
Dipartimento del territorio
Dipartimento della sanità e della socialità
Comunicato stampa
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30 aprile 2025
Il rumore fa ammalare
In occasione della Giornata nazionale contro il rumore, il Dipartimento del territorio (DT) e il Dipartimento della sanità e della socialità (DSS) rilanciano congiuntamente il tema dell’inquinamento acustico, il cui focus per l’anno 2025 sono gli effetti nocivi del rumore stradale sulla salute.
La giornata – promossa a livello nazionale da Cercle Bruit, l’associazione dei responsabili cantonali per la prevenzione del rumore – da diversi anni ha come scopo di sensibilizzare la popolazione in merito alle ricadute negative del rumore sull’ambiente e sulle persone. Le evidenze scientifiche mostrano infatti che un'esposizione cronica, eccessiva o prolungata al rumore non rappresenta solo un fastidio, ma un vero e proprio fattore di rischio per la salute.
Il rumore eccessivo genera un accumulo di stress psicofisico, con conseguenze anche gravi: si stima che in Svizzera circa 500 decessi prematuri all’anno – attribuibili a malattie cardiovascolari – e 2’500 casi di diabete siano causati dal rumore del traffico. Vi è inoltre una crescente evidenza del legame tra inquinamento acustico e disturbi del sonno, ipertensione, e disturbi relazionati alla salute mentale, quali ansia e depressione. Va infatti ricordato che lo stress e i disturbi del riposo notturno, oltre a compromettere l’equilibrio ormonale e il metabolismo, incidono in modo importante sulla salute mentale, come anche sottolineato dalla campagna nazionale Salutepsi.ch sostenuta dal DSS.
Il rumore dunque non solo degrada la qualità della vita quotidiana, ma incide concretamente sul benessere complessivo delle persone. Gli effetti sono ancora più marcati nei gruppi vulnerabili, come bambini, anziani e persone con problemi di salute preesistenti. A ciò si aggiunge l’importante impatto economico: l’inquinamento fonico comporta infatti costi elevati per il sistema sanitario e contribuisce alla perdita di valore degli immobili esposti a livelli sonori eccessivi.
Per contrastare questo problema, da diversi anni il DT interviene in modo strutturale per proteggere efficacemente i residenti dall'eccessivo rumore stradale, con diverse misure atte a ridurre l’inquinamento acustico lungo le strade cantonali. In particolare, ricordiamo la posa di 178 km di asfalto fonoassorbente e la riduzione della velocità su specifici tratti stradali.
Dal 2021 l’Ufficio prevenzione rumori mette inoltre gratuitamente a disposizione dei Comuni il “rumorometro”, un “radar del rumore” che ha lo scopo di sensibilizzare gli automobilisti sui picchi di rumore generati dallo stile di guida. Spesso infatti sono le brusche accelerate a contribuire al superamento dei livelli sonori massimi consentiti dalla legge, pur rispettando i limiti di velocità. Il dispositivo promuove quindi comportamenti più responsabili e consapevoli, grazie a un riscontro immediato tramite messaggi quali “Grazie!”, oppure “Rumore!” nel caso di superamento della soglia di 83 decibel.
Il “rumorometro” vuole essere uno strumento complementare agli interventi strutturali, e negli anni ha già trovato impiego in diversi comuni, tra cui Locarno, dove è operativo dallo scorso mese di marzo. Per farne richiesta i Comuni possono annunciarsi tramite il sito www.ti.ch/rumorometro.