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N2 - 2021

digitale, agg.

Autori: Redazione DT
Autori foto: Elizabeth La Rosa
Data: 21 dicembre 2021

Geoinformazione: tutti la usano e nessuno lo sa (o quasi)

Massimo Della Casa, Capoufficio dell’Ufficio della geomatica, ci fornisce qualche esempio concreto

La geoinformazione aiuta le persone ad analizzare le tematiche complesse e a comprenderle rapidamente sulla base di dati georeferenziati che descrivono la situazione di un territorio sotto forma di coordinate, località, indirizzi postali o in base ad altri criteri. Nella moderna società della comunicazione, essa costituisce la base di processi, pianificazioni, misure e decisioni di ogni genere. infatti per andare dal punto A al punto B è la geoinformazione che ci aiuta a identificare il percorso migliore (è la tecnologia alla base di ogni navigatore), “vedere” quanto e che tipo di rumore c’è in un determinato luogo, individuare quali sono le zone di maggior pericolo naturale o sanitario, conoscere i diritti, gli oneri e le servitù che gravano su un determinato fondo e altro ancora. E tutto questo in vari ambiti: nella pubblica amministrazione, nell’economia, nella scienza o nella sfera privata. È così possibile avere uno storico o predirre il futuro cercando, ad esempio, di capire quanto terreno edificabile resterà fra 50 anni.

Produrre, analizzare, gestire e mettere a disposizione in modo rapido e semplice queste informazioni richiede un lavoro coordinato di tantissime persone. La Legge federale sulla geoinformazione (LGI; RS 510.62), entrata in vigore nel 2008, ha agito da acceleratore e battistrada per la creazione di un’infrastruttura nazionale di dati geografici (INGD) e ha contribuito in modo sostanziale alla diffusione della geoinformazione nell’amministrazione pubblica. La Legge cantonale sulla geoinformazione (LCGI; RL 704.100) e i relativi regolamenti, attribuiscono al nostro ufficio la responsabilità dell’infrastruttura cantonale. In qualità di referenti per la geoinformazione nei confronti dell’Amministrazione Cantonale, la Confederazione, gli altri Cantoni, i Comuni, le scuole, le associazioni e i privati, promuoviamo la digitalizzazione dei geodati, assicuriamo la consulenza e il controllo nell’allestimento di modelli, ne garantiamo la compatibilità con le norme tecniche e le direttive federali, li certifichiamo e diamo supporto nella produzione e nella distribuzione affinché tutti i dati raccolti possano essere utilizzati ad ampio raggio, in modo duraturo, semplice e nella qualità richiesta. Un ulteriore elemento nella promozione della geoinformazione è la formazione: l’ufficio gestisce i corsi per collaboratori dell’AC in merito agli strumenti per la gestione dei dati geografici in collaborazione con l’Istituto della formazione continua.

A livello federale, il geoportale della Confederazione (geo.admin.ch) permette di accedere a quasi un migliaio di set di dati di validità ufficiale e conformi a criteri di qualità (omogeneità, aggiornamento, coerenza), capillarità (disponibilità per tutto il territorio svizzero, a prescindere da interessi economici) e durata. A livello cantonale, nel mese di gennaio 2021 sono andati online il Geoportale Ticino che permette di accedere ad oggi a più di 100 set di dati diversi( numero che aumenterà nei prossimi mesi) richiamandoli per categorie e combinandoli tra loro su map.geo.ti.ch come pure il portale del Catasto delle restrizioni di diritto pubblico della proprietà (CRDPP) del Canton Ticino, accessibile a tutti gli interessati tramite il visualizzatore crdpp.geo.ti.ch, il quale permette di consultare liberamente e con pochi click le diverse restrizioni che vincolano un determinato fondo.

Non esistono operatori privati che possiedano set di dati comparabili. A differenza degli operatori nazionali o internazionali (ad es. Google, Open Street Map, Garmin, TomTom e altri ancora) che offrono dati georeferenziati che servono da piattaforma per la collocazione di contenuti pubblicitari o di interesse commerciale, i servizi offerti dalle amministrazioni pubbliche offrono in prevalenza informazioni ufficiali con un carattere istituzionale, legati a delle basi giuridiche. Il servizio offerto dall’amministrazione pubblica, in questo settore, è pertanto insostituibile.