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Discorso

Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport

10 aprile 2025

Discorso

Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport

10 aprile 2025

Saluti in occasione dell’apertura di “Eventi letterari Monte Verità”


Saluto della Consigliera di Stato Marina Carobbio Guscetti
Locarno, 10 aprile 2025

Gentili
Presidente di Eventi letterari Monte Verità, Signor Raphaël Brunschwig;
Direttore artistico di Eventi letterari Monte Verità, Signor Stefan Zweifel;
Sindaco del comune di Ascona, Signor Giorgio Gilardi;
gentili Signore e Signori del pubblico qui presente,

è per me un piacere e un onore essere presente in qualità di Direttrice del Dipartimento dell’educazione della cultura e dello sport all’inaugurazione della tredicesima edizione degli Eventi letterari Monte Verità. Desidero ringraziare sinceramente tutte e tutti coloro che con impegno hanno reso possibile la realizzazione di questo evento. Da anni, questi incontri rappresentano un’opportunità preziosa di ispirazione e riflessione collettiva, non solo dal punto di vista artistico e intellettuale, ma anche come momento di confronto sul ruolo della cultura nella nostra società.

Quest’anno il tema centrale sarà la psicogeografia, un concetto che ci invita a esplorare il rapporto tra l’ambiente che ci circonda e la nostra identità, il nostro modo di vivere e di pensare. Quale luogo migliore, per addentrarci in questo tema, se non il Monte Verità: un luogo che non è solo carico di storia e simbolismo, ma che incarna il bisogno di alternative, di utopie realizzabili, di spazi di libertà in cui arte, pensiero e comunità si intrecciano. Qui nel locarnese, nel corso del Novecento, artiste e artisti, intellettuali e figure emarginate dalle guerre hanno trovato rifugio, creando un laboratorio di idee che ha lasciato un segno profondo nella cultura europea. Questo dimostra come i luoghi non siano solo scenari inerti, ma attori fondamentali nella costruzione del pensiero e delle relazioni umane.

La psicogeografia ci invita a interrogarci anche sul tema dei confini: fino a che punto natura e tecnologia, spiritualità e scienza, arte e progresso devono essere considerati mondi separati? Oggi più che mai, in un’epoca segnata da trasformazioni tecnologiche rapide e profonde, come l’avvento dell’intelligenza artificiale, è fondamentale chiederci quale posto vogliamo riservare alla cultura nel futuro che stiamo costruendo. La tecnologia non è un fenomeno isolato, ma una forza che ridisegna il nostro spazio sociale e urbano, modificando le nostre abitudini, la nostra percezione del mondo e la nostra capacità di immaginare orizzonti diversi. Comprendere questo intreccio è essenziale per affrontare con consapevolezza le sfide del nostro tempo.

In un contesto come il nostro, in cui il dibattito culturale viene spesso relegato a un ruolo secondario, è cruciale ribadire che investire nella cultura è una necessità. La cultura è lo strumento che ci permette di costruire una società più aperta, critica e inclusiva. È il terreno su cui si fonda il senso di comunità, in cui si condividono esperienze, si elaborano visioni collettive e si immaginano nuove possibilità di convivenza. Per questo motivo, eventi come questo devono essere sostenuti e promossi con determinazione, affinché possano continuare a essere spazi di confronto, di crescita e di ispirazione.

Nel contesto del 150° anniversario della nascita dello psicoanalista e filosofo Carl Gustav Jung, è significativo ricordare il ruolo centrale che la Svizzera ha avuto nello sviluppo della psicoanalisi. Ad aver favorito questo progresso è stata senza dubbio anche la morfologia del nostro territorio: montagne imponenti, foreste silenziose e ampie vallate favoriscono la riflessione, l’introspezione e il legame profondo tra natura e pensiero. Anche il Ticino, ricco di luoghi dalla forte connotazione spirituale, partecipa a questa tradizione di dialogo tra ambiente e psiche; un dialogo ancora oggi importante, soprattutto a fronte della crescente necessità di una maggiore attenzione al benessere psicofisico e alla salute mentale di tutte le cittadine e i cittadini e in particolare delle giovani e dei giovani. È un tema, quello della salute mentale giovanile, che sento spesso emergere nelle scuole, soprattutto da parte dei docenti.

Le arti, dalla letteratura alla musica, dall’architettura al cinema, sono strumenti potenti che ci permettono di condividere esperienze, di comprendere meglio noi stessi e gli altri, di costruire un immaginario comune. Senza cultura non c’è coesione sociale, non c’è memoria collettiva, non c’è futuro. Per questo è nostro dovere, come cittadini, come istituzioni, come comunità, difenderla, promuoverla e renderla accessibile a tutti.

In qualità di Direttrice di Dipartimento, mi impegno a portare avanti questi obiettivi attuando dei progetti e delle misure concrete. Nel febbraio 2024 abbiamo presentate le Linee programmatiche cantonali di politica culturale 2024-2027, in cui sono stati identificati 10 obiettivi fondamentali, tra i quali la valorizzazione del patrimonio, le pari opportunità nei settori culturali, la semplificazione delle modalità di richiesta dei sostegni e la sostenibilità sociale ed ambientale. In agosto 2024, con il Consiglio di Stato, abbiamo presentato due messaggi in cui proponiamo una revisione parziale della legge sul sostegno alla cultura, con l’obiettivo di riconoscere il ruolo centrale della cultura nel nostro cantone e mettere in pratica quanto stabilito nelle Linee programmatiche. Inoltre, dall’inizio di quest’anno è valido anche in Ticino l’AG cultura: un pass che consente alle giovani e ai giovani sotto i 26 anni di accedere gratuitamente e senza limiti a numerosi spazi culturali sparsi sul territorio. In questo contesto, ci tengo a ringraziare l’associazione Eventi Letterari Monte Verità per aver aderito a questa iniziativa diventando partner di AG cultura.

Nei prossimi quattro giorni ci sarà dunque l’opportunità di approfondire il tema della psicogeografia attraverso un programma ricco di conferenze, incontri e momenti dedicati alla cultura. Rinnovando il mio sincero ringraziamento a tutte e tutti coloro che hanno resto possibile la realizzazione degli Eventi letterari, vi auguro di trarre il massimo beneficio da questi stimolanti momenti di condivisione e riflessione.