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Autori: Benedetta Giorgi Pompilio
Data: 19 luglio 2012

Perché non provare a raccontare in prima persona una mostra?Al Museo Cantonale d'Arte una classe di III elementare si é trasformata in un gruppo di ciceroni

Divento una guida

All'artista ticinese Rolando Raggenbass (1950-2005) il Museo Cantonale d'Arte ha dedicato, nel corso del 2012, un'ampia retrospettiva. In tale occasione, sono state organizzate attività di mediazione culturale rivolte a tutti gli ordini scolastici. Spicca, fra i laboratori proposti, un nuovo progetto intitolato divento una guida, nell'ambito del quale gli allievi della III B di Vezia hanno avuto l'opportunità di raccontare in prima persona la mostra a un pubblico d'eccezione, i loro famigliari

"Buongiorno e benvenuti al Museo Cantonale d'Arte di Lugano. Siamo qui per presentarvi i quadri di Rolando Raggenbass". Così ha esordito Nahele, rivolgendosi ai suoi compagni di classe, ma anche e soprattutto al nutrito gruppo di genitori, fratelli, sorelle e parenti che sono intervenuti alla visita guidata preparata dalla III B di Vezia. Per i 15 giovani allievi, protagonisti assoluti dell'esperienza, sono stati organizzati 3 incontri al museo, guidati da Silvia Paradela e Carlotta Rossi, a cui è stato abbinato il fondamentale lavoro in classe condotto dalle maestre Silvia Fioravanti e Nicla Dongiovanni. I bambini hanno così avuto l'occasione di approfondire la conoscenza dell'artista e dei suoi quadri in un modo insolito, che li ha coinvolti in prima persona. Si sono infatti coniugati aspetti differenti: l'approccio al mondo dell'arte, il lavoro di gruppo, la possibilità di esprimere le proprie capacità creative (attraverso l'atelier condotto da Silvia Paradela), ma anche l'importante esercizio di parlare in pubblico dopo aver redatto personalmente il proprio testo.

Dal momento che l'esposizione dedicata a Raggenbass si articolava in cinque sezioni che coprivano tutta la sua produzione pittorica, le animatrici hanno suddiviso i bambini in altrettanti gruppi in modo che tutte le sezioni venissero coperte dalla vista guidata, attraverso la spiegazione di alcune opere particolarmente rappresentative per chi ne avrebbe poi dovuto parlare. Questo ha permesso di far emergere i caratteri salienti dell'opera di Rolando - come familiarmente i bambini hanno cominciato a chiamarlo - e di creare un filo rosso che si dipanava attraverso tutte le sale del museo, ma anche di far esprimere i sentimenti e le sensazioni che le opere hanno suscitato in loro. Se pur emozionate, le 15 guide hanno assolto brillantemente al proprio compito, conquistando con merito l'attentissimo e altrettanto emozionato pubblico.

Un grazie di vero cuore, dunque, a Nahele, Lia, Andrea, Romeo, Lisa, Aryo, Alice, Alex, Anastasia, Laura, Jennifer, Hannah, Pietro e Miriam per aver accettato e vinto la piccola sfida, che non si sarebbe potuta affrontare senza l'impegno e la dedizione delle docenti e delle animatrici. La strada è ora aperta per altre classi, di qualsiasi ordine, che volessero provare quest'esperienza, come già ha fatto a metà giugno una classe delle medie di Bellinzona guidata dal docente Miriano Romualdi. I suoi allievi hanno affrontato la preparazione della visita guidata alla mostra "Holzwege. Sentieri erranti. Arte svizzera dalla Collezione della Mobiliare", anche se - essendo ormai a fine anno scolastico - non si è potuto organizzare il giro con i parenti.

Per informazioni

Museo Cantonale d'Arte
www.museo-cantonale-arte.ch
Benedetta Giorgi Pompilio, responsabile mediazione culturale
diretto 0041 (0)91 9104787
centralino 0041 (0)91 9104780
cellulare 0041 (0)76 3846535
e-mail: benedetta.giorgi@ti.ch