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N1 - 2020

attenzione, s. f.

Autori: Redazione DT
Data: 22 giugno 2020

Detergenti, igienizzanti, sanificanti... Come districarsi ai tempi del COVID-19

Si tratta di prodotti utili, ma che possono presentare dei rischi. A colloquio con Francesca Botta e Sheila Scopel dell’Ufficio della gestione dei rischi ambientali e del suolo

Francesca Botta e Sheila Scopel, voi lavorate per l’Ufficio della gestione dei rischi ambientali e del suolo (UGRAS) del Dipartimento del territorio. Dall'inizio dell'emergenza Coronavirus la richiesta e l'uso di detergenti, ma soprattutto di disinfettanti, è notevolmente aumentata e oggi si parla molto di virus, Coronavirus e microorganismi. Cosa si intende con questi termini?

Con microorganismi si intendono tutti gli organismi invisibili a occhio nudo. Tra questi anche i virus, particelle infettive di natura non cellulare in grado di infettare animali, vegetali e anche batteri. Caratteristica dei Coronavirus è la membrana lipidica a “forma di corona”. È proprio grazie ad essa, che i virus possono essere contrastati da saponi e disinfettanti.

Cosa sappiamo della permanenza del virus sulle superfici?

Quando si parla di permanenza del virus sui diversi materiali, si può citare una pubblicazione del New England Journal of Medicine, ma bisogna considerare che lo studio non riproduce nella sua totalità la realtà. Fattori, ad esempio, come lo sporco possono influenzare la persistenza del virus. Consigliamo pertanto la frequente pulizia di mani e di superfici, indipendentemente dalla tipologia di superficie.

Detergenti, igienizzanti, sanificanti, disinfettanti: che differenza c’è?

Detergente e igienizzante sono sinonimi. Questi prodotti hanno la funzione primaria di rimuovere lo sporco, contribuendo al mantenimento dell’igiene generale. I prodotti disinfettanti sono concepiti per distruggere organismi nocivi tra cui i virus, e ricadono sotto la categoria dei biocidi ("uccidono la vita"). La sanificazione è composta da due azioni: detergere e disinfettare. È raccomandabile in luoghi sensibili, come nelle case di cura, ma non è necessaria a livello domestico.

In alcuni casi, le pubblicità possono essere ingannevoli...

Solo i prodotti biocidi omologati possono utilizzare le parole “disinfettante, antibatterico, elimina germi”, poiché le autorità ne hanno verificato l’efficacia. Spesso i produttori, per agevolare la vendita, le usano anche per prodotti senza nessun principio attivo biocida, oppure impiegano la parola “igienizzante” poiché comunemente intesa come proprietà “disinfettante”. Non è vero: igienizzare significa solo detergere. Inoltre, negli ultimi mesi, diverse aziende si sono proposte come ditte di disinfezione, pur limitandosi a semplici pulizie. È raccomandabile, leggere sempre con attenzione l’etichetta dei prodotti. L’UGRAS è a disposizione, allo 091 814 29 70, per una consulenza.

Un uso prolungato ed estensivo di disinfettante può essere pericoloso?

Tutti i biocidi non omologati o usati in modo errato possono risultare pericolosi; anche stoccare inutilmente troppi prodotti chimici in casa è rischioso, si pensi a un’ingestione da parte dei bambini. Non da ultimo, vivere in ambienti asettici non è necessariamente sinonimo di “salutare” in quanto, in condizioni normali, il nostro sistema immunitario è in grado di sviluppare naturalmente le sue funzioni di difesa.In conclusione, è buona prassi lavarsi le mani frequentemente, pulire le superfici e, in situazioni sensibili, impiegare disinfettanti omologati.

Per approfondimenti, ecco una guida in formato PDF