita ottiene in media un punteggio superiore in tutte e tre le materie. Certamente gli allievi e le allieve di estrazione socioeconomica medio-alta beneficiano di migliori condizioni di partenza, che si traducono sia in un bagaglio culturale di base più ricco, che predispone ad una maggiore familiarità con i contenuti scolastici sia in un maggior sostegno da parte della propria famiglia nel percorso scolastico, oppure ad esempio nella disponibilità finanziaria per poter ricorrere a lezioni private per recuperare eventuali lacune scolastiche. Tuttavia, la scuola ticinese dovrebbe riuscire a fare in modo che le condizioni di partenza non abbiano un impatto sui risultati scolastici degli allievi e delle allieve, ma che tutte e tutti possano beneficiare delle medesime opportunità a livello scolastico. È proprio anche in questo senso che si vuole arrivare a un superamento dei corsi A e B alle scuole medie, per fare in modo che gli allievi e le allieve non siano inseriti/e in filoni ed ‘etichettati’ già così precocemente, siccome sappiamo che anche in questo la provenienza socio economica gioca un ruolo importante.