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Comunicato stampa

Dipartimento del territorio
Dipartimento delle istituzioni
Dipartimento della sanità e della socialità
Dipartimento delle finanze e dell'economia

13 novembre 2024

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13 novembre 2024

Peste suina africana: progetto pilota per favorire la riduzione della densità di cinghiali in Ticino

Le autorità cantonali avviano un progetto pilota per agevolare la gestione delle catture nell’ambito della caccia invernale al cinghiale e favorire così le attività venatorie delle cacciatrici e dei cacciatori. L’obiettivo principale è aumentare il numero di catture e ridurre la densità delle popolazioni di cinghiali in Ticino. Il progetto pilota si inserisce nell’ambito delle misure preventive previste dalla strategia per la gestione della peste suina africana in vista di un possibile arrivo della malattia sul territorio ticinese.


La peste suina africana (PSA) è una malattia innocua per gli esseri umani, ma molto pericolosa per i cinghiali e i maiali da allevamento. Al momento l’infezione non ha ancora raggiunto la Svizzera, ma la sua diffusione nel Nord Italia lascia presagire che anche il Cantone Ticino ne potrebbe essere toccato.  

Una delle principali misure di prevenzione previste dalla strategia cantonale per la gestione della PSA è la riduzione della densità delle popolazioni di cinghiali sul territorio cantonale, con un’attenzione particolare alle zone maggiormente popolate e alle fasce di confine. Un aumento delle catture di cinghiali contribuirebbe dunque a ridurre la probabilità di arrivo e diffusione del virus nel nostro territorio, oltre che a semplificare la gestione dei cinghiali che potrebbero esserne colpiti. 

A partire dal 2023, per favorire un maggiore prelievo di questo ungulato, è stata introdotta la caccia estiva al cinghiale in aggiunta ai consueti periodi venatori della caccia alta e della caccia invernale al cinghiale. Per incentivare ulteriormente il numero delle catture, verrà ora avviato un progetto pilota rivolto alle cacciatrici e ai cacciatori, ai quali sarà offerto un punto di ritiro agevolato delle catture. Il progetto prevede la possibilità di consegnare i cinghiali abbattuti a un punto collettore di Rivera (situato all’interno del Centro istruzione della Protezione civile). Gli animali considerati idonei al consumo, ovvero ineccepibili dal punto di vista della qualità della carne, saranno ritirati e remunerati con un compenso di 4 franchi al chilogrammo (considerando il peso in pelle). Questa possibilità verrà per il momento offerta per l’intero periodo della caccia invernale al cinghiale dal 16 novembre 2024 al 22 gennaio 2025, durante i giorni aperti alla caccia (mercoledì, sabato e domenica).  

Gli animali ritirati saranno successivamente trasportati in un laboratorio di sezionamento e lavorati da un macellaio. Di principio, la carne ottenuta dopo la lavorazione sarà poi utilizzata all’interno della rete di refezione gestita dal Cantone come, ad esempio, nelle mense scolastiche. Questo permetterà, inoltre, anche di valorizzare una risorsa alimentare a chilometro zero, quale è la selvaggina. Il progetto va anche nel senso di una miglior regolazione dei cinghiali e quindi di una riduzione dei danni da essi causati in agricoltura.  

Un bilancio del progetto pilota verrà stilato al termine del periodo venatorio invernale. Questa opportunità verrà garantita solo fino a quando dovesse subentrare un’offerta privata analoga in grado di assicurare le medesime prestazioni.  

Maggiori dettagli saranno disponibili su www.ti.ch/psa e su www.ti.ch/caccia.    

 

In allegato alcune fotografie e del materiale video liberamente utilizzabili dai media con la dicitura Repubblica e Cantone Ticino.