Consiglio di Stato
Comunicato stampa
Consiglio di Stato
22 agosto 2024
Programma d’agglomerato del Bellinzonese di terza generazione (PAB 3): terzo pacchetto di opere
Il Consiglio di Stato, nella sua seduta settimanale, ha licenziato il Messaggio concernente lo stanziamento di un credito quadro di CHF 7'087'000.- e l’autorizzazione alla spesa di CHF 17'500'000.- per il completamento delle opere nell’ambito del Programma di agglomerato del Bellinzonese di terza generazione (PAB 3), quale aggiornamento del credito quadro di CHF 9'520'000.-, per un totale di CHF 27'020'000.-.
Con il sopraccitato Messaggio il Governo chiede al Parlamento di stanziare un credito per la realizzazione di una serie di misure atte a migliorare le condizioni di viabilità e sicurezza per tutti gli utenti della strada: trasporto pubblico (TP), traffico individuale motorizzato (TIM) e mobilità lenta (ML). Gli interventi che, a seguito dello sviluppo progettuale sono ora pronti per l’esecuzione, sono volti, rispettivamente, ad accelerare il trasporto pubblico, a riqualificare urbanisticamente alcuni tracciati stradali e ad ampliare ulteriormente la rete dei percorsi ciclabili.
Un credito di CHF 7'670'000.- è destinato a favorire ulteriormente l’accessibilità al trasporto pubblico nel Bellinzonese attraverso la realizzazione di un nuovo nodo intermodale alla fermata ferroviaria di Giubiasco, mentre un credito di CHF 6'980'000.- consentirà di procedere alla riqualifica della strada cantonale tra Monte Carasso (Via El Stradún) e Sementina (Via Locarno).
Viene inoltre stanziato un importo di CHF 3'326'000.- per la progettazione stradale e la realizzazione di un nuovo capolinea bus nel quartiere di Camorino, nonché per il risanamento e la riqualifica del tratto stradale In Cumlina, e infine per il miglioramento dell’accessibilità pedonale e ciclabile alla fermata TILO di Castione-Arbedo, nei pressi dell’area delle Nuove Officine FFS.
Secondo quanto stabilito dalla Convenzione tra Cantone e Commissione regionale dei trasporti del Bellinzonese (CRTB), i costi delle opere – dedotto il contribuito della Confederazione – sono suddivisi in ragione del 65% a carico del Cantone e del 35% a carico dei Comuni. Si precisa infine che, per i progetti per i quali risultano dei particolari vantaggi locali per il Comune, è prevista una partecipazione specifica del Comune medesimo, la quale di regola è pari a un terzo del costo totale dedotto il finanziamento federale. Il costo residuo è poi ulteriormente suddiviso tra il Cantone e i Comuni dell’agglomerato secondo la chiave di riparto citata (65% - 35%).