Vai al contenuto principale Vai alla ricerca

Discorso

Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport

17 giugno 2024

Discorso

Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport

17 giugno 2024

Pari opportunità saluto della Consigliera di Stato Marina Carobbio Guscetti in occasione della ricorrenza del 14 giugno al CPT di Lugano-Trevano


– Fa stato il discorso orale –

Buongiorno a tutte le persone presenti qui oggi.

Il 14 giugno è una data importante. È una giornata di mobilitazione, di rivendicazioni per quanto riguarda la parità di genere, l’uguaglianza di opportunità, la promozione dei diritti, il rispetto delle donne. Donne spesso ancora vittime di violenze, discriminate, confrontate a innumerevoli stereotipi.

Il 14 giugno 1981, dieci anni dopo l’ottenimento del suffragio femminile in Svizzera, grazie a un’iniziativa popolare voluta dalle donne, popolo e Cantoni accolsero l’iscrizione nella Costituzione federale del principio di uguaglianza di diritti fra donna e uomo. Il nuovo articolo 8, capoverso 3, della Costituzione recita: “Uomo e donna hanno uguali diritti. La legge ne assicura l’uguaglianza, di diritto e di fatto, in particolare per quanto concerne la famiglia, l’istruzione e il lavoro. Uomo e donna hanno diritto a un salario uguale per un lavoro di uguale valore”.

Da allora la data del 14 giugno è diventata una ricorrenza simbolica, che da un lato celebra la conquista della parità giuridica tra donna e uomo in Svizzera, ma che dall’altro vuole ricordare che le sfide per il raggiungimento di un’effettiva uguaglianza di opportunità sono ancora numerose.

Molte disparità, molti stereotipi, sono profondamente radicati nel tessuto sociale, nel mondo che ci circonda, nella “quotidianità”. Servono allora sforzi a 360 gradi. Il Consiglio Stato ha da poco rinnovato il suo impegno nel promuovere le pari opportunità nell’intera società, in tutti gli ambiti della vita, adottando il nuovo Piano d’azione per il periodo 2024-2027. Il Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (DECS) vuole e può fare la sua parte. Si tratta di sensibilizzare tutte e tutti, innescando meccanismi virtuosi, favorendo un cambiamento di paradigma a livello culturale.

La scuola ha il compito di educare e di formare. Può e deve farlo garantendo essa stessa le pari opportunità a tutte e tutti coloro che vi lavorano e che la frequentano. Prevenire le discriminazioni, garantire la parità di trattamento, favorire il rispetto ha quindi senso sin dalla più tenera età e in ogni fase successiva. Si tratta, ad esempio, di continuare a investire nella promozione di scelte libere da stereotipi di genere, contribuendo a rompere il ciclo di riproduzione delle disuguaglianze sociali e professionali, consentendo alle persone di seguire interessi e inclinazioni personali. Si tratta però anche di promuovere un ambiente scolastico attento alle differenze di genere, all’identità sessuale, all’inclusione, al benessere. La qualità dell’ambiente scolastico è infatti fondamentale per ogni persona in formazione.

Permettetemi di congratularmi con la Direzione, con il corpo docente e con tutte e tutti voi per l’impegno investito dal Centro professionale di Lugano-Trevano nel marcare questa giornata. Un contributo prezioso sulla strada delle pari opportunità. Il ricco programma odierno del CPT, ma anche l’impegno profuso nell’arco dell’intero anno, contribuisce – non ho dubbi – a fare la differenza.

Un plauso va a chi, tra voi, ha avuto e ha il coraggio di fare scelte formative e professionali “controcorrente”, scelte ancora talvolta non facili nel contesto sociale in cui viviamo, scelte che aiutano a scardinare gli stereotipi. Vi invito a essere curiose e curiosi, ad approfondire le possibilità esistenti, e poi a fare quello che più sentite nelle vostre corde, a seguire i vostri sogni. So che il CPT di Lugano-Trevano attribuisce un grande valore alla diversità, diversità che contribuisce a fare la ricchezza, nella scuola, nella società.

I tempi non sono semplici. Viviamo in un mondo complesso. A volte l’orizzonte è nebuloso, sembra che manchino prospettive. Il mio invito è ad avere fiducia in voi stesse e in voi stessi. Il contributo che ognuna e ognuno può dare – nelle relazioni umane, nei confronti delle persone che ci circondano, nella comunità – è grande. Anche con i piccoli gesti, nelle piccole cose. Io ho fiducia in voi.

Oggi è tra l’altro l’ultimo giorno dell’anno scolastico 2023-2024, di un anno scolastico impegnativo. Permettetemi di farlo da qui, dal CPT di Lugano-Trevano. Desidero ringraziare di cuore chi lavora nelle scuole, dalle e dai docenti a tutto il personale scolastico e alle direzioni, per il grande investimento dimostrato, in tempi non facili. Grazie alle allieve e gli allievi, alle apprendiste e agli apprendisti, alle studentesse e agli studenti, per l’impegno. Vanno pure ringraziate le famiglie e tutte e tutti coloro che contribuiscono a rafforzare la scuola ticinese, dalle aziende formatrici, agli altri attori del mondo del lavoro, alle collaboratrici e a i collaboratori del DECS.

Da parte mia – posso assicurarvi – continuerò a impegnarmi per salvaguardare e rafforzare una scuola di qualità, equa, inclusiva e accessibile, garante di pari opportunità.