Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport
Discorso
Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport
26 marzo 2024
Inaugurazione della mostra dedicata a Sylva Galli e “le artiste del suo tempo”
Rancate, Pinacoteca cantonale Giovanni Züst, domenica 24 marzo 2024
Fa stato il testo parlato
Gentile direttrice Agliati Ruggia,
gentili signore, egregi signori,
è con grande piacere che porto il mio saluto quale Direttrice del Dipartimento dell’educazione della cultura e dello sport in occasione dell’inaugurazione della mostra dedicata a Sylva Galli e “le artiste del suo tempo”.
In verità sono qui in una duplice veste, oltre che nel mio ruolo istituzionale, questa sera come privata cittadina amante dell’arte e della cultura non potevo mancare questa occasione di (ri)scoprire la preziosa produzione delle artiste attualmente esposte presso la Pinacoteca Züst. In particolare, le opere di Sylva Galli, giovane artista ticinese sono una testimonianza importante della sua epoca e della sua vita.
Chi segue il mio impegno politico lo sa, da sempre mi batto per la parità e contro gli stereotipi di genere. La mostra “Sylva Galli (1919-1943) e le artiste del suo tempo” contribuisce a questi obbiettivi ponendo un tassello importante negli studi sul ruolo della donna nel nostro territorio. La messa in luce dell’evoluzione della presenza femminile nell’arte pittorica a cavallo tra la fine del XIX secolo e gli anni Quaranta del Novecento permette non solo di celebrare le figure femminili di artiste ma anche di interrogarci sulla loro vita, sul loro percorso e sugli ostacoli che hanno incontrato e hanno dovuto sormontare. Questo non solo le onora e le valorizza, ma spero ispiri altre/i a seguire le proprie passioni creative, indipendentemente dal genere o da altre circostanze. Inoltre, sebbene negli ultimi decenni si siano verificati progressi significativi verso una maggiore inclusione delle donne nell’arte, esistono ancora barriere da superare. Tra gli altri, la disparità di visibilità e di accesso alle opportunità rimane una sfida importante. Ringrazio quindi la Pinacoteca Züst che da sempre dedica un’attenzione particolare alle figure di donne artiste.
Nel mondo dell’arte e della cultura la creazione di sinergie fra i diversi attori sono fondamentali per promuovere l’offerta presso il pubblico e valorizzare le artiste e gli artisti. La Pinacoteca Züst, che fa parte del DECS, per questa mostra ha collaborato con un altro dei nostri istituti: il Centro di dialettologia e di etnografia. Quest’ultimo ha prestato degli oggetti tipici dei lavori femminili nel periodo studiato che permettono di rendere conto della vita quotidiana delle donne di quell’epoca. Vedremo anche degli splendidi abiti disegnati dalla ticinese Rachele Giudici. Le collaborazioni con i privati, penso ad esempio ai custodi delle produzioni artistiche di parenti o amiche e amici, sono importanti in quanto permettono lo studio delle opere e l’allestimento di mostre come questa che si apre oggi. Ringrazio quindi la famiglia Galli. Ricordo anche con piacere che l’istituzione del Fondo Sylva Galli da parte del padre, il signor Battista Galli, per ricordarla dopo la prematura scomparsa ebbe il patrocinio dell’allora Dipartimento della Pubblica Educazione. Questo fondo aveva e ha tutt’ora, essendo ancora attivo, quale obiettivo quello di premiare la migliore opera artistica degli studenti dell’ultimo anno della scuola magistrale.
Questi sono solo alcuni esempi dell’importanza della collaborazione tra enti diversi e tra pubblico e privato che non solo beneficia direttamente artisti/e e operatori/operatrici culturali, ma anche la comunità nel suo insieme, offrendo opportunità di accesso alla cultura, promuovendo la diversità e arricchendo il tessuto sociale e artistico della società.
Per concludere, non posso che ribadire quanto ho già avuto modo di dire a fine gennaio in questa sede e in parlamento: la pinacoteca Züst è un luogo di cultura molto importante per il Cantone. Ringrazio la direttrice signora Agliati e le sue collaboratrici e collaboratori per l’importante lavoro che svolgono sia nella valorizzazione del patrimonio artistico ticinese raccogliendo ed esponendo le opere di artiste e artisti attivi sul territorio ticinese dal XVI ai primi decenni del XX secolo, sia nell’ambito della mediazione culturale. È mia intenzione dare continuità a questo importate lavoro anche al termine del periodo di direzione della signora Agliati. Per rafforzare il ruolo della Pinacoteca, oltre alle persone che vi lavorano e collaborano, è necessaria anche una struttura adatta che tenga conto che quella esistente è inserita nella lista dei beni culturali di interesse comunale e cantonale. Ecco perché nelle scorse settimane è stato aperto il concorso di progetto per la sua trasformazione e ampliamento che prenderà il via tra la fine del 2026 e la primavera del 2027. La Pinacoteca continuerà a essere attiva anche in questo periodo.
Ringrazio tutte e tutti coloro che con il loro lavoro e la loro passione hanno permesso l’allestimento della mostra “Sylva Galli (1919-1943) e le artiste del suo tempo” e auguro a tutte e tutti voi una piacevole (ri)scoperta di queste artiste.
Marina Carobbio Guscetti
Consigliera di Stato