
Dipartimento del territorio
Comunicato stampa
Dipartimento del territorio
27 maggio 2025
Studio Generale: gettate le basi per un ammodernamento della rete elettrica in armonia con il territorio
Nell’ambito dello Studio Generale, il Canton Ticino e i gestori di rete ad alta e altissima tensione (Swissgrid, AET e FFS) gettano le basi per l’ampliamento delle reti elettriche, essenziali per garantire anche in futuro un approvvigionamento elettrico sicuro a economia e popolazione. Grazie alle sinergie individuate, sarà possibile rimuovere 140 km di linee elettriche dal territorio ticinese. L’approccio adottato, un unicum in Svizzera, ha convinto il Consiglio federale, che propone di estendere il modello ticinese agli altri Cantoni.
Conciliare approvvigionamento elettrico e tutela di paesaggio e abitati. È stato questo il fil rouge della conferenza stampa di stamani, in cui Cantone Ticino, Azienda Elettrica Ticinese (AET), Ferrovie federali svizzere (FFS) e Swissgrid hanno presentato i risultati dello Studio Generale, che getta le basi per l’ammodernamento della rete elettrica ticinese.
Il sistema energetico europeo sta attraversando la più grande trasformazione della sua storia. Il fabbisogno di energia è in costante aumento, trainato dall’elettrificazione nei settori della mobilità e del riscaldamento e dall’avvento dei grandi data center. La produzione di energia sarà in futuro più volatile e decentralizzata. Adattare le reti elettriche alle nuove condizioni è fondamentale per trasportare l’elettricità, un bene essenziale per economia e società.
Al contempo, il territorio ticinese offre spazi di vita, villaggi e città che sono molto apprezzati e conosciuti, sia dai residenti che dai turisti, in tutta la Svizzera e in Europa. Offre paesaggi unici, legati soprattutto alle montagne e ai laghi, da valorizzare, proteggere e conservare.
Un approccio condiviso a favore di abitati e paesaggio
Per conciliare queste esigenze è necessario che la pianificazione del territorio e delle reti elettriche avvengano con un approccio condiviso. Il Cantone Ticino ha quindi deciso nel 2013 di riunire allo stesso tavolo i tre grandi player dell’infrastrutture elettrica: Azienda Elettrica Ticinese (AET), Ferrovie federali svizzere (FFS) e Swissgrid. L’obiettivo: far convergere le diverse esigenze e individuare le aree ideali per la costruzione di nuove linee elettriche, razionalizzando i tracciati e identificando sinergie.
Attraverso analisi approfondite le parti coinvolte nello Studio Generale hanno individuato soluzioni condivise che stanno per essere trasformate in risultati concreti.
Sinergie per preparare la rete elettrica ticinese al futuro
Gran parte della rete elettrica ticinese è stata concepita, da più attori, negli anni ’50, e ognuno di questi attori lo ha fatto tenendo conto principalmente delle proprie esigenze. Le linee elettriche sono state costruite in zone e tracciati differenti e oggi si nota come il territorio venga così sfruttato in maniera inefficiente.
Lo sviluppo degli insediamenti e la presa di coscienza della necessità di proteggere i pregiati paesaggi del territorio ticinese ha spinto le parti coinvolte nello Studio Generale a cambiare approccio. Grazie al lavoro svolto è stato possibile far convergere le esigenze, permettendo di far convivere più linee sullo stesso tracciato.
Con questo studio vi è una visione in cui i tracciati saranno razionalizzati e una volta concretizzati i progetti di ammodernamento della rete sarà possibile smantellare circa 140 km di linee elettriche.
L’ammodernamento della rete va accelerato
Lo smantellamento dei circa 140 km di linee elettriche previste dallo Studio Generale avverrà grazie alla realizzazione di tre grandi progetti: le nuove linee in Leventina (progetto Airolo – Lavorgo), in Vallemaggia (progetto All’Acqua – Vallemaggia – Magadino), in Riviera e nel Piano di Magadino (progetto Lavorgo – Magadino) garantiranno alle generazioni future un approvvigionamento elettrico sicuro.
Spesso, tuttavia, la costruzione di nuove linee elettriche, viene rallentata da procedure d’approvazione che si protraggono a lungo nel tempo: in Svizzera, per costruire una nuova linea elettrica, spesso occorrono più di 15 anni. Grazie al lavoro svolto nello Studio Generale è stato possibile coordinare al meglio la pianificazione delle nuove linee elettriche in Ticino. Da questa collaborazione sono infatti nati rapporti di fiducia tra i partner. E investire tempo nella coordinazione territoriale permetterà di presentare alle autorità federali soluzioni condivise per la progettazione delle nuove linee.
La realizzazione dei progetti previsti avverrà coinvolgendo autorità locali e popolazione secondo quanto previsto dalle procedure federali, con l’obiettivo di individuare soluzioni il più possibile condivise, pur restando nei limiti normativi e in quelli imposti dalla tecnica.
L’approccio adottato dal Cantone Ticino rappresenta un unicum a livello nazionale. Il Consiglio federale ne ha riconosciuto il valore aggiunto e ha proposto, in una modifica di legge recentemente trasmessa al Parlamento, di estendere il modello ticinese agli altri Cantoni.