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N1 - 2021

comune, s. m.

Autori: Mattia Bertoldi
Autori foto: Elizabeth La Rosa
Data: 09 marzo 2020

Se queste urne potessero parlare…

Numeri e curiosità legate alle oltre 1.200 cassette di voto distribuite dal Cantone ai Comuni

Sapevate che le oltre 1.200 cassette di voto consegnate a tutti i Comuni ticinesi sono di proprietà del Cantone? Dopo avere portato a termine il loro compito lo scorso anno – in occasione delle elezioni cantonali di aprile– hanno atteso in un magazzino a Sant’Antonino fino allo scorso mese di febbraio. Da pochi giorni hanno ripreso il loro viaggio verso le Cancellerie comunali, pronte per essere impiegate domenica 18 aprile.

La loro distribuzione è gestita dal Servizio dei diritti politici, l’ufficio dello Stato che – oltre a organizzare le elezioni cantonali e federali – assiste i Comuni durante il rinnovo di Municipi e Consigli comunali. In base al numero di elettori registrati in catalogo e al numero di Uffici elettorali, la Cancelleria dello Stato definisce infatti il numero di cassette da inviare ai Comuni. Alcune persone (di cui abbiamo parlato qui) collaborano poi con l'Amministrazione cantonale e si occupano della logistica.

L’inventario completo del Cantone conta 1.100 cassette piccole – in grado di contenere fino a 600 schede di voto in formato A3 e 800 di formato A4 – e 108 di dimensioni più grandi, destinate ai quartieri più popolosi perché abbastanza capienti da accogliere 800 schede A3 l'una. Queste ultime sono state realizzate ex novo nei primi anni Duemila, da una ditta di falegnameria di Sementina che ha usato legno ticinese; le piccole, invece, sono le stesse da oltre vent’anni. In pratica, sono state testimoni del passaggio di milioni di schede di voto che hanno dato forma ai poteri Legislativi ed Esecutivi del Cantone e di centinaia di Comuni.

Ah, se potessero parlare…